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Intervista – Enrico Rivasi, esperto di social media marketing

Da Scritturesocial
Intervista – Enrico Rivasi, esperto di social media marketingSend to KindleEnrico Rivasi, esperto di web communication e social media marketing

Enrico Rivasi, esperto di web communication e social media marketing

Enrico Rivasi è un esperto di web communication e social media marketing ed è “Amico” di Scritture Social. Per presentarvi le persone speciali, che compongono il network di questo progetto, ho scelto l’intervista come strumento ideale. Sono certa troverete utile e interessante il contributo di Enrico Rivasi: la sua professionalità e alta competenza sono caratteristiche solide della sua imprenditorialità.

1) Il web marketing e il social media marketing rappresentano, per te, degli sbocchi professionali importanti. Come operi nel settore e quali regole o metodi segui con convinzione?

Attualmente sto lavorando come libero professionista con P.IVA e la maggior parte dei miei rapporti professionali sono delle collaborazioni con agenzie di comunicazione o direttamente con le aziende stesse. Per lo più collaboro con realtà locali con l’obiettivo di diventare un professionista riconosciuto  grazie alla sviluppo di una buona reputazione nel tempo. Non ho delle vere e proprie regole fisse. Mi baso molto sulla pianificazione e organizzazione dei contenuti in basa alle peculiarità delle diverse attività. Questa é l’unica vera regola che mi do.  Per il resto osservo molto la presenza dei competitors o delle possibili fonti di ispirazione e credo molto nel dover testare una tipologia di approccio piuttosto che un’altra. I social media sono troppo liquidi per avere una metodologia di approccio fissa e a mio avviso a parte la pianificazione e l’organizzazione d’obbligo non seguo alcun metodo prefissato.

2) La formazione continua è la caratteristica peculiare dei professionisti di successo. Come hai strutturato il tuo impegno verso l’aggiornamento o l’apprendimento di nuove tecniche? Quali consigli puoi dare alle persone che desiderano incrementare il loro livello di studio ma devono rinunciare a causa degli alti costi di alcuni corsi professionalizzanti?

 Personalmente ho avuto la grande fortuna e l’opportunità di frequentare un master executive che si focalizza sul mondo social e sulla comunicazione digitale in generale. Questo mi sta permettendo di approfondire molto le mie conoscenze sulle dinamiche e sulle tecniche della comunicazione on-line e di confrontarmi con persone dalla quale sto apprendendo molto e ho ancora molto da apprendere. La grande fortuna di cui parlo é stato trovare qualcuno che investisse in me e mi desse la possibilità di frequentare questo percorso professionale. La domanda mi é particolarmente cara perché é stata una cosa del tutto inaspettata e conosco bene cosa significhi avere la voglia di aggiornarsi e/o apprendere nuove tecniche per cercare/inventare nuovi spazi in questo momento storico.

I miei consigli sono principalmente tre.

Il primo é quello di curare molto le relazioni on-line ed off-line partecipando ai vari eventi quando si ha la possibilità o trovando altre vie per essere partecipe. La parola chiave é solo una a mio avviso: condivisione. Chi condivide informazioni sul web viene contraccambiato con altre informazioni in maniera spontanea.

Il secondo consiglio é di capire fin da subito che la comunicazione on-line non é “la gallina dalle uova d’oro” e dopo un corso on-line o un master pensare di trovar lavoro facilmente é utopia. E’ un settore iper competitivo dove la professionalità viene premiata ma bisogna avere molta pazienza e passione e mettere in conto di buttar giù qualche boccone amaro (dicessi che é tutto bello mentirei spudoratamente!).

Terzo ed ultimo consiglio: curate il vostro personal branding cercando di essere il più possibile voi stessi e quindi distintivi rispetto agli altri. E’ vero che ormai quasi tutti hanno un blog ma é anche vero che non é cosi facile trovare contenuti di qualità e le persone professionali si riconoscono subito.

3) La reputazione e il personal branding sono due elementi cruciali per ogni esperto di comunicazione in rete. Quali sono i tuoi accorgimenti per mantenere un alto livello in ambo questi campi e quali strategie o soluzioni utilizzi se e quando sei costretto ad affrontare situazioni complicate?

Come detto precedentemente, la reputazione é fondamentale per qualsiasi lavoro off-line ed on-line e non scopro certo l’acqua calda con questa affermazione. Un ruolo chiave lo gioca quello che scrivo sul mio blog e su altri “spazi” on-line. Spazi che mi sono ritagliato grazie al network che pian piano mi sono creato fin qui. La cura delle relazioni a cui prima accennavo. Per quanto riguarda il personal branding mi sto addentrando in questa materia grazie alla collaborazione con un amico specializzato nella grafica. Con il suo aiuto sto sviluppando un percorso che mi permetterà di personalizzare tutte le piattaforme on-line in cui sono presente dal punto di vista grafico e stilistico. L’obbiettivo é quello di trasportare i miei valori, i miei gusti, le mie passioni sotto una forma grafica e stilistica in modo che le persone (potenziali clienti e non) possano capire qualcosa di me e della mia personalità attraverso la mia presenza on-line. Chiaramente partendo dal presupposto che gli sforzi maggiori vanno  rivolti alla creazione di contenuti e al lavorare bene off-line.

4) Ti sei mai trovato a dover gestire l’immagine di un’azienda durante un #epicfail? In caso affermativo, che tipo di intervento hai programmato oppure, all’opposto, cosa pensi sfrutteresti per contenere una eventuale crisi di comunicazione sui social?

No al momento no. E mentre lo dico sto toccando tutto il ferro possibile ed immaginabile. A parte gli scherzi credo che sia fondamentale prepararsi studiando gli epicfail per fare un’analisi degli errori da non commettere. Lo scopo é quello di preparare un piano d’azione nel caso in cui ci si trovi di fronte a situazione potenzialmente pericolose ed evitare di trasformare tali situazioni in epicfail.

5) Il web è considerato la patria della libertà di parola. Esiste un limite, secondo te, a ciò che una persona o azienda può comunicare sui siti web e sui social network?

Personalmente esiste un limite ed è quello di non offondere in alcun modo le altre persone. La stessa cosa viene traslata nelle comunicazioni che gestisco per le aziende. In generale credo dipenda molto dalle libertà che vengono concesse nella società e oggi giorno vedo ben pochi limiti. Nel mondo della comunicazione on-line vedo molte volte le persone e le aziende andare oltre per far parlare di sé, per creare scalpore ed #epicfail che non si sa se siano realmente cosi o siano strategie studiate a tavolino. C’é la brutta abitudine, per me, di seguire la regola che dice “che se ne parli male o bene.l’importante é che se ne parli”. Alla fine credo che sia a livello personale che aziendale siamo “noi” a decidere che limiti porci. Il limite molte volte sono gli utenti stessi a porlo e se lo superi ti trovi nel campo di un potenziale epicfail o crisi aziendale.

In poche parole sta alle aziende stare alla larga da queste situazioni e nello specifico ai professionisti della comunicazione (interni o esterni che siano) capire quali sono le situazioni da evitare e i limiti da non oltrepassare.

6) Che cosa significa, per te, avere successo in rete, come lo quantifichi e come immagini evolva questo concetto, in futuro?

Per me avere successo in rete significa essere riconosciuto come un professionista serio ed affidabile in quello che faccio. Per forza di cose questo obbiettivo lo si raggiunge lavorando bene sia off-line che on-line. Attualmente si tende spesso e volentieri a quantificarlo nel numero di follower o like alla propria pagina o al proprio profilo. In realtà il successo personale come quello di un’azienda lo si quantifica sulla qualità delle relazioni e delle interazioni che si riesce ad instaurare e sviluppare in rete. Non per niente ci sono discussioni aperte sull’importanza di uno strumento come Klout che personalmente non ha senso d’esistere cosi com’è strutturato ora e invece viene tenuto in considerazione per trovare potenziali influencer. Io sto cercando di spostare la mia attenzione oltre che sulla qualità dei contenuti e delle relazioni anche sul quantificare la fiducia che i clienti hanno verso un brand o verso di me. Credo che in futuro la fiducia sarà la moneta di scambio più preziosa e sulla quale misurare il proprio successo e il successo delle aziende. In un momento storico come quello attuale credo che la fiducia dei consumatori verso un brand non sia mai stata cosi importante.

7) Che cosa ti ha spinto a voler diventare collaboratore di Scritture Social e perché hai deciso di riporre fiducia in questo progetto?

La prima cosa che mi ha spinto a diventare collaboratore è la passione e la tenacia con la quale é stato portato avanti il progetto partendo da quello già esistente “Sotti i fiori di lillà”. Passione e tenacia che uno coglie da come ci si propone sul web e dalle opportunità di interazione che ci sono state. Secondo elemento importante é l’ottica di costruire un network di relazioni con persone che reputo serie e dalla quale posso apprendere molto sotto il punto di vista professionale e perché no anche umano.  Terzo ed ultimo elemento é la sostanza e l’ambizione che uno coglie esserci dietro al progetto e spinge a collaborare con certe realtà se si vuole costruire un network professionale con basi solide.


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