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L'intrigo di arnold

Creato il 21 ottobre 2013 da Dariosumer

23 giugno 1947, notte. Un aereo C-46 della Marina precipita sui monti Rainier, nello stato di Washington.
24 giugno, mattina. I centri militari costieri di Washington iniziano a lanciare appelli via radio a tutti gli aerei in volo, offrendo una taglia per chi saprà ritrovare il velivolo perduto. 24 giugno, ore 15. Kenneth Arnold, un uomo d'affari di Boise, Ohio, è partito da poco dall'aereoporto di Chealis, diretto a Seattle per affari. Non appena il nostro sentì ripetere l'appello via radio, prese a dirigersi verso il presunto luogo della sciagura, passando a circa 30 chilometri dalla Catena delle Cascate, verso Yakima, a quota 3000 metri.
Il nostro stava puntando verso il cratere spento del monte Rainier quando, improvvisamente, la sua attenzione venne attirata da un bagliore. Il nostro si voltò e scorse nove oggetti d'argento, a forma di piatto e gradi quanto un aereo C-54.
I dischi sembravano volare in formazione a cuneo. Uno di questi aveva due grossi alettoni a coda di rondine ed un gigantesco oblò centrale. Quando i dischi si allontanarono sull'orizzonte, Arnold ne calcolò la velocità: 1900 km orari!
Una velocità che nessun aereo, all'epoca, era in grado di sopportare! Quando Arnold cercò di inseguirli, a modo suo, i dischi s'incolonnarono verticalmente e scomparvero velocissimi verso la frontiera canadese.
Quando Arnold raccontò la propria avventura alla stampa, un cronista fantasioso coniò il termine flying saucers, piattini volanti. Era nata l'epoca dei dischi volanti!
Presto tutti i quotidiani non avrebbero parlato d'altro. Il Corriere della Sera dell'8 luglio avrebbe pubblicato in prima pagina : «Il fenomeno ha raggiunto l'acme il 4 luglio quando una quantità notevole di persone che celebravano la festa nazionale si è imbattuta nei dischi volanti...Il pilota Vernon Baird ha dichiarato di aver abbattuto un disco volante vicino al parco nazionale di Yellowstone...». E, il giorno dopo, lo stesso quotidiano avrebbe riportato di un disco volante schiantatosi nel Nuovo Messico. L'11 luglio anche l'Italia avrebbe vissuto il fenomeno, con «piatti volanti che volteggiavano sopra la Garisenda, a Bologna».

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