Magazine Diario personale

L’impresa è donna.

Da Chiara Lorenzetti

Non è mai stato facile per le donne trovare uno spazio adeguato alle loro capacità in ambito lavorativo, inserite, forzatamente alle volte, in un contesto famigliare, nel ruolo di moglie e madre. Contesto che, seppur gratificante in termini personali, restava e resta tutt’ora rinchiuso tra quattro mura, trasferiti i propri desideri sulla casa e sui figli.
Per chi invece poteva o doveva, per necessità, dedicarsi anche al lavoro fuori di casa, il ruolo scelto era quasi sempre impiegatizio o operaio, di poca responsabilità nella filiera della produzione. Questo per avere uno stipendio, seppur minimo, ma sicuro, e maggior tempo da dedicare alla famiglia.

Si assiste in questi ultimi anni ad un vero e proprio cambiamento della figura della donna nell’ambito lavorativo. Complice la crisi, la chiusura di molte aziende, il cosiddetto “posto fisso” perso; complici le separazioni che hanno indotto molte donne obbligatoriamente a trovarsi un lavoro; complice la spinta emotiva a fare di più, a chiedere di più dalla vita, a ricercare stimoli forti e profondi, desideri e necessità.
Sarebbe stato facile continuare per noi donne a fare l’impiegata dei film, o la segretaria del capo, quella che porta il caffè e tace; invece si assiste alla nascita meravigliosa di creatività ed ingegno, uniti a forza e determinazione.
Le donne hanno oltrepassato la paura, saltato il fosso del lavoro fisso, e sono diventate Impresa.

Si nasce da un progetto, una Start up, si immette la propria passione, qualche capitale iniziale  (ci soccorrono finanziamenti dedicati alle donne e impresa), spesso ci si unisce ad altre donne, “si fa rete” e si comincia.

Da un’indagine dell’Osservatorio per l’Imprenditoria Femminile di Unioncamere, sulla base dei dati del primo trimestre 2015, sono quasi 1,3 milioni, su 6 milioni di imprese in Italia, quelle guidate da donne, che equivale al 21,55% del totale. I settori dove maggiormente le donne si distinguono sono l’assistenza sociale, la confezione di articoli di abbigliamento e le agenzie di viaggio.
Nell’ambito delle ditte artigiane, che è il mio comparto, le donne guidano il 16% delle imprese totali, con prevalenza per servizi alla persona (64,17%), a seguire, confezione di articoli di abbigliamento (55,94%) attività creative, artistiche e di intrattenimento (50,46%), servizi di informazione (45,97%), e tessile (42,30).

Cna Impresa Donna

Ciò che emerge da questi dati raccolti da Ornella Zago, Responsabile Creazione d’Impresa di CNA Biella – [email protected] e presentati al’incontro “L’impresa? E’ donna!” organizzato il 24 giugno presso il Sella Lab (qui le info) è che le donne hanno grandi capacità a creare impresa, che spesso si organizzano da sole, senza chiedere troppi aiuti, contando sulle proprie forze, dividendosi tra lavoro e famiglia, che sono oculate nelle spese e che sono lievito per la società. Sono intraprendenti le donne, osano in campi sempre nuovi, si uniscono tra loro; uno tra i molti esempi è la Rete al femminile, network di donne imprenditrici che collaborano strettamente tra di loro, sia a livello virtuale che personale, rete di cui faccio parte per il territorio biellese.

Purtroppo però non è tutto rosa e fiori e in Italia una donna su due il lavoro nemmeno lo cerca, assumendo in Europa il triste primato di “inattività”. Le cause sono molte, tra cui la più importante è la mancanza di una adeguata politica per la famiglia, a sostegno di chi lavora e la ancora scarsa considerazione delle donne in campo lavorativo. Troppo spesso le piccole imprese che stanno nascendo, soprattutto quelle artigiane, come la sarta, la magliaia, la cuoca e tutte le attività legate alla sfera prettamente femminile, sono considerate alla stregua di hobby per il tempo libero, dimenticando che producono ricchezza e posti di lavoro. E che, come dico e ripeto sempre, non sono un peso per la società, perché correttamente inserite in ambito fiscale.

Quale futuro quindi per le donne? Io penso ad una naturale e continua crescita in ogni campo lavorativo, con la consapevolezza delle proprie passioni e senza perdere il senso della famiglia. Il lavoro da casa è una di queste possibilità, con aiuti comuni tra donne ed impresa e canali di credito personalizzati e creati ad hoc per ogni esigenza.
CNA offre aiuti concreti per chi vuole entrare nel mondo dell’impresa creando Impresa Donna, come “espressione dell’interesse di genere e di pari opportunità.”

Questo slideshow richiede JavaScript.

Un grazie sentito ad Ornella Zago per la sua disponibilità e per avermi permesso di utilizzare le sue ricerche per il mio post di oggi.

Chiara


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :