Io e lui.

Premessa: non credo in san Valentino. Per niente. Non mi aspetto di ricevere regali, auguri o altre cose del genere, e non vado a cena con il mio fidanzato. Anzi, una splendida e luccicante corazza di anti romanticismo mi avvolge, rendendomi immune a queste feste pro-commercianti. E a questo punto entra in gioco il Ma. Si perchè, nonostante questo sia un blog di moda (da strapazzo), mi piace metterci del mio personale, e, vedendo rose ovunque, mi sento ispirata a parlarvi di me e di lui, la dolce metà di ele.

Io ho ventidue anni, lui ne ha ventiquattro. Io sono bionda ( per il momento) e liscia, lui è moro e riccio. Io gestisco un blog di moda, lui si disinteressa completamente ai vestiti, tanto che per fargliene acquistare di nuovi bisogna trascinarlo in negozio, e indossa sempre felpe, pantaloni larghi e scarpe da skateboard. Io mi fermo davanti a ogni vetrina che vedo, anche se vende articoli sanitari (sono come le falene: attratta dallo scintillio!) lui tira dritto, avanti implacabile verso la meta ( e io che rimango indietro di mezza via). Io mi spavento della mia ombra, lui può guardarsi tonnellate di horror e dormire come un bambino (con me sveglia, terrorizzata a lato).Lui dorme immobile, che sembra morto (e un paio di volte gli ho messo il dito sotto il naso per sentire se era vivo), io mi muovo, scalcio e corro per tutto il letto ( non vi dico le prime notti…poveretto!). Io mangio sempre fuori pasto, e ho la grandezza dello stomaco di una mosca, lui mangia solo durante i pasti, e finisce tranquillamente anche i miei avanzi. Lui ha due pastori tedeschi, due gechi, due camaleonti, due insetti stecco e un papero ( e d’estate anche una tartaruga), io ho un gatto; lui non ama i gatti, io li adoro, lui vivrebbe tranquillamente in campagna, in mezzo al nulla, io fuori città mi sento male ( il massimo di campagna tollerato è la precollina: sopra corso quintino sella per me sono tutti dei montanari)e il mio ideale di casa è in pieno centro. Lui studia da tecnico di pet-therapy alternato al suo lavoro da educatore io sono un universitaria, che arrontonda miseramente facendo la baby sitter in inverno e l’animatrice d’estate.

Io e lui siamo molto diversi, ma abbiamo anche più cose in comune di quanto non sembri. Io lo amo, e glielo dimostro ogni giorno chiamandolo ”uomo puzzolente” come farebbe una bambina di tre anni, o baciandolo o picchiandolo ( ahimè, sono usata come test per le six-one-nine di wrestiling). Perchè se deve esserci per forza una festa degli innamorati allora che non sia solo una scusa per arricchire chi vende i cuoricini, ma che sia un’occasione per riscoprirsi, e provare le emozioni della prima volta, che la routine di tutti i giorni tante volte uccide, anche attraverso un incontro di lotta libera con i cuscini.