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L’Udc esiste: Bossi è un trafficante di banche.

Creato il 23 agosto 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti

L’Udc esiste: Bossi è un trafficante di banche.

Casini all'antidoping

Chi pensa che l’Udc sia un partito di morti viventi, di azzimati ex democristiani in crisi di astinenza da potere, di mafiosi condannati anche in appello ma fissi al Senato, di parlamentari con piccoli vizi privati e grandi virtù pubbliche dovrà ricredersi. L’Udc esiste, parla, lancia comunicati stampa e, a modo suo, s'incazza pure. Dopo essere stati insultati da Umberto Bossi quattro volte al giorno negli ultimi quindici giorni, gli uomini dell’Udc hanno perso la pazienza. È di questa mattina il comunicato stampa più violento scritto da quando il partito esiste, una nota di una durezza tale che ha lasciato sgomento perfino il loro protettore a divinis, il Cardinale Carrozziere. Recita testualmente l’intemerata dei moderati di risulta: “Che Bossi, noto trafficante in banche e quote latte, insulti l'Udc lo riteniamo molto utile per far capire agli italiani chi ostacola davvero i suoi progetti di occupazione del potere. Si svegli chi ha votato questa legge sul federalismo, che è solo uno spot per la Lega, e chi nel governo viene messo sempre più ai margini dal Carroccio”. Le avevamo sentite tutte. Tutti gli insulti possibili hanno ormai riempito le cronache della politica italiana da quando Berlusconi l’ha mediaticamente occupata con le sue truppe di ascari cammellati, ma “trafficante di banche” mai. Sarà che questo governo ci ha abituato a ben altri traffici, ma sentire Casini, parente stretto di Caltagirone, dire a Bossi che traffica in banche ci è sembrata davvero una boutade di fine estate. È vero, pur di salvare qualche banca amica e qualche timido tentativo leghista di tuffarsi nel mercato bancario, Bossi ha quasi venduto l’anima al diavolo ma proprio “trafficante” non ce lo aspettavamo. Prendiamo atto che queste parole, provenienti sicuramente da una fonte attendibile (non come quella dei tarocchi di Feltri), descrivono una situazione nuova, inedita per la Lega, quella di essere considerato un partito tale e quale agli altri, immerso fino al collo nelle speculazioni e nell’immondizia di una politica buona sola a far funzionare un inceneritore. Sull’altra accusa di “traffico”, quella relativa alle “quote latte”, si sapeva già tutto. Si salvano gli allevatori padani sapendo benissimo che la UE sanzionerà pesantemente l’Italia, cioè il governo, cioè lo Stato, cioè noi e il tutto per permettere a quattro seguaci di Odino, che non sanno neppure chi sia, di violare la legge consapevoli di farlo. Continua, insomma, il vezzo del berlusconismo di salvare gli amici depennando i reati anche se, in questo caso, il costo per lo Stato non è solo in termini di perdita di credibilità e di un abbassamento della legalità ma anche economico. Tanto pagano sempre e solo gli sfigati.

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