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La Bibbia firmata Chagall: “Salomone sul trono”

Da Leragazze

La Bibbia firmata Chagall: “Salomone sul trono”

Dopo tanto tempo, Chagall ci ripropone una rilettura dell’arte ortodossa bizantina / russa. “Salomone sul trono” (n. 81) richiama infatti un personaggio tipico delle icone della Pentecoste, il “re” ossia il Mondo che attende la predicazione del Vangelo per essere liberato dalle tenebre. Lo si trova sempre nella parte inferiore delle raffigurazioni bizantine della Pentecoste.

Il collegamento tra Salomone e l’icona non è solo di tipo estetico: il sovrano di Israele chiese in dono la Sapienza, e nella teologia delle Chiese ortodosse la discesa dello Spirito santo è appunto associata alla divina Sophia; si parla di “teologia sofianica”.

Poste le analogie, emergono le differenze. La prima differenza che balza all’occhio è che qui il re non è prigioniero, non è nelle tenebre. In secondo luogo, Chagall esalta il valore simbolico-universale del personaggio inserendo, cosa rarissima in tutta la sua produzione, elementi tratti dall’arte pagana antica. Salomone, in segno di dominio universale, tiene in mano il globo del mondo come nelle raffigurazioni degli imperatori d’Oriente e Occidente.

Quanto alle due belve in basso, sono tratte dalla maestosa “Porta dei leoni” di Micene. E altri due leoni stanno accucciati sullo sfondo; danno l’impressione di essere in carne e ossa, non di pietra. La figura composta e serena del protagonista in mezzo alle belve fa però immediatamente passare a un collegamento biblico: Daniele nella fossa dei leoni. Il fatto che i leoni appaiano evidentemente ammansiti rassicura sul fatto che Dio è intervenuto a beneficio del personaggio, e quindi del mondo intero.

In definitiva, attraverso la figura di Salomone, Chagall sembra riassumere la condizione del mondo: un mondo pieno di bellezza e splendore, ma anche irto di pericoli. Solo la sapienza, la serena fiducia in “Colui che ammansisce i leoni”, permette di affrontare l’avventura della vita. Come cantano i Salmi: “Anche se camminassi in una valle oscura, non temerei alcun male, perché Tu sei con me… Vi farò passare incolumi tra leoni e serpenti…” (e le decorazioni sul tappeto ondulano come due serpenti che strisciano verso il trono).

dhr



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