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Juventus campione d’italia: un anno dopo la storia si ripete, scudetto numero 29

Creato il 05 maggio 2013 da Postpopuli @PostPopuli

 

         di Andrea Cardinale

 

La Juventus è Campione d’Italia: per i bianconeri è lo scudetto numero ventinove. Conte e i suoi bissano meritatamente il successo dello scorso anno dominando un intero campionato, a 270 minuti dal termine delle ostilità. Il titolo è arrivato oggi, domenica 5 maggio 2013: a quanto pare è una data fortunata per il popolo bianconero, rievoca volentieri quei ricordi di 11 anni fa quando all’Olimpico di Roma si consumò la tragedia interista. E’ vero che allo Juventus Stadium è stato installato un drappo enorme con lo scudetto e la scritta 31, a rivendicare il numero ufficioso degli scudetti vinti, ma in giornate di festa qualche errore matematico a sfondo goliardico è concesso a tutti.

Arturo Vidal festeggia la rete che consegna alla Juventus il suo 29°scudetto - da repubblica.it

Arturo Vidal festeggia la rete che consegna alla Juventus il suo 29°scudetto – da repubblica.it

Un anno dopo è ancora tricolore: è il rigore trasformato da Vidal ad aprire le danze e a far esplodere i bianconeri di tutt’Italia, da Torino a Palermo, da Trieste a Lecce. Un goal che inguaia il Palermo nella lotta salvezza, un rigore simbolo forse della straordinaria cavalcata bianconera che registra al momento 26 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. La scorsa stagione la Juve non perse neanche un incontro, ma abbondò in partite nulle. Tutto sommato sono dettagli. E’ il trionfo di Conte, che si ripete e promette amore eterno alla Vecchia Signora pur non sbilanciandosi sul suo futuro perché da domani dovranno essere affrontate delle questioni tecniche. E’ il trionfo del “pensionatoBuffon, il quale ancora una volta allontana l’ombra dell’INPS e dimostra di essere sempre il più forte di tutti (Neuer dovrà aspettare il suo ritiro); è il successo dell’uomo di questo scudetto, Arturo Vidal, sempre costante per tutta la stagione e forse il principale top player (pensionati e registi esclusi) della squadra. E’ il titolo di una sicurezza come Andrea Pirlo, della solidità mostrata dal reparto difensivo seppur un po’ meno rispetto a un anno fa, del principe Marchisio che sarà molto probabilmente il capitano del futuro, della rivelazione Paul Pogba che ha 5 goal all’attivo nella sua prima stagione italiana. Insomma, è il titolo del gruppo, nessuno escluso.

La cavalcata vincente è partita con le vittorie su Parma, Udinese e Genoa, conquistando fin dalla prima giornata la vetta della classifica senza mai mollarla. Altro successo arriva contro il Chievo, poi il pareggio di Firenze in una delle partite più difficili- Champions a parte – per la banda di Conte. Quindi il delirio grazie al successo sulla Roma di Zeman, la pratica Siena risolta seppur sofferta, il primo scontro diretto della stagione contro il Napoli vinto 2-0 allo Juventus Stadium. La domenica successiva è quella del Caso Massimino: il Catania passa in vantaggio, l’arbitro convalida e poi annulla, la Juve ringrazia e conquista i tre punti. E il girone d’andata sembra filare liscio quando arriva l’Inter a Torino: 1-3 per Stramaccioni e fine dell’imbattibilità in casa in campionato che durava da oltre un anno. Ma quel risultato è anche l’illusione per i nerazzurri di poter entrare di diritto nella lotta scudetto. Conte e i suoi si riprendono: goleada al Pescara. Poi arriva la Lazio che subisce prepotentemente un dominio bianconero su tutti i fronti, ma è Marchetti a bloccare tutti sullo 0-0. Sconfitta a San Siro in casa del Milan su rigore, Torino travolto, Palermo regolato, passeggiata in casa ai danni dell’Atalanta, vittoria sul neutro di Parma contro il Cagliari. Andata trionfale, macchiata dal passo falso in casa contro la Samp e uno straripante Icardi.

Paradossalmente la “sconfitta blucerchiata” un campanello d’allarme per un gennaio al di sotto delle aspettative, perché il girone di ritorno parte con un 1-1 a Parma e l’esultanza delle inseguitrici, su tutte Lazio (destinata a crollare) e Napoli. I bianconeri battono l’Udinese grazie alla prestazione stellare di Pogba, quindi pareggio in casa col Genoa e vittoria a Verona; battono anche una Fiorentina ridimensionata, ma è sconfitta in casa contro la Roma di Andreazzoli (cambia il manico, anche la sostanza). Intanto prosegue il cammino in Champions e la squadra accede ai quarti dove pesca il Bayern Monaco. Siena battuto, poi la svolta: 1-1 al San Paolo e la Juve va in fuga grazie anche al momento-no dei partenopei. Campionato virtualmente chiuso, ma in Europa Conte e i suoi sono costretti a piegarsi di fronte a un Bayern superiore su ogni fronte. Riprende così la marcia-scudetto: vittoria nel recupero contro il Catania e poi a Bologna e Milano sponda nerazzurra. La Juve è lanciata verso il ventinovesimo tricolore. Vucinic risolve la pratica abruzzese, poi è dominio in casa Lazio e trionfo in casa sul Milan. L’ultimo tassello prima di Palermo è il derby col Torino sbloccato nel finale da Vidal e Marchisio. Lo scudetto è matematico pareggiando con i rosanero, ma Conte e i suoi vogliono sigillare il tutto con una vittoria il 5 maggio e riescono nell’intento con un rigore trasformato dal cileno. Bianconeri in trionfo, scudetto meritato, da domani i grattacapi sul mercato estivo da impostare saranno più evidenti come le esigenze del tecnico pugliese. Anche oggi si festeggia, il resto verrà a seguire.

 

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