Athena Giada a soli venti giorni, l'innocenza e la purezza tra le braccia dell'uomo che amo e sullo sfondo il mare, che nonostante il suo moto perpetuo è regno di quiete e dignità. Ubriachiamoci dei dettagli che la fretta è un ingombro in questa fetta di mondo.
E sono parole al vento se dico "Adesso salutiamo il mare e torniamo nella casetta delle vacanze" perché Alice Ginevra vuole sentire sulla pelle un'ultima volta la carezza delle onde e l'ultima volta sarà l'ennesima penultima.
Li conosco così bene i tuoi occhi luccicanti per la gioia, i tuoi urletti intrisi di meraviglia, il tuo volere trattenere le cose, gli attimi, i pensieri, desiderando che non finiscano mai perché la felicità è inevitabile alla tua età. Tu, sempre guizzante come il flusso degli attimi, elettrica e meravigliata.
Pozzetti di luce sulle mie guance. Li lascio lievitare. Il sortilegio della dolcezza.
Mordere. Mordere i sapori e tenerli a mente. Riconoscerli, riconoscerti.
Sempre al centro, a seguire folgorazioni, lampi o semplicemente il volo ascendente di una farfalla. Scaruffatamente selvatica e vorace verso quello che verrà dopo.
Tu osservatrice instancabile che niente ti sfugge, nemmeno quando sei presa da altri incanti, e che a soli due anni credi di sapere già tutto.
Sei il profumo delle torte di mele, sei colore e trasparenza. Sei al centro del mio petto.
Un inchino ed un sorriso alla principessa della porta accanto. "Posso invitarla a casa mia?" ci chiede il nuovo amico di Alice Ginevra. E le scarpine di Sua Altezza già si allontanano, senza avere ascoltato nemmeno la nostra risposta.
Devi capire come funziona ogni cosa, il senso ed il modo. Ed insisti fino a quando non ti sono svelati.
Lievi spirali di fumo che mi frugano la memoria. Nelle estati della mia infanzia come in quella di oggi.
Profumi di latte e di mamma. Una virgola d'amore che tortuosamente scivola verso il mento. Hai tutti i sogni davanti e la nostra cornice di piccoli, ininterrotti abbracci.
Domande che ti fanno sentire ignorante. Chi ha scritto "La lingua perduta delle gru"? mi chiede Luca. Non ho nemmeno bisogno di chiedere con che lettera inizia, finora ho vissuto senza sapere dell'esistenza di questo libro.E quale è il nome completo di Gallo Vibio imperatore romano? incalza Luca. Scoppio a ridere in faccia alla mia ignoranza, ma so già che appena possibile colmerò le mie lacune.
Curiosiamo che la curiosità è femmina.
Facciamo scivolare i nostri passi verso le vie del paese, di piazza in piazza. Ci accompagna l'odore della stagione. Tu e la tua maglietta preferita avete la fretta sotto ai piedi.
Sei velluto di orchidea. Splendente. Anche nel sonno sei di un'intensità che ha luce.
(Foto del mese di luglio)
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GNOCCHI DI SPINACI CON FIAMMIFERI DI SPECK E CREMA DI ROQUEFORT
Ingredienti per 4 persone:Per gli gnocchi:800 gr di patate150 gr di farina400 gr di spinaci freschisale q.b.Ingredienti per il condimento:260 gr di roquefort tagliato a cubettini80 gr circa di latte fresco150 gr di speck in due fette spessePecorino stravecchio grattugiato grosso
Per prima cosa dobbiamo preparare gli gnocchi. Dopo avere pulito gli spinaci li andiamo quindi a bollire in poca acqua leggermente salata. In un altro tegame lessiamo anche le patate, lasciando loro la buccia. Dopo circa 30 minuti le andiamo a pelare e le schiacciamo con l'apposito attrezzo. Scoliamo gli spinaci avendo l'accuratezza di strizzarli per bene, quindi li tritiamo con il coltello. Su di una spianatoia di legno andiamo quindi a formare una fontana con la purea di patate, aggiungiamo gli spinaci, la farina ed un pizzico di sale. Lavoriamo brevemente fino ad ottenere un impasto sodo ed omogeneo, a questo punto dall'impasto formiamo dei filoncini che assottiglieremo con le mani, fino ad ottenere il calibro desiderato. Una volta pronti li tagliamo a tocchetti, cercando per quanto possibile di farli della stessa dimensione.Prepariamo il condimento. In un tegame facciamo sciogliere lentamente e a fuoco molto basso il roquefort al quale avremo unito il latte, avendo cura di mescolare continuamente. In un altro tegamino facciamo invece saltare brevemente lo speck che avremo precedentemente tagliato a fiammifero. Lo teniamo poco sul fuoco in modo da non alterarne il sapore.Cuociamo gli gnocchi. Quando l'acqua giunge a bollore la saliamo e versiamo gli gnocchi, scolandoli non appena salgono in superficie. A questo punto non ci resta che saltarli nella padella con la nostra salsa di Roquefort e aggiungere infine lo speck. Impiattiamo e completiamo con una generosa grattugiata di Pecorino.Il piatto è semplicemente irresistibile.