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Jupiter – il destino dell’universo

Creato il 08 febbraio 2015 da Arpio
Collo sui suoi pattini spaziali

Collo sui suoi pattini spaziali

E’ sabato sera e si decide di fare una capatina al cinema, magari per vedere Birdman di Inarritu, che si profila come una figata cosmica già candidata a nove premi oscar…e poi c’è Batman! Nei dintorni del mio povere paesello, su due città disponibili e tre multisala in tutto, scopro che Birdman lo fanno solo in uno di questi, il più piccolo e bruttino…e mi chiedo perché il The Space non se lo inculi di pezzo, ma non tarda a mettere in cartellone Non c’è 2 senza te, che sì e no avrà incassato 20 euro in una settimana. Quindi via, cena fuori e poi cinema…peccato non aver fatto i conti con l’irish pub, dove per servire quattro portate hanno impiegato circa un’ora e trenta. Birdman è andato, troppo tardi per correre al cinema, quindi si decide di ripiegare su altro e si entra a vedere l’unico film che proiettano dopo le 23 e prima della mezzanotte inoltrata: Jupiter – il destino dell’universo, ultima pellicola firmata dagli ex fratelli Wachowski – ora fratello e sorella Wachowski – con Mila Kunis e Channing Tatum che da qui in avanti verrà identificato come Collo!

Ah, vi avverto subito: la recensione che segue è ricca di spoiler.

Il film inizia con l’incontro dei genitori di Jupiter (che si legge Giuppiter, se ve lo stavate chiedendo), due russi casuali che si incontrano mentre lui sta per morire assiderato per guardare le stelle con un cannocchiale d’oro. Poco dopo lui muore davvero, a causa di un commando che in maniera del tutto casuale entra in casa dei due per derubarli di una ventina di euro. Jupiter nasce su una nave mentre la madre viaggia verso l’America. Jupiter odia la sua vita un po’ miserevole e sogna di poter comprare a una cifra spropositata un cannocchiale come quello del padre, perché? Boh. Intanto facciamo la conoscenza dei tre fratelli Abrasax, che dicono cose senza un senso ben preciso, fra di loro c’è anche Stephen Hawking che parla sottovoce ed è il più potente di tutti. Sulla Terra, intanto, Collo cerca una donna per non si sa quale motivo e scatta una sparatoria laser con altri mercenari strani, fra cui un nero dipinto di blu. Collo è un Licatante, un ibrido fra uomo e lupo, ma il tutto è molto confuso. Trova Jupiter mentre un gruppo di alieni con le gambe al contrario cercano di ucciderla e la salva con i suoi pattini spaziali, poi spara qualche supercazzola volante per farsi grosso e distrugge qualche novicella nel bel mezzo di Chicago, ma tranquilli, nessuno ricorderà nulla perché i men in black sparaflasheranno tutti off screen. Collo porta Jupiter a casa del suo ex capo quando faceva parte degli sbirri spaziali (parole sue), che è Sean Bean – e che vi dico subito che non muore nel film. Lì scopriamo che Jupiter è la reincarnazione della regina madre degli Abrasax, che sono umani nati su Orion…perché gli umani hanno più di 2 miliardi di anni e la Terra è solo uno dei mondi che hanno colonizzato, ma senza saperlo e che fungono da bestiame per poi creare delle fialette della vita eterna…una cosa del genere. Alla morte della madre, l’erdità è andata ai tre fratelli che ora vogliono aiutarla/ucciderla per riprendere il totale controllo dei pianeti avuti in eredità.
Collo è stato assoldato dal fratello più piccolo, Titus, ma poi Jupiter viene presa dai mercenari assoldati dalla sorella, che la portano su un pianeta dove sta questa che ai fini del film non serve assolutamente a nulla. Collo arriva e la porta su Orion grazie agli sbirri spaziali e lì affronta la burocrazia assurda per prendere i titoli che gli spettano. Sean Bean si scopre essere un infame e fa catturare Jupiter a Topo Gigio, l’aiutante di Tidus che gli racconta una svagonata di cazzate e la fa vestire da mignottone. I due decidono in tipo tre secondi di sposarsi e viene organizzato un matrimonio in stile napoletano che ci mancava solo Gigi D’Alessio. Collo arriva prima che i due terminano la già brevissima cerimonia e smaschera Tidus. Intanto Stephen Hawking fa rapire i parenti di Jupiter e una volta tornata a casa, la costringe a raggiungerlo per poi rinunciare alla sua carica. Jupiter arriva e dopo un paio d’ore in cui non ha fatto praticamente nulla, decide di prendere in mano la situazione e mandare a cagare Hawking, che se la prende a male. L’ineffabile Collo arriva ancora una volta last minute e salva i parenti, peccato che nel frattempo aveva fatto un casino totale e il pianeta sta esplodendo. Collo si mena duro con un coso brutto, intanto Jupiter fa a cazzottoni con Hawking, che prima si incazza perché viene accusato dell’omicidio della madre e poi conferma di averla uccisa lui. Dopo uno scontro epico come una fila alla Posta, Hawking ci lascia le penne e Jupiter è in caduta libra, ma indovinate chi arriva? Sì, sempre lui, sempre last minute, sarà la quindicesima volta. I due cercano di scappare grazie ai pattini spaziali di Collo, che ci hanno tormentato per tutto il film e alla fine ce la fanno. Jupiter torna a pulire i cessi, ma ora lo fa con il sorriso visto che il pianeta è il suo. Collo riottine le ali che anni prima gli avevano tolto, diventando un terzo lupo, un terzo uomo e un terzo piccione e insegna a lei ad andare sui pattini spaziali.

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Chiariamoci subito, il film è una merda. Entri in sala aspettandoti il peggio, ma si sa che al peggio non c’è mai fine e questo film ne è la conferma. Ogni volta che pensi “questa è sicuramente la scena più brutta del film”, i Wachowski ti sorprendono e te ne mettono una peggio. Il tutto, poi, risulta vagamente scopiazzato. Ho notato qualche citazione del Dune di Lynch, ma anche di Stargate o di altre menate young adult contemporanea. La storia d’amore fra Jupiter e Collo è piuttosto patetica e mal realizzata, mentre le scene d’azione vengono spesso ridicolizzate dalla scucchia di Collo stesso, che per l’occasione ha un pizzetto disegnato sul mento. Gli effetti speciali sarebbero anche buoni, ma basta avere i soldi oggi come oggi per farseli fare bene. Personaggi inutili e inconsistenti si alternano sullo schermo, come la sorella Abrasax, di cui nessuno ha realmente capito lo scopo, mentre altri personaggi avrebbero dovuto avere più voce in capitolo, come l’elefante che guida la nave degli sbirri spaziali…raccapricciante. La buona notizia qual è? E’ che già a febbraio abbiamo un degno candidato al podio per i più brutti film dell’anno.



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