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L'accompagnatrice di Nina Berberova

Creato il 04 febbraio 2013 da Dida

L'accompagnatrice di Nina BerberovaFrenetico, nervoso e febbricitante. L’accompagnatrice di Nina Berberova, scovato alla Fiera del Libro Usato di Milano, è un piccolo gioiellino della letteratura del Novecento. La storia, estremamente semplice e paradossalmente banale, è impreziosita da uno stile elegante e mimetico, che permette al lettore di entrare nella vita giovane Sonia ed esserne travolto. L'accompagnatrice di Nina BerberovaSonia è una pianista, un’accompagnatrice, che da sempre è costretta a vivere nell’ombra: quella del padre mai conosciuto, quella a cui la obbliga l’improvvisa povertà e quella di Marija Nikolaevna Travina, colei che la precede sul palco, la destinataria degli applausi del pubblico e delle rose degli ammiratori. L’accompagnatrice, quindi, parla dell’insaziabile gelosia che coglie l’eterna “seconda”, colei che cammina sempre un passo indietro e alla quale la vita riserva sempre e solo gli scarti. Il romanzo, però, non indagherà il rapporto tra l’accompagnatrice e la “stella” attraverso un’attenta analisi dei personaggi, né attraverso una narrazione meticolosa, ma lo farà attraverso lo stile.La rabbia, la gelosia e la frenesia che travolgono Sonia, infatti, vengono mostrate al lettore attraverso frasi che si spezzano, un punto di vista che si offusca sempre più, repentini cambi di scena e salti temporali. Una scrittura nervosa e febbricitante avvolgerà la storia e a dettarne il ritmo sarà la gelosia. Parigi, la gloria, le serate in teatro: tutto ci verrà descritto con un ritmo altalenante, attraverso i momenti di lucidità e quelli di delirio di Sonia. Grazie a questo tipo di espediente e di scrittura, quindi, l’immedesimazione tra lettore e protagonista sarà totale: non riuscirete a staccare gli occhi dalle pagine, non riuscirete a smettere di leggere, verrete letteralmente travolti da questo breve, ma preziosissimo romanzo.  L’accompagnatrice, quindi, non è un romanzo adatto a coloro che amano le storie ben "strutturate". Chi invece ama essere travolto da storia, personaggi e da uno stile estremamente imprevedibile e altalenante, apprezzerà sicuramente uno dei gioielli di colei che ha cantato la melanconia degli emigrée russi a Parigi.Alla prossimaDiana

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