L’Italia sfiora il successo e si prepara per il Mondiale in Norvegia

Alla fine è arrivato “solo” un argento e certo dispiace, ma non era questo l’obiettivo principale del Terzo Torneo Internazionale di Sledge Hockey Città di Torino. Doveva essere un test importante per valutare la squadra in vista del mondiale di fine marzo e le risposte sono state positive. La Repubblica Ceca ha vinto entrambi i confronti, ma l’Italia, complessivamente, non ha demeritato. Purtroppo basta poco perché le partite possano essere indirizzare in un verso o nell’altro, ma questo è lo sport, nel bene e nel male.

L’appuntamento cruciale sarà poi fra un mese circa, quando ci si sfiderà per la medaglia che vale il mondiale. A quel punto servirà sangue freddo e grande grinta. Non si giocherà più al Palaghiaccio Tazzoli davanti ad un pubblico caloroso come si è visto in questi giorni, ma ciò non impedirà alla truppa del coach Da Rin di fornire ottime prestazioni.

Già in questi giorni “si è visto del buon hockey – spiega Gabriele Araudo, portiere della nazionale e dei Tori Seduti –. Siamo partiti con il piede giusto e abbiamo fatto tre buone partite. La finale è stata combattuta, ma alla fine hanno vinto loro. Noi abbiamo avuto carichi pesanti perché dopo ogni partita c’è sempre stato un allenamento”. Il morale rimane comunque alto nonostante la sconfitta: “Sarebbe stato meglio vincere, ma preferiamo sbagliare in queste partite che contano fino ad un certo punto”. È dello stesso avviso anche Gregory Leperdi: “Dopo quattro giorni di partite e allenamento abbiamo accusato stanchezza. La partita è stata combattuta, ma noi abbiamo tirato poco. Loro hanno creato di più e una volta fatto il 2-1 hanno dilagato sfruttando il fatto che ci siamo spinti a testa bassa in attacco”.

Peccato, avrebbe potuto essere una bella iniezione di fiducia in vista del mondiale. Ma ci sarà tempo per rifarsi: la settimana prossima a Bolzano sono previste tre amichevoli di preparazione contro la Germania, poi ci sarà la convocazione in Val di Fassa ed il 21 marzo si comincia il Mondiale. L’obiettivo? Lo spiega Araudo: “Andiamo contro mostri sacri come gli Stati Uniti che hanno vinto l’oro, il Giappone l’argento ed il Canada arrivato quarto. Il nostro obiettivo è essere i migliori europei e iniziare a dare fastidio ai “grandi”. Sappiamo che possiamo giocarcela contro tutti ed anche gli altri ormai lo hanno capito”.

di Edoardo Blandino

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