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KOSOVO: Tra piena sovranità e riconoscimento calcistico

Creato il 08 ottobre 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 8 ottobre 2012 in Kosovo with 0 Comments
di Damiano Benzoni

Shkumbin Saneja

Lucerna: gli spalti della Swissporarena sono gremiti di tifosi albanesi e kosovari, il doppio dei sostenitori della nazionale di casa, per Svizzera–Albania, partita di qualificazione alla Coppa del Mondo. Tre giocatori, lo stemma rossocrociato sul petto, restano in silenzio durante l’inno confederato. Uno di loro, Xherdan Shaqiri, porta delle scarpe personalizzate con tre bandiere: quella svizzera, quella albanese e quella del Kosovo. Sarà proprio Shaqiri a sbloccare il risultato al 23’ in una partita vinta dagli elvetici per 2-0 e sapientemente raccontata sul New York Times da James Montague. Shaqiri e i suoi due compagni di squadra, Granit Xhaka e Valon Behrami, fanno parte dei trecentomila kosovari di etnia albanese (un sesto dell’attuale popolazione della nazione balcanica) che hanno trovato rifugio in Svizzera durante gli anni ’90. Per i tre, Svizzera–Albania è una partita particolare, disputata all’indomani del raggiungimento della piena sovranità da parte della loro contestata e travagliata nazione. Una partita, soprattutto, giocata nell’attesa di una decisione cruciale da parte del Comitato Esecutivo della FIFA.

Da tempo la Federata e Futbollit e Kosovës – guidata da Fadil Vokrri, unico kosovaro ad aver mai indossato la maglia della nazionale jugoslava – è impegnata in una battaglia per permettere alla nazionale del Kosovo e ai suoi club di giocare incontri amichevoli contro squadre delle federazioni regolarmente affiliate alla FIFA. La decisione, che continua ad avvicinarsi e a sfuggire di mano alla federcalcio kosovara, è stata rinviata per l’ennesima volta: il dossier, secondo quanto dichiara la FIFA stessa, dovrebbe essere finalizzato alla prossima riunione del Comitato Esecutivo, a Tōkyō il 14 dicembre. Secondo quanto riporta la RSI, la FIFA ha anche negato di stare considerando autorizzazioni eccezionali per i giocatori kosovari che hanno già vestito la maglia di altre nazionali. La nazione, che oltre alla federazione calcistica ha anche una federazione cestistica ben strutturata, non possiede un comitato olimpico affiliato al CIO: durante le Olimpiadi di Londra la judoka Majlinda Kelmendi aveva dovuto competere con i colori dell’Albania.

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Tags: Albania, calcio, ex jugoslavia, Fadil Vokrri, FIFA, Jugoslavia, Kosovo, Olimpiadi, piena sovranità, riconoscimento internazionale, Sovranità, Svizzera Categories: Kosovo


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