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Irène, di Pierre Lemaitre

Creato il 17 febbraio 2015 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

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Titolo: Irène
Autore: Pierre Lemaitre
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 360
Casa editrice: Mondadori
Genere: Noir
Formato: cartaceo / eBook

Trama (dal sito dell’editore):

“C’è stato un omicidio a Courbevoie… “

Messaggio laconico per un crimine a dir poco spaventoso. Quando il commissario Camille Verhoeven, felicemente sposato con Irène e in attesa del primo figlio, giunge sul luogo del delitto – un elegante loft – trova non uno, ma due cadaveri di donne decapitate e fatte a pezzi. Di fronte a una scena così estrema capisce subito, come in un presentimento, che in casi come questi le spiegazioni razionali non servono a nulla. E ha ragione, perché questo è solo l’inizio.

Uno dopo l’altro si susseguono dei crimini orribili e soprattutto illogici. La stampa e persino il giudice e il prefetto si scatenano contro il “metodo Verhoeven”, specie perché l’indisciplinato poliziotto formula un’ipotesi cui nessuno vuole credere: chi sta uccidendo in maniera tanto selvaggia mette in scena delle macabre rappresentazioni ispirate a famosi romanzi noir e questa non può essere una coincidenza. Camille viene lasciato solo di fronte a un serial killer che sembra avere capito tutto di lui, nei minimi dettagli segreti della sua vita, e ha già previsto ogni sua mossa. E in questa sfida crudele ci può essere un solo vincitore. Per questo Camille non potrà sfuggire all’orrendo spettacolo che l’assassino ha preparato con tanta cura solo per lui.

… Questo è il primo romanzo di una trilogia noir ad altissima tensione.

Giudizio:

Romanzo d’esordio di Pierre Lemaitre, scrittore francese vincitore del premio Goncourt con Ci rivediamo lassù. Curioso il destino di Irène, che prima di essere pubblicato ha ricevuto ben ventidue lettere di rifiuto.

Il romanzo introduce il personaggio di Camille Verhoeven, commissario della polizia di Parigi con una caratteristica fisica particolare: è alto solo un metro e quarantacinque. Qui lui e la sua squadra sono alle prese con un efferato serial killer soprannominato il Romanziere. Questo perché i suoi crimini sono ispirati ad alcuni classici del genere noir, quali James Ellroy e Breat Easton Ellis tanto per citare due nomi illustri. Il lettore si trova davanti a un romanzo nel romanzo: la prima, lunga parte racconta, infatti, l’indagine secondo un’ottica particolare. Di più non posso aggiungere per non rovinare la sorpresa. Il finale vede un cambiamento anche dal punto di vista linguistico, perché si passa dall’uso del passato remoto a quello del presente. Le scene del crimine sono narrate in maniera molto forte, anzi truculenta: le pagine in cui vengono descritti i ritrovamenti dei cadaveri grondano letteralmente sangue e qualche lettore dallo stomaco particolarmente debole potrebbe non gradire.

Detto ciò, mi sento di consigliare il romanzo e non mi spiego i ventidue rifiuti se non come ulteriore conferma di quanto sia “strano” il mondo dell’editoria. In Italia il secondo capitolo della trilogia con protagonista Verhoeven, dal titolo Alex, è già stato pubblicato nel 2012, sempre da Mondadori.

Sull’autore:

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Pierre Lemaitre, nato a Parigi, ha insegnato per molti anni letteratura e ora è scrittore e sceneggiatore. Con i suoi romanzi, premiati da critica e pubblico, si è imposto come uno dei grandi nomi del noir francese. Le sue opere sono tradotte in più di venti lingue e i diritti sono stati acquistati dal cinema. Vincitore del Prix Goncourt nel 2013, Ci rivediamo lassù è stato eletto miglior romanzo dell’anno dalla rivista “Lire”.

Massimo Minimo



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