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Italia/ Bari. Torsello e Vitelli si raccontano ai seminari di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bari

Creato il 15 aprile 2012 da Antonio Conte

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In foto il tavolo dei relatori, a sinistra il Fotorepertorer Gabriele Kash Torsello, il Moderatore Gaetano Campione giornalista de’ “La Gazzetta del Mezzogiorno”, la reporter Imma Vitelli di Vanity Fair, il Presidente del Corso Scienze della Comunicazione dell’Università di Bari ed il Prof. Vito Gallotta, prof. di Storia del Giornalismo presso l’Ateneo Barese. La conferenza si è tenuta presso i magnifici locali dell’ex Poste, in Piazza Cesare Battisti. Foto di Antonio Conte.
 
Italia/ Bari. Torsello e Vitelli si raccontano ai seminari di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bari

Antonio Conte

di Antonio Conte – I reporter in aree di crisi Gabriele Torsello e Imma Vitiello, hanno presentato la loro esperienza ed i loro libri agli studenti del corso di laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bari “Aldo Moro” venerdì scorso 13 Aprile 2012, in una riunione iniziata pochi minuti dopo le 11:00 nei locali ex Poste di Piazza Cesare Battisti.

Si è trattato di un evento di estrema attualità e si sarebbe detto necessario, soprattutto per una visione completa da offrire agli studenti di Comunicazione in Puglia. Ma così è stato. Un corso di laurea che si sta radicalizzando sempre più a Bari, e sta iscuotendo moltissimi consensi. La Puglia, insieme alle altre regioni meridionali hanno infatti enormi responsabilità politiche nelle relazioni di dialogo con l’estero: come punto si sbarco in Italia e nella stessa Unione Europea. Molta economia e finanza passa, o potrebbe ancora passare, insieme all’immigrazione attraverso sani rapporti di buon vicinato, che a buon vedere potrebbe essere il punto di forza maggiore per rilanciare lo sviluppo di questo nostro meridione, baricentro del Mediterraneo.

Ma torniamo al seminario, ci fa davvero onore aver conosciuto di persona i reporter Imma Vitelli e Gabriele Torsello: è stato davvero stimolante, loro sono anche scrittori. I loro testi sono corredati con fotografie: in particolare quello del fotoreporter Gabriele Torsello, in arte Kash, dal titolo “Afghanistan, Camera Oscura”; il libro è auto editato, come lui stesso tiene a precisare. Di Torsello, queste colonne, hanno giù scritto, si trovano altri post nel Dossier “Afghanistan”, alcuni riguardano le sue vicende sul territorio orientale nel periodo del suo rapimento.

Il testo della giornalista e scrittrice lucana Imma Vitelli di Vanity Fair (qui alcuni articoli), porta invece il titolo “Tahrir, i giovani che hanno fatto la rivoluzione” ed è editato da il Saggiatore, Feltrinelli, e si riferisce alla rivoluzione ormai nota come la “Primavera araba” i cui protagonisti sono stati per primi i cittadini de’ Il Cairo in Egitto, (a questo link è disponibile un estratto del testo del libro, a questo invece un video  presentazione del libro), in piazza Tahrir, che come è ormai noto si riempì di migliaia di persone con il passaparola e l’uso dei social network tra i 25 gennaio e l’11 febbraio 2011.

Venerdì scorso alla conferenza, a moderare i lavori è stato il giornalista Gaetano Campione de’ “La Gazzetta del Mezzogiorno”. La breve e lucida introduzione della Prof.ssa Paola Zaccaria Presidente del Corso di Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Ateneo barese ha focalizzato l’attenzione sul ruolo necessario e nuovo dei reporter italiani, una donna ed un uomo, una giornalista professionista e scrittrice ed un fotoreporter free lance. Il ruolo dei reporter italiani è fondamentale in quanto da voce italiana alle notizie dagli esteri che altrimenti arrivano sempre filtrate o mediate dalle agenzie e d dai reporter extra nazionali.

In seguito ha parlato il Prof. Vito Gallotta, che ha introdotto i due reporter, ha valorizzato l’uso delle nuove  tecnologie, i nuovi modi di fare notizia accanto ai tradizionali. Lo studio e la ricerca è fondamentale ha detto il professore per conseguire esperienza analitica ed una solida base di conoscenza su cui costruire la propria carriera: e non meno importante è la conoscenza delle lingue.

Interessante anche il contributo in dottrina della prof.ssa Lara Carbonara, dottoranda in Teoria del Linguaggio e Scienze dei Segni degli studenti del Master in Giornalismo. In sala erano presenti molte persone tra cui si cita la prof.ssa Marina Castellaneta Presidente del Master citato e responsabile del blog sul Diritto Internazionale Europeo, nonché docente associata di Diritto Internazionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari. E’ intervenuta con la prima domanda ai relatori. Tra gli ospiti in sala anche il Ten. Col. Vincenzo Legrottaglie, dell’Esercito Italiano da sempre sensibile ai temi di attualità esteri. Il Ten. Col. Legrottaglie è di recente tornato in Italia dopo la missione in Kosovo di circa nove mesi, in cui ha ricoperto l’incarico di Responsabile PAO KFOR (portavoce del contingente italiano per gli Affari Pubblici delle Forze Armate Nato in Kosovo).

Italia/ Bari. Torsello e Vitelli si raccontano ai seminari di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bari

Infine hanno preso finalmente la parola i reporter in aree di crisi. La scrittrice Imma Vitelli, ha esaltato uno sfondo socio-ideologico e culturale della “primavera araba“, le sue origini e le sue implicazioni. Ha individuato in una sua analisi politica le attese e le punte più avanzate del movimento, che potrebbero essere rappresentate dalle vicende della Tunisia, ma non solo.

Da parte sua il fotoreporter Torsello, ha dipinto un Afghanistan tormentato da ingenti interessi economici delle componenti etniche e da interessi sovra-nazionali. Ha dimostrato una conoscenza diretta del paese e dei problemi centrandoli su tre pilastri: armi, oppio e petrolio. Visioni supportate anche da bellissime fotografie in bianco/nero. Questioni arcinote, ma non a tutti, e che hanno prodotto Stati come Afghanistan e Pakistan le cui popolazioni non concordano sui confini politici nella prospettiva di cultura, di religione e di tradizioni.

A conclusione di questo evento è emerso un certo interesse per le questioni di attualità, del diritto umanitario internazionale, e per le vicende di cronaca che interessano gli stati che si affacciano sul mediterraneo. anche per la vicinanza di questi paesi: una distanza ormai annullata dai new media e dai barconi e zattere della speranza.

Ma proprio per questo, come italiani e soprattutto come meridionali, come ha correttamente precisato la reporter di Vanity Fair, (lei è nata a Matera, città in cui ha presentato sabato scorso il suo libro), non possiamo affatto trascurare: è roba che ci interessa da vicino.

Antonio Conte


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