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Bamberg – parte prima

Da Loredana V. @lorysmart

Un pizzico di storia.

Se Norimberga è una bellissima città, Bamberg è addirittura affascinante.

Circa 70mila abitanti, chiamata dai tedeschi “la Roma della Franconia” (*) sia perché edificata su sette colline (Stephansberg, Kaulberg, Domberg, Michelsberg, Jakobsberg, Altenburg e Abtsberg) che per la presenza di numerose chiese e conventi, in quanto in passato fu residenza di principi-vescovi . Ma ha pure un quartiere denominato “la piccola Venezia”, per le sue case di pescatori che si affacciano sul fiume Regnitz, un affluente del Meno….

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Ora i pescatori non abitano più qui, ed il quartiere è diventato molto chic .

A me ha ricordato un poco Bruges, per via appunto dei tanti ponti che attraversano sia il fiume che il canale Main-Donau, un poco Dresda, per i palazzi scuriti dal tempo e per lo stile barocco.

Uscita pressocché indenne dalle varie guerre, ha un centro storico che si è conservato integro nel tempo, tanto da essere dichiarata monumento nazionale nel 1981 ed annoverato tra i patrimoni UNESCO dal 1993.

La sua origine è molto antica, e già nel 902 veniva citato un Castello Babenberch o Babenberg, dal casato dei fratelli Babenberger cui apparteneva. All’estinzione della loro dinastia, il castello divenne proprietà dell’imperatore Ottone II che ne fece dono al duca Enrico di Baviera nell’anno 973, data ufficiale in cui si fa decorrere la nascita della città. Successivamente, la proprietà passò al figlio, Enrico II ed alla sua consorte Cunegonda, i quali, essendo molto pii, fecero costruire numerose chiese e conventi, trasformando il feudo in un principato, di cui Bamberg diventò la capitale.

(*) La Franconia fa sicuramente parte della Baviera, ma i suoi abitanti ci tengono a “distinguersi” dagli altri bavaresi….

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Visita della città

Siamo arrivati con il treno da Erlangen, dove risiedevamo (non finirò mai di lodare i mezzi pubblici tedeschi) ancora di prima mattina, ed il primo impatto non è stato dei migliori, in quanto la stazione è piuttosto anonima, ma è bastato accedere al centro storico per cambiare letteralmente idea e rimanere affascinati da questa città.

Per prima cosa, si incontra il Municipio Geyerswörth, uno dei tre presenti a Bamberga. La sua origine risale agli inizi del XIV secolo, quando la famiglia Geyer di Norimberga arrivò in città e si legò a quella dello “Zollner”, l’esattore della dogana.

Il castello gentilizio fu inizialmente dimora dei diversi rami della famiglia, ma nel 1703 diventò residenza del Principe Vescovo. Dal castello Geyerswörth parte una passerella dalla quale si ha una bellissima vista dell’Antico Municipio, che sorge sopra un’isola al centro del fiume. In pratica il vecchio municipio rappresenta il confine tra la città episcopale e quella laico-borghese. Una leggenda narra che i cittadini volessero costruire un proprio municipio, ma il Vescovo non volle mettere a loro disposizione il terreno necessario, cosicché lo edificarono su un’isoletta, e vi aggiunsero anche la “Rottmeisterhäuschen” (casetta del caporale), adibita ad abitazione del comandante delle forze di polizia di quel periodo, una tipica costruzone a graticcio (Fachwerkhaus) proprio adiacente alla torre. 

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Sempre dalla passerella, si notano diversi mulini che non servivano solo per macinare i cereali, ma anche per ridurre in poltiglia la corteccia di quercia dalla quale si ricavava un decotto ricco di tannino utile per la concia delle pelli. Un paio di mulini sono ormai completamente diroccati mentre altri, sottoposti a restauro, sono stati trasformati in alberghi e locande.

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Il ponte sul quale sorge l’Antico Municipio è arricchito da uno stupendo gruppo marmoreo rappresentante la Crocefissione.

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L’edificio è adornato sulle due facciate (anteriore e posteriore) con pregevoli

affreschi dell’artista Anwander, che li creò nel 1755, e rappresentano in maniera allegorica i quattro elementi, sul lato a monte, e le quattro stagioni, sul lato opposto. Successivamente sono illustrati i Vizi e le Virtù.

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È interessante, inoltre, il fatto che il dipinto si trasformi talvolta in scultura: vediamo così sporgere la gamba di un angelo, una finestra è parzialmente coperta da una tenda ed alcuni angioletti sono come sospesi su un lato.

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Per quanto concerne la costruzione dell’Antico Municipio dobbiamo ancora ricordare che la struttura si erge, di fatto, su un suolo notevolmente morbido, vale a dire quello della sabbia alluvionale del fiume Regnitz. Per stabilizzare le fondamenta  si è creato un supporto con centinaia di pali di quercia conficcati nel terreno, sui quali il Municipio poggia ancora oggi. La costruzione è molto resistente e lo testimonia il fatto che dal 1897 al 1922 i tram di Bamberg, con ben due linee, hanno potuto transitare attraverso l’Altes Rathaus (l’Antico Municipio); in seguito il Ponte Superiore è stato percorso dal traffico regolare, autobus e camion inclusi. Il fabbricato ha sopportato tutto questo e nel conferirgli stabilità gioca un ruolo fondamentale la peculiarità del legno di quercia, che, immerso nell’acqua e senza contatto con l’aria, con il passare del tempo diventa solido come cemento.

Sulla facciata della torre del Ponte colpiscono subito l’attenzione i balconi in stile rococò

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e sopra ad essi lo stemma di uno degli ultimi Principi vescovi di Bamberg, Konrad von Stadion che qui ebbe residenza fino al 1757. Il blasone del Vescovo Principe indicava che, oltrepassando la torre,  si entrava nel suo dominio.

Al primo piano del fabbricato  dell’Altes Rathaus (l’Antico Municipio) si trova la Sala Rococò, utilizzata in occasione dei ricevimenti della città di Bamberg, mentre al piano terra è sistemata la mostra permanente della Collezione di porcellane.

(Se non siglate con Lorysmart, le immagini si intendono prese dal web)


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