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L'Onorevole risponde

Creato il 30 settembre 2010 da Pierotieni

L'Onorevole risponde

Avevo scritto all'Onorevole Farinone ed alla Senatrice Baio una mail in cui facevo un paio di appunti sul famigerato Documento dei 75. Enrico Farinone risponde. Di seguito il testo della sua mail.

Piero, ho letto la tua nota ed anche gli interventi sul blog. Ovviamente tutte le opinioni sono legittime, e così anche quelle di chi - come me - ha sottoscritto il testo incriminato. In realtà più che il testo - che invito tutti a leggere per intero - è contestato il metodo e soprattutto il momento. Siamo alla vigilia di possibili elezioni anticipate, non diamo l'idea di continuare a dividerci fra noi, si dice. Ora, una risposta compiuta richiede troppo spazio. Sul mio sito, nella sezione "nota politica (data 20 settembre)" c'è qualche notazione in più di quelle sintetiche che scrivo qui. Inoltre, come si è visto ieri, le elezioni anticipate questo autunno non ci saranno (ed era facile prevederlo, per chi capisce un po' di politica) e vedremo se ci saranno la prossima primavera (a noi di Arcore per motivi facilmente comprensibili converrebbe che il voto fosse solo amministrativo...). Dunque, per punti e in estrema sintesi (per cui mi scuso della "secchezza" delle argomentazioni): 1)  io credo che il confronto interno a un partito sia essenziale, in un partito democratico. Lo si interompe solo all'avvio della campagna elettorale. Quella effettiva, però. Altrimenti non si potrebbe mai discutere, perchè in questo Paese a leggere i giornali sembra di stare in una campagna elettorale permanente; 2)  il segretario e la maggioranza che lo esprime ha tutto il diritto/dovere di indicare la rotta del partito. Le minoranze (quando ci sono) hanno tutto il diritto/dovere di proporre delle correzioni alla rotta, quando non si trovano in sintonia con le scelte di chi guida il partito; 3)  non ritengo quindi corretto il pensiero di chi dice "c'è un segretario e non bisogna mai contestarlo perchè fuori ci criticano". Il cd "centralismo democratico" non può essere una caratteristica del Pd. Nel caso specifico, tra l'altro, il sondaggio di Mannheimer (Corriere della Sera di domenica scorsa) dimostra che una metà degli elettori del Pd ha condiviso le motivazioni del documento dei 76; 4)  il documento in questione offre un punto di vista che sostanzialmente è quello della piattaforma congressuale di Dario  Franceschini di un anno fa. Rileva le carenze della segreteria un anno dopo le primarie e ripropone alcune idee che si ritengono ancora valide e utili per il partito. E lo fa con un tono civile e affatto offensivo ; 5)  per chi non sopporta Veltroni io, che veltroniano non sono, mi permetto di ricordare che l'opposizione alla sua segreteria si manifestò, oltre che con quotidiane e forti interviste sulla stampa, con un'Associazione con tanto di tesseramento (RED) e con una televisione (RED TV). Erano divisive o un contributo al dibattito nel mentre c'erano importanti elezioni regionali? Alla fine, sbagliando, Veltroni si dimise e l'azione contestativa di RED non fu certo ininfluente ai fini di quella decisione; 6)  da ultimo, vorrei sottolineare la necessità che questo Pd "plurale" deve cercare di conquistare un consenso anche al "centro", presso elettori non di sinistra, altrimenti la Destra non la sconfiggeremo mai. Il Pd lo abbiamo costituito anche per questo, altrimenti ciascuno rimaneva dov'era prima. E' una posizione minoritaria, questa, oggi, nel partito. Ma legittima, stando alle carte fondative del Pd. Io mi batto anche per questo. In perfetta buona fede molte persone, molti militanti ritengono che il Pd sia, sostanzialmente, la mera prosecuzione del Pds-Ds, una sorta di "Cosa tre". Ma non è così. Il Pd è un partito nuovo, erede di altri (e non solo di uno), ma assolutamente nuovo. Anche e soprattutto per i tanti giovani e non solo che prima non sono stati iscritti ad alcun partito. E un reato sostenere questa posizione? Spero di no. Ti ringrazio in ogni caso per l'attenzione che hai rivolto al tema che abbiamo posto con il documento. Ora, fatto salvo che ad Arcore l'obiettivo primario restano le elezioni comunali, che DOBBIAMO vincere, se se ne sentisse l'esigenza potremmo dedicare una serata a confrontare, con chi vorrà, le diverse opinioni. Resto a disposizione. Ciao. Enrico Farinone

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