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Intervista di Rebecca Mais a Loris Dalì ed al suo disco “Scimpanzé”: tra ironia ed impegno sociale

Creato il 23 gennaio 2015 da Alessiamocci

“Io sono un manager, se mi dai i soldi li investo, anche se dormo in macchina, la casa è sotto sequestro! Io sono un manager, stimato professionista, di Equitalia sono una star, famoso come Travolta.”

Queste le parole di “Manager”, uno dei brani presenti nel disco “Scimpanzé”, scelto anche come primo singolo, che racchiude temi, ritmi e testi rappresentativi dell’intero disco. “Scimpanzé” è uscito il 15 gennaio 2015 con booking e management della Blob Agency di Bologna, comprende 12 brani ed è seguito da una serie di date live in giro per il nord Italia.

Un album singolare che mostra fin da subito l’aspetto sociale, il rapporto con la quotidianità e i suoi dilemmi. Il tutto con l’aggiunta di un tocco ironico e con il coinvolgimento di bambini, amici e parenti che appaiono in alcuni video musicali.

Loris Dalì propone un tipo di musica molto particolare ed originale e vi si ritrovano all’interno anche elementi autobiografici.

Abbiamo intervistato Loris Dalì che ci ha gentilmente dedicato un po’ del suo tempo.

 

R.M.: Come nasce LorisDalì e come si accosta al mondo della musica?

LorisDalì: Loris Dalì nasce un bel po’ di anni fa con altri progetti musicali. Ho iniziato a suonare la chitarra nella mia cameretta quando avevo più o meno 15 anni. Il primo concerto l’ho fatto in terza superiore con gli stessi musicisti che mi accompagnano oggi con il progetto LorisDalì.

 

R.M.: In che modo è nato l’ultimo tuo album, “Scimpanzé”, così vario e ricco di sounds?

LorisDalì: È nato a seguito di una cena/riunione con la band. Abbiamo deciso di fermarci tutto il tempo necessario per creare un disco diverso dal solito. Ho iniziato a scrivere canzoni, poi le abbiamo arrangiate tutti insieme e quindi siamo passati alla fase di registrazione. Ogni brano è stato registrato in presa diretta per quanto riguarda basso, batteria, chitarra e piano. Dopodiché abbiamo cercato di colorare ogni pezzo con strumenti diversi a seconda dell’atmosfera che volevamo creare. Lo stesso abbiamo fatto con le voci, con i cori e con le parti recitate. Tra l’altro abbiamo “vestito” lo studio e noi stessi in modo diverso a seconda della canzone, proprio per cercare di far sì che all’ascolto ogni storia, ogni canzone avesse una precisa connotazione.

 

R.M.: Com’è nata l’idea di coinvolgere amici e parenti nell’ultimo brano della tracklist di “Scimpanzé”?

LorisDalì: Abbiamo la fortuna di avere una numerosa compagnia di amici musicisti. Quindi li abbiamo coinvolti per registrare suoni diversi. Ognuno ha dato il suo apporto sia come strumento che come idee e consigli. Volevamo un disco poliedrico e che generasse nell’ascoltatore emozioni diverse. Questo è stato possibile appunto coinvolgendo personaggi diversi. Se avessimo suonato solo noi e gli strumenti canonici di una band, sicuramente il disco sarebbe risultato molto più piatto.

 

R.M.: Le tue canzoni raccolgono diversi temi: dall’amore alla morte, dalla felicità ai drammi quotidiani. A quale di questi ti senti più legato?

LorisDalì: Sono legato ad ogni canzone. Non riesco proprio a decidere quale sia la mia preferita. Sono come 12 figli per me. Riguardo ai temi trattati vale un po’ lo stesso ragionamento. Ogni tema mi rappresenta appieno. Forse quelli che sento più vicini sono quelli che descrivono situazioni di criticità affrontate con ironia, sarcasmo e sorriso sulle labbra. Perché questa è la mia situazione e questo è il mio stile di vita.

 

R.M.: Quale aggettivo utilizzeresti per definire la tua musica?

LorisDalì: Nel disco si va dal rock di “Rivoluzione” al folk di “C’era una volta”, passando per la bossanova di “Quasi le 3″. Se però dovessi indicare un genere prevalente direi cantautorato folk.

 

R.M.: Chi vorresti ascoltasse la tua musica e in che modo vorresti venisse recepita?

LorisDalì: Mi piace l’idea che la mia musica possa essere trasversale. Ho come fans bambini di 4 anni e signore di 75. Nel mezzo le mie canzoni piacciono anche ai ragazzi, ai loro genitori ed ai miei coetanei. Forse questo accade proprio per la sincerità dei testi, in cui comunque molte persone possono ritrovarsi. Chi ascolta la mia musica spero recepisca appunto la sincerità del lavoro che abbiamo svolto. Ogni canzone è stata scritta per me e per noi stessi. Se poi queste canzoni piacciono alla gente tanto meglio. Non credo sia un buon metodo scrivere canzoni con l’intento che piacciano al pubblico. Questo può essere solo una conseguenza di scrivere con sincerità per se stessi.

 

R.M.: I progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?

LorisDalì: In questo momento tutta la mia attenzione è rivolta ala promozione di “Scimpanzé“. Tra poco tempo mi dedicherò al tour. Dopodiché ci sono già alcune idee ed alcune canzoni per il disco che verrà. Però ora come ora è solo il momento di “Scimpanzé”!

 

Grazie Loris per la tua disponibilità e non ci resta che ascoltare la tua musica in attesa di nuove tappe del tuo tour.

 

Written by Rebecca Mais

 

 

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