Magazine Cucina

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Da Forchettinagiramondo @BrandiChiara
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Eccoci tornati dopo una lunga pausa! Eh si, ci siamo presi una lunga vacanza...presto molte novità ed un nuovo blog ci aspettano, avevamo bisogno di tempo per organizzare tutto al meglio.
Ripartiamo, con un racconto con cui vi avevamo lasciato nel 2015: ancora qualche consiglio pratico sulla Val di Taro. Se avete già letto il precedente post sulla torta alle erbette, non potete perdere la parte finale del mio reportage sulla zona.

Dove dormire:

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Noi abbiamo alloggiato in un delizioso agriturismo, Il cielo di Strela, nella località di Strela, appunto, un piccolo paese tra Borgotaro e Bedonia.
La struttura è gestita da Mario, ex manager che un giorno ha deciso di cambiare vita, si è diplomato alla scuola di cucina ALMA ed è tornato alla terra. Ha acquistato questo podere, lo ha completamente ristrutturato utilizzando materiali ecologici ed oggi si dedica all'allevamento di mucche, polli e maiali, produce salumi artigianalmente e verdura biologica. Tra qualche tempo produrrà anche vino, per il momento le vigne di recente impianto non hanno ancora dato i suoi frutti.

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

L'ospitalità di Mario e della sua famiglia vi faranno sentire come a casa e la sua passione per la cucina vi permetterà di gustare i migliori piatti tradizionali, preparati utilizzando per lo più gli ingredienti della sua terra, o comunque della zona.
Noi abbiamo avuto il piacere di condividere una cena, veramente piacevole e ben eseguita. Abbiamo iniziato con i salumi preparati da Mario come antipasto, diverse tipologie di salame con differenti gradi di stagionatura. Ottimo anche il piatto di formaggi, non solo locali, un omaggio a tutta l'Italia presentato in modo molto carino ed originale (un'idea da rubare da utilizzare anche a casa).
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Interessante il primo, un risotto al capriolo e funghi mantecato al fois gras. Io non amo particolarmente questo ingrediente, ma il piatto nel suo complesso era notevole...tanto è vero che abbiamo tutti fatto un abbondante bis! Peccato che quando siamo arrivati al secondo, eravamo già molto sazi e non ci siamo potuti godere fino in fondo il galletto e costine in umido in casseruola, veramente ottimo.
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

A conclusione della cena, una montagna di gelato, è proprio il caso di dirlo! Fatto al momento, con la crema di uova e latte dei suoi animali, cremoso e soffice, cavallo di battaglia del suo menu.
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Ed al risveglio, abbiamo trovato un'ottima colazione ad attenderci, conoscete un modo migliore per iniziare la domenica?
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Cosa vedere e fare nei dintorni:
Passeggiare tra le vie del piccolo borgo di Bedonia ed allungarsi a fare una camminata fino alSeminario di Bedonia,un istituto religioso, un tempo luogo di studio per i giovani che prendevano i voti, oggi struttura di accoglienza per gruppi, colonie di giovani o singoli pellegrini. Oltre alla chiesa, all'interno si trovano un piccolo museo di storia naturale, una raccolta di belle incisioni xilografiche di Romeo Musa ed una meravigliosa biblioteca storica con manoscritti antichissimi. Il parco esterno è un invito a riposarsi, leggere un libro o fare un picnic nelle giornate di sole.

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Tra Bedonia e Borgotaro, si trova ilCastello di Compiano. Perfettamente conservato, la struttura ha subito negli anni vari passaggi di proprietà fino alla Marchesa Raimondi Gambarotta che alla sua morte lo ha donato al Comune in cambio della promessa di venire sepolta nel castello stesso.
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

È molto interessante visitare gli appartamenti dove sono custoditi dei pezzi di antiquariato da tutto il mondo, essendo stata la marchesa arredatrice nonché grande viaggiatrice. Bellissimo il salotto orientale e molto particolare la sua camera da letto tutta a specchi. Il camminamento esterno è molto bello e regala un panorama completo su tutta la vallata.
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Il castello oggi ospita anche un museo dedicato alla cucina ed è adibito ad eventi privati. Al suo interno accoglie un interessante ristorante specializzato panigacci. Merita una visita prima di pranzo o nel pomeriggio, così da trattenersi anche per cena.
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Ma la cosa che sicuramente non dovete mancare, è una visita alCaseificio sociale, il vero tempio del Parmigiano Reggiano. Noi abbiamo avuto il piacere di essere guidati dal suo mastro casaro che con passione e sapienza lavora tutti i giorni il latte delle aziende agricole della zona per trasformarlo in un meraviglioso formaggio.
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

La filiera qui è cortissima: al mattino il latte viene trasportato nei contenitori di alluminio, controllato sia dal punto di vista chimico-fisico, ma soprattutto organolettico. Se c'è qualcosa che non va, il latte non viene lavorato; altrimenti, viene raccolto nelle cisterne di rame e portato alla giusta temperatura. Quindi viene aggiunto il caglio (animale) seguendo la procedura tradizionale. L'impasto viene poi raccolto, messo nelle forme e lasciato a sgrondare del siero con le presse per una notte. Successivamente passa alle vasche di salamoia e solo dopo qualche giorno può entrare nella cantina di stagionatura.
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Inizia qui il suo lungo percorso di invecchiamento, che come minimo sarà di 12 mesi, fino ad un massimo di 36. Le forme sono ordinatamente sistemate su assi di legno e costantemente monitorate. La maestria del casaro non è solamente nella fase di lavorazione del latte, certamente fondamentale, ma anche e soprattutto nel controllo durante la stagionatura in modo da garantire la giusta temperatura ed umidità.
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

E non ci sono apparecchi elettronici che possano sostituire questa maestria, è il vero sapere artigiano, la vera differenza tra un prodotto industriale fatto in serie ed il prodotto fatto con passione. Una visita da mettere in agenda se passate da quelle parti, fissatela però in anticipo perché non è sempre disponibile.
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)

Dove mangiare:
trovate qui tanti utili suggerimenti su dove gustare le bontà del luogo. Segnalo anche una bottega che certamente non può mancare nel vostro giro, quella del Fungo, in pieno centro a Borgotaro, tempio dedicato al protagonista dei piatti della zona, il fungo porcino. Qui lo troverete in tutte le sue forme: sott'olio, secco, come parte di sughi e salse, in compagnia di molti altri prodotti tipici della zona. Nella stessa strada, poco più avanti, incontrerete anche una interessante gastronomia, dove poter acquistare le bontà locali ed anche piatti pronti tipici preparati come a casa.

#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)
#itineraridigusto alla scoperta della Val di Taro (parte 2)


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines