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“L’Ospite” – Luigi Fabozzi

Creato il 16 luglio 2011 da Temperamente

“L’Ospite” – Luigi FabozziPerò è un peccato non poter vivere per sempre – mi disse un giorno.

La guardai seduto sul bordo del suo letto.

Sarebbe bello non dover avere l’ansia di doversi sempre sbrigare; non poter star fermi a guardare un fiore giallo al vento o l’erba che canta vicino agli scogli. È vero?

A questo non risponderò.

E non risposi neanche a lei.

L’Ospite è un giallo inconsueto, un romanzo complesso sotto un’apparenza di semplicità. Un libro da leggere a strati, un livello dopo l’altro: la realtà, la finzione, il simbolico, il concreto. C’è un’isola, un tempo sede di un nosocomio ormai abbandonato, dove abitano Louis, un medico atipico che considera il suo mestiere una missione e che non ha paura di rovinarsi le mani usandole, Leonard, un ex paziente psichiatrico, dal passato ignoto e dall’animo generoso, tenero, a tratti ferino, e Sigmond, guardiano dell’ospedale, dispensatore di consigli, nume tutelare di Leonard. C’è un mondo che sembra un paradiso, ma che potrebbe essere tutto il contrario: perché un’improvvisa siccità ha sconvolto il clima della zona? Cosa è la pioggia di vetro, vivificante, corroborante e insieme pericolosa, insidiosa, mortale? Chi è che chiede insistentemente l’aiuto di Louis? C’è per caso qualcun altro, sull’isola, qualcuno che ha deciso di minare la quiete del dottore e del suo paziente seminando il sospetto, facendo crescere l’ansia, insinuando il dubbio su cosa sia la realtà e cosa un incubo? Perché, nelle edificio silenzioso, tutt’a un tratto il telefono ha suonato?

Luigi Fabozzi, attore e giornalista palermitano all’esordio con un romanzo, compone una favola nera che ricorda a tratti Il signore delle mosche, a tratti La montagna incantata. Un testo criptico, che sembra raccontare una storia semplice, lineare, per tenerne celata un’altra e un’altra; un libro pieno di descrizioni raffinate e intense, di immagini di rara delicatezza, ma anche di dialoghi asciutti e secchi, che all’apparenza di assurdità sostituiscono un ritmo e una cadenza incalzanti, una logica stringente, la volontà di esaminare con precisione e consapevolezza l’animo umano. Un romanzo da leggere, che avvince e rapisce, che forza la mente del lettore a piegarsi fino a comprendere e condividere la situazione della vita sull’isola.

Maria Di Piazza

Luigi Fabozzi, L’Ospite, Robin Edizioni, Collana I libri da scoprire, 2011, pp. 174, €  14,00


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