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Istantanee Metropolitane - Andrea Gnocchi a cura di Roberto Milani

Creato il 10 agosto 2011 da Roberto Milani
"Chi si loda si imbroda" diceva mia madre... ma non posso fare altrimenti in questo caso. RicordarVi una personale, da me curata, pensata nei minimi dettagli in un ambiente "non convenzionale" ma altresì di grande fascino (come uno studio legale internazionale, nel cuore di Roma), di un artista che in questo momento sta stimolando le curiosità di molti collezionisti. Sul proseguo di una collaborazione nata qualche mese fa che ha riscosso un notevole successo... ( vedi: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2011/03/milano-this-is-journey-cura-di-roberto.html )... a settembre, in quel della Capitale. Da non perdere!!!
Istantanee Metropolitane - Andrea Gnocchi a cura di Roberto Milani&Istantanee Metropolitane - Andrea Gnocchi a cura di Roberto Milani
Istantanee MetropolitanePersonale di Andrea GnocchiPresso lo studio Rödl & Partner  – Roma
Titolo :  “ISTANTANEE METROPOLITANE” personale di Andrea  Gnocchi a cura di Roberto Milani Inaugurazione:   29 settembre ore 18,00   Luogo :    Rödl & Partner  - Studio Legale e Tributario Indirizzo : Piazza di S. Anastasia, 7 – 00186 RomaOrganizzazione:   Casa d’arte San Lorenzo – Galleria San LorenzoPeriodo mostra:   dal 29  settembre  al   16 ottobre  2011Orari:  dal lunedì al venerdì:  dalle 15  alle  18 aperta al pubblico   Info :   +39 (06) 96701270 - 0274236426 – 3396561812  e-mail :         [email protected]  [email protected]web :        www.arte-sanlorenzo.it      www.roedl.com/it   www.roedl.com
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Prosegue il percorso  nel mondo dell’arte dello studio legale e tributario Rödl & Partner,   dopo il successo della  collettiva “This is a journey”  svoltasi in primavera nello studio milanese, ora è la sede romana ad aprire i suoi spazi al pubblico, con la personale di Andrea Gnocchi “Istantanee Metropolitane”  La mostra curata da Roberto Milani ed organizzata da Casa d’arte San Lorenzo  entra nel mondo della Pop Art…….
“ISTANTANEE METROPOLITANE”di Roberto MilaniSempre più spesso si fa un uso improprio della parola Pop-Art. In effetti molti degli artisti che oggigiorno, si definiscono “Pop” sono in realtà degli illustratori imprestati al mondo dell’Arte.

Istantanee Metropolitane - Andrea Gnocchi a cura di Roberto Milani

Andrea Gnocchi "Al Colosseo" tec. mista su tela 100x150 cm.


Il concetto di “Popoular Art” (Arte Popolare), nato in Inghilterra sul finire degli anni ’50 inizio anni ’60, in effetti era ben distante da quello che comunemente oggi si definisce arte pop.Il tutto parte da una iconografia popolarmente riconosciuta. Può essere definito “pop” un personaggio dello stars sistem, un brand, un oggetto e perfino un avvenimento sociale. Anche un  luogo o una città, così come un mezzo di trasporto. Insomma una rappresentazione artistica di tutto ciò che entra o è entrato nello scenario dell’immaginario collettivo sotto la sembianza di “mito”.
Questo è anche il concetto di arte “pop” che ci racconta Andrea Gnocchi attraverso il proprio stile pittorico. Ed proprio grazie a questo gesto “pop” che a pieno titolo lo si può definire tale.I luoghi, i mezzi di trasporti che riempiono le superfici delle tele di questo artista lombardo, sono di fatto rappresentazione di “miti”, di immagini popolarmente “corrette”. Cosa c’è di fatto di più popolare al mondo del Colosseo di Roma? O per gli appassionati di auto il brand Ferrari?Diventano allora popolari agli occhi dell’interlocutore i luoghi da lui frequentati. Allora “pop” sono Roma, Milano, Bolzano e poi Padova e via dicendo in un interminabile ed immaginario nonché immaginifico “Grand Tour” attraverso luoghi fuori dai grandi circuiti ma strettamente legati all’azienda che ospita questa esposizione.

Istantanee Metropolitane - Andrea Gnocchi a cura di Roberto Milani

Andrea Gnocchi "Galleria - Milano" tec. mista su tela 100x150 cm.

Andrea Gnocchi, oramai colto e maturo, smessi i panni del giovane artista emergente, si è trasformato in autore di talento, comunque mai sazio di curiosità che evolve la sua produzione in un sentiero sempre più colto e raffinato dove la decontestualizzazione ambientale dei suoi primi lavori ha lasciato spazio ad una consapevolezza di “conquista dei luoghi” matura e certa. Un’ affrancaturameritata, sotto gli occhi di tutti, oserei dire popolare.
E cosa c’è ancora di più popolare per una mostra d’arte, di eludere gli spazi convenzionali delle pareti di una galleria e conquistare gli ambienti di uno studio professionale, dove numeri e pratiche, cause e aggiornamenti sono oggi, necessariamente e obbligatoriamente popolari? Ma facciamo attenzione, popolare non vuole dire di massa, rimane ed è una eccellenza e l’ambiente che ospita questa esposizione ne è l’esempio eclatante.







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