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Intervista ad Alex Goetling su Eutopia

Creato il 03 ottobre 2014 da Evelynstorm

Altra giornata piena e giornata di interviste. Leggete le risposte alle mie domande di Alex Goetling sul suo libro “Eutopia”. 77777
1) Scrivi perché…
Innanzi tutto perchè mi piace, mi diverte ed emoziona. Amo il processo creativo: il momento in cui idee, pensieri e immagini sparse nella mente si piegano alla logica del racconto, acquistanto peso, consistenza, forma e struttura. Una sorta di magia, tramite cui ciò che prima era informe e personale diventa comprensibile e condiviso. Abracadabra!
2) Quanto c’è di te stesso nei tuoi scritti?
Tutto. No, tutto magari no, ma davvero tanto. Sogni, incubi, desideri, paure. Il mio amore per le tradizioni popolari, la storia, le tattiche militari e molto altro ancora. Come ho scritto altrove a proposito del fantasy, oni, gobelin, mercenari e paladini sono solo un paravento, dietro cui si cela l’autore. Faccio un piccolo esempio: nel romanzo compare Niff, un trovatello muto che, per rassicurarsi, strofina le dita di chi ha vicino, grattando via le pellicine dai bordi delle unghie. Lo stesso gesto automatico che fa mia figlia per addormentarsi.
3) Raccontaci del tuo romanzo “Eutopia”.
Eutopia è un luogo, un villaggio fondato in una foresta maledetta. Il romanzo è la storia dell’impresa compiuta per raggiungerlo ed uscirne vivi. Un viaggio per sconfiggere il Male, in un mondo in declino, che trema per paura dell’Apocalisse. Dyvim Ris ne è il protagonista e insieme a lui cavalieri e mercenari, un predicatore cieco, demoni, oni e un cuoco gobelin. Amici e nemici. Alcuni vinceranno, altri moriranno. Ognuno avrà prove da affrontare e tutti si troveranno cambiati alla fine della vicenda. Che non è una vera fine, ma l’inizio di un’avventura ancor più grande…
4) Paladini e mercenari: tu da che parte stai?
Da nessuna. Ho messo qualcosa di mio in ogni personaggio e ognuno ha il suo ruolo. Nella storia, inoltre, cerco di entrare il meno possibile, lasciando i giudizi sulle azioni e gli eventi alla voce dei singoli personaggi. Neanche sui demoni mi esprimo, nonostante siano raffigurati come i nemici. Bene e Male si confondono e così deve essere. Un lettore ha espresso molto bene questo punto di vista, chiedendomi: “Ma alla fine chi è il cattivo?” La risposta non c’è: ogni personaggio ha il suo punto di vista e ogni lettore può credere a uno o all’altro, affezionandosi a suo piacimento. L’eroico paladino e i rozzi mercenari hanno molti estimatori, mentre il meno amato dal pubblico è il giovane Fulvius de Daanan. Testardo, lagnoso ed arrogante. Davvero di un’antipatia estenuante!
5) Chi è Dyvim Ris?
Un paladino di Daal, un monaco-guerriero votato alla Fede. Un veterano di mezza età, tutto d’un pezzo. Il protagonista della storia, anche se cede spesso il ruolo ad altri personaggi. È il campione della Luce, in un mondo che scivola verso le Tenebre. Il suo credo è forte tanto quanto la sua spada: entrambi, però, verranno messi alla prova nella ricerca di Eutopia. Duramente.
6) La ballata della fine dei tempi di quanti libri si compone?
Questa è un’ottima domanda. Risponderò quando l’avrò terminata. Scherzi a parte, nella mia testa c’è la storia, non il numero di volumi che la conterranno: ad oggi direi tre o quattro, compreso il secondo già in cantiere. Il progetto della “Ballata” , però, è più complesso e si compone anche di racconti: approfondimenti o spin-off di eventi, ambientazione e personaggi che ho scritto o scriverò in futuro. Alcuni, come “Nera fiaba d’autunno” sono già stati pubblicati. La trovate sulla rivista “Il Lettore di Fantasia”.
7) Un messaggio ai lettori.
Leggete tanto e pensate sempre con la vostra testa.
8) Dove possiamo trovare il tuo libro? Scrivici un link.
Eutopia è presente in quasi tutti gli store online, in cartaceo e digitale.
Potete trovare un elenco incompleto qui: http://www.alexgoetling.com/acquista



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