Joe Dever’s Lone Wolf: Act I & II – Recensione
Recensione del 09/07/2014
Mobile
TESTATO SU
MOBILE
Genere: Azione, Gioco di Ruolo
Sviluppatore: Forge Reply
Produttore: BulkyPix
Distributore: Digital Delivery
Lingua: Italiano
Giocatori: 1
Data di uscita: 14/11/2013
Produzione di ottima fattura
Ogni episodio dura relativamente poco
Narrato magistralmente
Una maggiore varietà dei nemici avrebbe ampliato l'esperienza di gioco
Perfetta commistione tra libro-game e gioco di ruolo
Lupo Solitario, così conosciuto da noi, è un personaggio partorito dalla mente dello scrittore Joe Dever e di sicuro molti tra i più “vecchi” di voi avranno provato, almeno una volta nella vita, a cimentarsi con lo strano passatempo – per quanto mi riguarda tipicamente estivo – dei libri-gioco. Questi davano davvero la possibilità al lettore di immedesimarsi nella storia e sentire la responsabilità delle scelte compiute, sino ad uno dei molteplici finali. Proprio come accade oggigiorno con i videogiochi. Be’, in verità accade solo con alcuni. Chiaramente, anche per “merito” dell’evoluzione digitale, l’epoca d’oro di questo simpatico ed impegnativo passatempo è tramontata da un pezzo, ma gli appassionati non mancano e questo ha portato Joe Dever, un autore tra i più prolifici del settore, a promettere ai fan la degna conclusione delle vicende di Lupo Solitario (per un totale di 32 libri!), ma anche ad acconsentire alla realizzazione di un videogioco, sviluppato dall’italiana Forge Reply, scrivendone ex novo il canovaccio narrativo. Il risultato è una crasi perfetta tra sapore vintage e modernità per un’applicazione mobile rivelatasi tra le più interessanti ed originali dell’ultimo anno.
Le premesse da cui scaturisce la nuova avventura del cavaliere solitario sono assolutamente classiche e non si discostano dai canoni del genere fantasy. Il regno di Sommerlund, già teatro di molte altre storie, è ancora minacciato da un oscuro male che si sta rafforzando giorno per giorno e che è arrivato a lambire la cittadina di Rockstarn e i suoi dintorni. Lupo Solitario, l’ultimo signore dei Kai nonché potente guerriero appartenente all’ordine dei Ramas è ancora una volta chiamato a combattere il male che avanza e ad investigare su ciò che è avvenuto a Rockstarn e alla regione circostante. Ciò che colpisce della produzione Forge Reply è la peculiare struttura di gioco; a metà strada tra un vero e proprio game-book e un classico gioco di ruolo. L’avventura si sviluppa e viene narrata, peraltro in maniera magistrale, proprio come avviene in un qualsiasi libro cartaceo, con la storia che scorre fluida mano a mano che si scorrono le pagine traboccanti di bivi narrativi e scelte da effettuare. Quest’ultimo aspetto emerge sin da subito, durante la creazione del personaggio, il cui background e le sue abilità vengono plasmate (o, per meglio dire, “scritte”) da noi. A seconda delle inclinazioni Lupo Solitario potrà essere esperto nel combattimento corpo a corpo con tanto di specializzazione in una o più armi, padroneggiare le arti magiche, oppure essere un fine stratega e giocare d’astuzia, agendo prevalentemente nell’ombra.
Una volta completato il background del personaggio la storia inizia velocemente a dipanarsi sotto i nostri occhi e ben presto si manifestano i primi bivi narrativi, all’apparenza semplici e di poco conto, ma sempre – proprio sempre – grevi di conseguenze, se mal ponderate. Nulla viene lasciato al caso, derivante da statistiche e probabilità; ogni bivio è a scelta multipla ed è da quel punto che il racconto continua, adagiandosi in tutto e per tutto sulle scelte operate. Evolvendosi col giocatore. Diverso discorso invece deve esser fatto riguardo le sezioni di combattimento. In questo caso le pagine del libro virtuale cedono (sfumando ad effetto dalle sempre splendide illutrazioni all’azione) rapidamente il passo ad un’azione tridimensionale stile Infinity Blade, in cui il giocatore ha il controllo di Lupo Solitario. La schermata user friendly mostra le info indispensabili (vita, vigore, kai) e gli oggetti consumabili contenuti nell’inventario, mentre la scelta delle armi e degli incantesimi da utilizzare sul campo di battaglia avviene tramite un semplice quanto funzionale espediente. Durante il proprio turno (scandito inesorabilmente dalla barra del tempo residuo) sul personaggio compariranno delle icone “azione” in corrispondenza dell’equipaggiamento indossato. Selezionandole tramite il semplice tocco del dito queste si apriranno in un sottomenu a raggiera in cui è possibile selezionare la tipologia d’attacco, organizzare la difesa oppure selezionare le abilità Kai. Con l’arma primaria si eseguono tre tecniche di combattimento, mentre impugnando un’arma secondaria di supporto le possibilità e gli stili di combattimento aumentano anche se – ai fini di una strategia vincente – bisogna sempre tenere bene a mente il necessario cooldown delle abilità e i punti vigore necessari per utilizzarla. Oltre all’attacco in mischia e a quello a distanza vi sono le abilità Kai di Lupo Solitario; abilità che permettono attacchi devastanti (grazie alla speciale Spada del Sole) e l’evocazione di un famiglio. Un lupo ovviamente.
La presenza costante di Quick Time Events non rende noiosa o ripetitiva l’azione. Essi si sostanziano in schivate, eseguite tramite lo “swipe” col dito al momento giusto, caricamento del colpo, dell’abilità o alcuni movimenti circolari per completare la serie combo. Sconfitti gli avversari, proprio come accade in ogni gioco di ruolo, essi lasciano cadere il bottino che è possibile cernire scartando ciò che non ci serve. Gli oggetti utili invece andranno nell’inventario, richiamabile in ogni tempo (anche durante la narrazione) tramite l’apposito menu dove è possibile tenere sotto controllo i parametri vitali, la scheda delle caratteristiche e delle abilità, l’equipaggiamento, le missioni attive e la mappa di gioco, la quale permette di discostarsi dal naturale scorrere degli eventi e seguire altre vie, con tanto di missioni secondarie, che ritroviamo più presenti nel secondo atto dell’avventura, intitolato “Caccia nella foresta”, così come abbiamo potuto constatare con soddisfazione l’approfondimento dei personaggi, una componente ruolistica più profonda nonché qualche gradito rompicapo da risolvere.
L’altissima qualità della produzione targata Forge Reply la ritroviamo anche sotto il fronte tecnico. Il ritmo della narrazione si mantiene sempre costante, particolarmente ispirato e solido, ben adattandosi alle molteplici svolte nella trama. La grafica in-game, seppur lievemente sotto gli standard HD odierni, si dimostra all’altezza, ben fatta e sempre fluida. Le animazioni dei nemici e del cavaliere solitario sono abbastanza diversificate, così come gli ambienti tridimensionali anche se, come accade in altri esponenti “su binari”, rimangono a far puramente da sfondo passivo alle vicende. Altrettanto di alto livello si dimostra la colonna sonora, davvero di ampio respiro, ispirata e orchestrata in modo magistrale.
Unico neo in una produzione altrimenti ottima rimane la poca varietà dei nemici e una certa brevità di ogni episodio, se paragonato al non indifferente esborso di moneta sonante necessario all’acquisto di ognuno (o del pacchetto completo).
Joe Dever’s Lone Wolf si attesta sicuramente su canoni qualitativi molto elevati per una produzione indie destinata al mercato mobile. La semplicità con cui Forge Reply riesce a creare la perfetta commistione tra game-book e gioco di ruolo è uno dei punti di maggior successo, unitamente all’altissimo livello qualitativo, tecnico e stilistico del titolo. Ogni atto, a fronte della voglia che induce a proseguire nell’avventura ci mette di fronte ad una durata non eccelsa, se commisurata al costo di ognuno di essi. Ad ogni buon conto la validità e la solidità della produzione rimane fuori discussione. I fan di vecchia data ne saranno entusiasti, mentre per le nuove leve questo potrebbe essere il momento giusto per far la conoscenza di Lupo Solitario! ZVOTO 8.5
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