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KP 2: "Mine Town"

Creato il 11 gennaio 2011 da Chemako @chemako71
Titolo: "Mine Town"
Data: Luglio 1977
Soggetto/Sceneggiatura:
Giancarlo Berardi
Disegni/Copertina:
Ivo Milazzo

 

La seconda di copertina è dedicata ad una rubrica "Tracce nel vento" che proporrà in ogni numero dei pensieri degli Indiani d'America. Si comincia coi Navajos.

 In questo secondo albo della collana troviamo Ken ancora nelle vesti di scout dell'esercito presso Fort Smith nel Montana. E' l'autunno del 1869 e i viveri cominciano a scarseggiare. Ken viene mandato dal comandante del forte a Mine Town, una cittadina mineraria in cui dovrebbe trovarsi la mandria destinata a sfamare la guarnigione per l'inverno. Ken porta con se il vecchio scout Dash e quattro soldati.

Disegno di Ivo Milazzo: l'ingresso dei 6 di Fort Smith a Mine Town


 Si tratta di un classico albo western di ambientazione cittadina anche se c'è un prologo lungo il percorso sui monti innevati con tanto di assalto di indiani. L'azione principale si svolge comunque, come detto, in città, con tanto di sparatoria di benvenuto, rissa (alla Tex Willer) nel saloon, caccia all'uomo dentro e sopra gli edifici della città, dalla quale gli abitanti sembrano scomparsi, tale è la loro vigliaccheria. Solo un cittadino un po' particolare, padre Kovak, si toglie gli abiti sacri e si mette dalla parte di Ken aiutandolo nella battaglia solitaria contro la schiera di sgherri del boss locale e padrone della città oltre che della miniera. L'uomo di fede pagherà con la vita la sua scelta coraggiosa.

Disegno di Ivo Milazzo: padre Kovak fa la sua scelta a fianco di Ken


 C'è lo spazio anche per siparietti simpatici, quale quello della sbarbatura di Ken che acquisirà così il suo aspetto definitivo, alquanto più giovanile.
 

Disegno di Ivo Milazzo: Ken dal barbiere


Assistiamo anche alla prima storia d'amore fra Ken e una ragazza: Tina, un'entreneuse del saloon, il cui schiaffeggio da parte del direttore ha causato la reazione di Lungo Fucile e la rissa successiva. E' un amore dall'epilogo tragico, reso con molta intensità e drammaticità da Milazzo nella resa dei conti finale disegnata su quattro tavole. Si può apprezzare l'intensità di questa scena resa con un linguaggio di taglio cinematografico, caratteristica che sarà sempre più evidente negli albi successivi con, fra l'altro, la scomparsa progressiva delle didascalie.

Disegno di Ivo Milazzo: Ken esce dal fienile in cui era asserragliato e affronta gli assassini

Disegno di Ivo Milazzo: Tina colpita a morte e il duello finale


Come detto gli indiani compaiono anche in questo albo così "cittadino". Da sottolineare che l'assalto citato in precedenza ha avuto una conseguenza decisiva poi nella conclusione. Ken e i compagni salvano 2 uomini a cavallo inseguiti appunto dai Dakotas ma scoprono subito che con loro c'è un ragazzo indiano destinato alla vendita come schiavo in Messico e trovano nelle bisacce dei cavalli diversi scalpi di capigliature indiane, anch'esse riservate alla vendita. La tensione tra il gruppo di Ken e i due assassini è palpabile: Ken li lascia andare con disprezzo (li ritroverà poi a Mine Town fra gli sgherri che cercheranno di fargi la pelle) tenendo con sé ovviamente il ragazzino.

Disegno di Ivo Milazzo: il disprezzo di Ken e dei suoi pards


Tale gesto frutterà a Ken l'intervento provvidenziale da "arrivano i nostri" a rovescio dei guerrieri della tribù di Ohieva, cui appartiene il ragazzo, durante la resa finale dei conti. Gli indiani si offriranno anche come mandriani per scortare le mucche fino a Fort Smith, sperando così che questo atto contribuisca alla stipula di una pace con le giacche blu.
Rileggendo l'albo ho trovato quindi molta carne al fuoco, forse persino troppa. Resta comunque una lettura piacevole, una narrazione serrata nella "battaglia" cittadina fra Ken e pards (di cui sopravvive solo Dash) contro gli uomini del boss, un Ken molto agile e atletico (lo vediamo gettarsi a volo d'angelo sui cavalli di un conestoga fuori controllo, saltare sui tetti delle case, darle e prenderle nella rissa, sparare con velocità il fucile  sgusciando dalla poltrona del barbiere, e lanciare con precisione il coltello).

Disegno di Ivo Milazzo: Ken in agguato

Disegno di Ivo Milazzo: Ken appare dalla poltrona del barbiere e spara


Dopo l'intensa emozione del primo albo, che scaturisce dalla narrazione lineare e suggestiva, ci troviamo di fronte ad un numero due molto concitato, dove non mancano comunque momenti emotivamente forti, come le ultime parole di Ken e Tina,

Disegno di Ivo Milazzo: gli ultimi momenti di Tina


o altri nei quali Ken eprime con chiarezza i suoi principi.

Disegno di Ivo Milazzo: Ken risponde a padre Kovak dopo la prima sparatoria "di benvenuto" in città


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