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L’erotismo nell’arte come tesi di laurea

Da Rory

L’erotismo nell’arte come tesi di laurea

Copyright @MimìFactory/Indovinate quale sono delle due? (si quella con le spalle più magre e storte)

Miei cari,

ieri mentre non riuscivo a dormire causa caldo, ho pensato alle tesi di laurea cazzone che potrei fare nell’eventualità (remotissima) che prendessi la magistrale in Storia dell’Arte (tra le altre cose, ho scoperto di avere avuto anche un problema d’immatricolazione di cui nessuno mi aveva avvertito, vi lascio immaginare. La correttezza dell’Università di Napoli prima di tutto). La verità è che a me la Storia dell’Arte non dispiace è che non sono portata per lo studio.

Premessa: personalmente farei una tesi in arte contemporanea perché il prof di arte medioevale è pazzo mentre quello di contemporanea è troppo preciso per una capa fresca come me, però in queste mie idee ho voluto abbracciare varie epoche senza limitazioni.

- L’erotismo nell’arte Contemporanea: Molte opere dell’arte contemporanea sono altamente erotiche o comunque, uno si può inventare valenze erotiche anche dove non ci sono, come ad esempio nell’orinatorio di Duchamp, che potrebbe essere un chiaro riferimento all’organo sessuale maschile o altro. Insomma, una genialata di questo genere, magari con un po’ di fotografie di nudi.

- La pornografia nella Roma Imperiale: Qui siamo a cavallo. Dico Roma Imperiale ma potrebbe essere pure nella Magna Grecia o quello che volete voi, l’arte antica è piena di erotismo. Non è un mistero che nelle camere da letto si mettessero statuine con enormi peni per propiziare le eventuali fecondazioni e amenità del genere. Una tesi del genere sarebbe divertentissima e nessuno della commissione dormirebbe.

- La presenza del Diavolo (o del Maligno) nell’arte Barocca: Mi rendo conto che quest’idea fa un po’ Mistero di Italia Uno, però davvero, la presenza del maligno nelle opere d’arte anche a tema religioso è davvero sentitissima, quindi sarebbe interessante analizzare varie opere per individuare i messaggi subliminali satanisti che vi inserivano gli autori.

- Il Male nell’arte del Novecento: Anche questo mi sembra un argomento molto interessante. Si può partire in realtà anche dagli artisti della metà dell’Ottocento, come Fussli, che nelle loro opere comunicavano inquietudine e orrore, per poi andare su Munch e magari Klimt, in particolare su opere come i carboncini (se non erro) della Grande Madre, da lui vista come figura negativa (quanto c’avevi ragione, Gustav mio).

Che ne dite? Avete mai pensato a tesi di laurea da proporre in mondi paralleli dove studiare è bello?

p.s. da domani a domenica sarò ad Ischia per il Premio Ischia. Vi farò un resoconto super trash, non temete! In mia assenza, fate i bravi e non fate nulla che io non farei!



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