La Bce rialza i tassi

In Europa il rischio inflazione insieme a quello della stabilità dei prezzi, preoccupa non poco la Bce che ieri, ha deciso un rialzo dell’1,50 % dei tassi di rifinanziamento pronti contro termine.

L’aumento dei tassi riguarda i contratti pronti contro termine che sono accordi in base ai quali una banca cede dei titoli ad un acquirente e si impegna nel contempo, a riaquistarli ad un certo prezzo; si tratta di solito di titoli di Stato e l’aumento dei tassi va nella direzione di arginare possibili speculazioni che possano minare il Sistema Europa.

La Bce ha anche deciso di non considerare i criteri minimi di siscurezza per l’accettazione dei titoli di Stato come garanzia die rifinanziamenti alle banche, permettendo così al Portogallo di ottenere liquidità mediante questo sistema in cui i titoli di Stato sono la garanzia di prestiti.

Il Presidente Trichet ha anche accolto positivamente la manovra finanziaria italiana che va nella direzione di una maggiore sobrietà nel contenimento della spesa pubblica.

Un’Europa che poggia su equilibri sempre più fragili, dove il Portogallo, la Grecia e l’Irlanda sono praticamente al collasso e gli altri Paesi faticano, l’elemento grottesco oppure tragico di questa vicenda è che c’è una trama talmente fitta di contratti, interessi e interscambi che non si comprende bene nell’eurozona chi è il debitore e verso chi e chi è il creditore e verso chi.