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L’Italia strozzata

Creato il 30 ottobre 2012 da Oblioilblog @oblioilblog

L’Italia strozzata

Le Banche negli ultimi tempi sono fin troppo parsimoniose nel concedere prestiti e mutui e sempre più persone, bisognosi di denaro cash, si rivolgono agli usurai. La denuncia arriva dal rapporto “L’usura, il Bot delle mafie” redatto dall’attivissima associazione Libera.

Dalla Sicilia al Veneto, la mappa degli strozzini tocca tutte le regioni. La causa principale è il braccino degli istituti bancari e la conseguente crisi di molti imprenditori, costretti ad andare a chiedere soldi ai cravattai pur di non chiudere bottega.

Una fonte di guadagno molto semplice e fruttuosa: il tasso record è del 1500% annuo, registrato a Roma. Seguono il 1000% di Aprilia, un 400% a Firenze, il 270% nel vibonese e un 180% nel padovano.

Sono 54 i clan mafiosi segnalati alle Procure per questo genere di reato, dalle famiglie più note a quelle minori: i Casalesi, i D’Alessandro, i Cordì, i Casamonica, i Cosco, i De Stefano, i Terracciano, i Fasciani, i Mancuso, i Parisi, i Mangialupi e altri. 

I sequestri per usura negli ultimi due anni hanno raccolto 150 milioni di euro. Secondo i dati della Banca d’Italia, su 18 mila segnalazioni su operazioni sospette in 24 mesi, più di ottomila riguardavano casi di usura, abusivismo finanziario, truffa e reati tributaria.

Ma la maggior parte rimane sommersa, vuoi per timore di ritorsioni, vuoi per un rapporto di sudditanza psicologica che si instaura tra il debitore e lo strozzino che talvolta viene confuso per collaborazione o addirittura amicizia.

Il finanziamento a tassi abnormi è il modo privilegiato delle mafie per fagocitare imprese pulite: prima prestano il denaro poi, se non viene restituito causa interessi stratosferici, si prendono fette della società fino a diventarne i proprietari.

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano


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