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Intervista esclusiva ad Elisa Lecce, promessa del calcio femminile azzurro

Creato il 04 gennaio 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Intervista esclusiva ad Elisa Lecce, promessa del calcio femminile azzurroUefa Women's Under 19 Championship 2011, Elisa Lecce
Elisa Lecce, nata a Sapri (Sa) il 3 febbraio 1993, centrocampista della Carpisa Yamamay Calcio Femminile Napoli, 7 gol all'attivo in questa stagione tra Campionato di Serie A2 e Coppa Italia.La giovane campana, che da ragazzina giocava addirittura con i ragazzi, può a buon diritto definirsi la piccola grande stella della Nazionale Under 19, gruppo con il quale si sta togliendo tante soddisfazioni e che ha ottenuto recentemente la qualificazione ai Mondiali Under20 in Uzbekistan ad agosto 2012.
L'abbiamo incontrata per un intervista in cui ci racconta i suoi obiettivi futuri e la sua passione per questo sport.
Come e quando nasce la tua passione per il calcio?
"A 4 anni ho iniziato a giocare con i maschi. Mio fratello si recava ad allenarsi e io andavo con lui, così ho deciso di provare".
Prima del Napoli c’è stata qualche altra squadra?
"Sì, la Lazio. Nel maschile tante. Ho giocato fino a 15 anni con i maschi e l'ultima squadra è stata la Gaetano Romanelli".
Che ricordi hai di quando giocavi con i maschietti?
"Ricordi davvero bellissimi perchè abbiamo giocato insieme per un sacco di tempo. Eravamo un gruppo sia fuori che dentro il campo".

In che ruolo giochi?
"Attaccante o centrocampista,dipende dalla necessità della squadra e dal tipo di partita che si deve affrontare"

Quali sono le tue caratteristiche principali?
"Sono molto veloce, amo puntare e superare l'avversario".

Come vedi il livello del calcio femminile in Italia attualmente?
"Un po' basso attualmente ma in forte crescita".
Cosa miglioreresti di questo sport? In che modo si può avvicinare il pubblico al calcio femminile? 

"Ci dovrebbero essere i soldi, quindi qualcuno che investa e che creda veramente in questo movimento e che abbia la voglia di affacciarsi in un mondo nuovo".
Che tipo di girone è il vostro?

"Il livello non è altissimo, ma ci sono delle squadre interessanti e competitive".


Qual è il vostro obiettivo per questa stagione?
"La promozione in A".


Come passa la giornata una calciatrice di serie A2?
"Scuola, studio, allenamento e ancora studio". 

Ormai sei una presenza fissa in Nazionale, cosa significa per te vestire la maglia azzurra e cantare l’Inno Nazionale in tutto il Mondo?
"E' un sogno che si realizza. L'Inno è un'emozione diversa ogni volta, ho i brividi prima di ogni partita mentre lo canto".

Pensi che la Nazionale sia pronta a lottare per un posto sul podio ai prossimi Europei?
"Dobbiamo  sicuramente migliorare, ma non abbiamo niente da invidiare alle altre nazionali".
Quando giocate contro selezioni come Germania, Usa e Brasile, avete ancora un po' di timore reverenziale?
"Sì, ma cerchiamo di non pensarci e di giocare bene ugualmente".
Non pensi che, per far crescere il calcio femminile in Italia, bisognerebbe fare come in Inghilterra dove club come Man Utd, Chelsea, etc. hanno anche la squadra femminile? Il presidente De Laurentis aveva proposto una cosa del genere per il Napoli, ma poi non se n'è fatto più niente. Qual è la tua opinione a riguardo?
"Magari! A Napoli siamo sulla buona strada. Aspettiamo. Comunque il calcio femminile in italia dovrebbe diventare professionista".
Cosa ti auguri per questo tuo 2012 calcistico?
"Sicuramente la promozione in A, la qualificazione alla fase finale degli Europei in Turchia e magari una buona prestazione ai Mondiali Under20".
Hai un gesto scaramantico prima della partita?
 "Sì, ma è scaramantico, quindi non si dice".
Tre aggettivi che ti descrivono in campo?
 "Altruista,veloce e tecnica".
Ti senti di dover ringraziare qualcuno per dove sei arrivata sino ad ora?

"Sì,la mia famiglia che mi ha sempre appoggiata in questa avventura e continua a farlo".
Giada Di Camillo

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