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Italiani all'estero, ecco come passano realmente il loro tempo - Il Fatto Quotidiano

Creato il 02 aprile 2014 da Giovannipaoloferrari
Italiani all'estero, ecco come passano realmente il loro tempo - Il Fatto Quotidiano
Italiani all'estero, ecco come passano realmente il loro tempo - Il Fatto Quotidiano
Quello che il "belloccio di turno" non dice nell'articolo di cui riporto il link qui sopra è che da cameriere e barman a Dublino guadagnavo 2.400 euro al mese più le mance, ero assicurato, avevo un contratto per tre anni regolarissimo, per legge potevo lavorare solo 40 ore settimanali e massimo 8 ore al giorno, avevo 2 giorni liberi settimanali e quando sono andato via l'Irlanda mi ha restituito anche tutte le tasse che avevo pagato (circa 3.500 euro). Non parliamo poi dell'Australia: per un'ora di Tennis mi pagavano 60 dollari all'ora in un piccolo Club di periferia. Anche in Italia ho "pulito i cessi" come scrive il "belloccio": non è che fossero più brutti o sporchi di quelli di Londra, Dublino o Melbourne, ma, a casa nostra, nel Golfo di Policastro, sulla costa di Maratea, a Palinuro, a Marina di Camerota, a Roma il lavoro è stagionale, quando ti va bene (perché sei uno che ha esperienza, ti conoscono e, quindi, sanno che ti spacchi la schiena per 18 ore su 24 durante la "Stagione") a fine Stagione fanno risultare che hai fatto le 74 giornate così prendi "la minima" (il sussidio di disoccupazione) o fanno risultare che hai lavorato 6 mesi così prendi "la massima", gli altri (i più giovani) niente. Lavori tutti i giorni, con ritmi massacranti, fai tre servite al giorno con 80-100 clienti da servire solo con un altro compagno; se sei un novellino lavori senza assicurazione, per 30-40 euro al giorno (ho visto compagni di 13 anni essere pagati anche 10 euro al giorno) e lavori più degli altri, perché devi subire il "nonnismo" dei più anziani e alti in grado. Sollevi pesi tutto il giorno, porti pile di piatti che ti fanno spaccare braccia, schiena e gambe, spesso devi sopportare l'arroganza e la maleducazione dei clienti e le grida e i calci in culo del caposala, che si intasca tutte le mance. A fine giornata, quando sei distrutto, sei dimagrito 4 kg per portare sedie, tavoli e vettovaglie sul terrazzo o a bordo piscina per qualche matrimonio o altra cerimonia, sei sudato del sudore continuo di tutta una giornata lunga 16-18 ore sotto il sole di agosto e puzzi da fare schifo, alla fine di tutto questo sbarazzi, scopi e lavi il tuo "rango" in sala, scopi e lavi il pavimento della cucina (l'odore rancido di pesce marcio e altri rifiuti del lavapiatti del Pianeta Maratea e ancora presente nei miei ricordi e, al solo pensiero, mi viene da vomitare) e, poi, alla fine "pulisci anche i cessi" come scrive questo signore che non conosce un bel niente sia degli italiani all'estero, sia degli italiani in Italia. 

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