Magazine Fumetti

L’attacco dei giganti: Isayama tra J.G. Ballard e Heinlein

Creato il 05 giugno 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

L’attacco dei giganti: Isayama tra J.G. Ballard e Heinlein> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="353" width="500" alt="Lattacco dei giganti: Isayama tra J.G. Ballard e Heinlein >> LoSpazioBianco" class="aligncenter size-full wp-image-52659" />

Innanzitutto, come nella Fanteria dello spazio, è in corso una guerra contro un nemico venuto da non si sa bene dove e con delle motivazioni ignote, ma con un obiettivo chiaro: sterminare i terrestri. E il corpo di guardia della città è costituito da giovani che, per un motivo o per l’altro, hanno trovato la spinta per arruolarsi e partecipare alla guerra:

L’attacco dei giganti: Isayama tra J.G. Ballard e Heinlein> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="380" width="250" alt="Lattacco dei giganti: Isayama tra J.G. Ballard e Heinlein >> LoSpazioBianco" class="alignright size-full wp-image-52498" />genitori uccisi da un attacco per alcuni, la voglia di rendersi utili alla società per altri, il tentativo di raggiungere una posizione rispettabile per altri ancora. Lo stesso corpo di guardia, per come è descritto, sembra effettivamente una copia della fanteria spaziale, che al tempo stesso è anche un prototipo di tutti gli eserciti: potrà essere sicuramente interessante, in questo senso, leggere lo sviluppo delle dinamiche interne al corpo di guardia nei volumetti di prossima pubblicazione.
Poi lo spunto sui personaggi come unici sopravvissuti alla comparsa dei giganti sulla Terra trova affinità con Universo, dove Heinlein affronta i problemi e le dinamiche di una comunità isolata, nel caso del romanzo ancora più isolata di quella descritta da Isayama poiché inconsapevole di esserlo. La situazione è tipica di molte altre opere letterarie di genere, come Eclissi 2000 di Aldani, nel quale gli ultimi sopravvissuti a una terribile catastrofe sanno di essere soli, pur se a causa di un pericolo inaffrontabile con le proprie forze come le mortali radiazioni di un disastro nucleare.

Infine c’è il sogno di libertà, quello del protagonista di Starman Jones, romanzo sempre di Heinlein, quel desiderio di trasformare il proprio potenziale per vedere il mondo esterno, per superare i limiti, imposti dalla società nel caso del protagonista heinleiniano, imposti dalle condizioni esterne nel caso di Eren Jaeger,

L’attacco dei giganti: Isayama tra J.G. Ballard e Heinlein> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="296" width="260" alt="Lattacco dei giganti: Isayama tra J.G. Ballard e Heinlein >> LoSpazioBianco" class="alignleft size-full wp-image-52660" />il protagonista del manga di Isayama.

Il primo volume di conclude in maniera inaspettata con una sorta di pugno allo stomaco, uno schiaffo finale all’interno di una storia che racconta di un genere umano bloccato dalla paura e pervaso da una atmosfera di continua tensione, nonostante il desiderio di riscatto del protagonista. Uno schiaffo che riporta inevitabilmente a Ballard e al pessimismo di fondo delle sue opere.
Come in tutte le storie di supereroi, però, l’uomo d’azione è destinato a tornare. E così anche Eren Jaeger, che sul numero 2 si rivela, a sorpresa (ma non troppo, per i lettori di supereroi) piuttosto indigesto per i giganti antropofagi. In particolare il suo ritorno (che arriva in uno dei momenti di massima disperazione per i suoi compagni) sembra suggerire una direzione di approfondimento futuro nell’ingegneria genetica: il lettore, infatti, penserà immediatamente alla strana puntura che il padre, nel primo numero, ha fatto al giovane Eren. Sarà in quella puntura il segreto per la vittoria contro i giganti?

Abbiamo parlato di:
L’attacco dei giganti #1-2 (Generation manga #1-2)
Hajime Isayama
Traduzione di Edoardo Serino
(Panini Comics)
192 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,90€

Etichette associate:

Hajime IsayamaPanini ComicsRobert HeinleinPlanet MangaEdoardo SerinoJ. G. Ballard

Puoi leggere anche:

  1. Iron Man e i Vendicatori #50 (Larroca, Fraction, di Giandomenico)
  2. Avengers #1: Bendis, la continuity e lo status quo
  3. Morning Glories: per un futuro (hollywoodiano) migliore.
  4. Spawn – Architetti della paura (Clare, McFarlane, Briclot)
  5. Ultimate Comics: New Spider-Man #1 (Bendis, Pichelli)

Condividi:


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :