Magazine Gossip

L’amore vince su tutto, sì. Ma non dimenticate mai gli amici

Creato il 16 aprile 2014 da Marianocervone @marianocervone
L’amore vince su tutto, sì. Ma non dimenticate mai gli amici Quando Virgilio scriveva “Omnia vincit amor”, l’amore vince su tutto, probabilmente si riferiva alle difficoltà che due innamorati, se vogliono, possono superare restando insieme. Un po’ come avevano tentato di fare Romeo e Giulietta, che nella morte hanno trovato l’eternità, Jack e Rose a bordo del Titanic o Albano e Romina Power. Che sia letteratura, cinema o vita vera qualche volta l’amore, anche quello più inossidabile, può finire. Ed è in quel momento allora che si ha bisogno di circondarsi degli amici di sempre, quelli che gioiscono per noi, quelli che sanno sopportarci e, soprattutto, sopportarci nei momenti no. Ma cosa succede se per quell’amore che ci ha monopolizzato la vita ci dimentichiamo degli amici? La storia è quella delle più comuni. Due amici per la pelle, inseparabili complici di vita, si perdono all’arrivo di una lei troppo altezzosa e autoritaria in cerca di attenzioni. Diminuiscono le uscite, diminuisce il tempo da passare insieme, le vacanze, i progetti, diminuiscono persino telefonate e messaggi. Qualcuno dirà che è normale: l’innamoramento, la frenesia di passare più tempo con la persona amata, quell’energia mentale che inevitabilmente si catalizza in un’unica direzione a discapito di tutto il resto. Quello che forse non è normale, è trascurare gli amici anche quando l’entusiasmo iniziale si trasforma in una quotidiana stabilità, eppure ciononostante la fidanzatina di turno continua a giocare alla principessa egocentrica, pretendendo l’esclusiva sulla vita e il tempo del proprio ragazzo, mettendo in dubbio le sue amicizie, esigendo che stia solo con il suo gruppo di amichette griffate e snob, quelle che parlano solo di moda, di marchi, di un mondo fatto di apparenze e di cose belle, ma insapore e vacuo. La parte peggiore però arriva quando quell’amico che si credeva conoscere come le proprie tasche, come quella seconda anima di cui parlava Arturo Graf, diventa improvvisamente un’altra persona, cambia, bolla quell’amicizia cui prima era tanto legato come “morbosa”, “ossessiva”, adducendo tutta una serie di scuse sulla sua sparizione improvvisa, sulle sue mancanze, sulle assenze. Elargendo parsimoniosamente contentini, sperando che possano sopperire a qualcosa che non sarà mai più come prima. Ma cosa succede quando finalmente ci si sveglierà da questo sogno d’amore? Quando quella fidanzatina adorabile si rivelerà per quella megera dispotica? Quando quella disponibilità di lasciarsi plasmare finirà, quando il livello di sopportazione sarà ormai saturo, e si smetterà di essere sudditi?
L’amico di sempre, la spalla su cui piangere, quello di cui ci si fidava, con il quale si dividevano delusioni e sogni, risate e lacrime, quello al quale si è chiusa la porta in faccia per amore, probabilmente non ci sarà. E quando una storia finisce, un amico è tutto ciò che ci rimane. Non trascurate gli amici per amore, dopotutto, qualcuno una volta mi ha detto: «L’amore finisce, l’amicizia no.» quella vera, naturalmente.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :