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L'omaggio al cinema di 'Hugo Cabret'

Creato il 27 febbraio 2012 da Odette
L'omaggio al cinema di 'Hugo Cabret'Appassionati di cinema, reduci dall'edizione degli Oscar numero 84, voglio parlarvi del film vincitore di 5 statuette, Hugo Cabret. Per la regia di Martin Scorsese, un italiano al timone del cinema americano insieme ad altrettanti registi di origine italiana, il suo ultimo film è un omaggio al cinema. E' il cinema del cinema, è un metacinema ma soprattutto trionfa in una notte tutta dedicata alla settima arte. Ricordo il gran vincitore della cerimonia, l'originale (oggi e pure agli inizi) The artist, dalla Francia che è stata la culla del cinema neonato.
Hugo Cabret, con molta  fantasia e con delle scenografie (per cui sono stati premiati dall'Academy gli italiani Lo Schiavo e Ferretti) capaci di far sognare grandi e piccoli ci presenta le origini e il tramonto forse mai avvenuto del grande padre del cinema, ma soprattutto di scenografie e montaggio. Perchè non esistevano solo i fratelli Lumiere. Georges Melies, un grande mago che partendo dalla tecniche teatrali della meraviglia, con la prestidigitazione irrompe nel cinematografo dei Lumiere e rinnova il cinema appena nato, ed'è per questo ancora oggi ricordato per delle tecniche che sono tuttora usate. Commovente, con una sceneggiatura sicuramente non solidissima, ma che è capace di reggere dall'alto di quella torre dell'orologio che da il tempo alla Parigi del primo decennio del novecento. Gli effetti e la fotografia lo rendono un capolavoro, così come l'interpretazione del piccolo Hugo e del grande Melies, e lo scenario rende questo film memorabile, puntando sull'aspetto a cui Melies probabilmente teneva di più.
Ho sentito da qualche parte che con "The artist" e "Hugo Cabret" Hollywood sia voluta tornare alle remote abitudini in un periodo di crisi. Riciclare è bene, se è fatto con un tocco di modernità come hanno fatto questi due registi, e poi si sa che tutto viene lodato se riporta alla luce il passato di un'arte come il cinema, soprattutto quindi se ricorda le origini di chi dall'Academy è chiamato a votare.
L'Italia si porta a casa un premio quest'anno, e già qualche regista ha preso il microfono in mano per lanciare un messaggio: "Rischiare con idee nuove". Ebbene questo lo pensiamo tutti, chi guarda il cinema e chi lo fa, solo che questo messaggio infastidisce un po' venendo da un regista  che altro non firma se non commedie italiane tutte uguali ai prodotti di altri. Chi è già regista affermato ha il dovere di fare e arrivare lontano se ha deciso di lavorare per questo, ci vuole patriottismo e orgoglio, oltre che volontà e talento. Chi ha una voce la non la usi, ma faccia. E' il miglior modo per farsi sentire, e abbiamo tutte le carte in regola perchè l'America ci senta. Il nostro passato non vi dice niente? Voi che potete, FATE!

A Hugo 8

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