Negli anni il consumo di legumi nella mia famiglia è aumentato e la possibilità di avere sempre pronti in dispensa dei vasetti di legumi cotti realizzati a casa è diventata una necessità.- Come spiega Barbara di Coquinaria "questa cottura viene definita "angelica" perché il cibo non entra in contatto diretto con il calore elevato e ciò non ne altera le caratteristiche e non trasmette agitazione (come nel caso di cotture con fiamme vivaci) e neppure indolenza (nel caso di cotture lente)."
I legumi o i cereali che utilizziamo devono essere pronti per la cottura, quindi in caso di legumi secchi, devono essere messi in ammollo per il tempo usuale.
Per prepararla cominciate con lo sterilizzare i barattoli ed in coperchi. Una volta intiepiditi mettete al loro interno i legumi ed acqua calda salata in proporzione variabile.
Chiudete con un tappo ermetico e mettete in una pentola piena di acqua calda, che porterete a bollore, come si farebbe per la sterilizzazione, prolungando però il tempo a tre ore e facendo fare il raffreddamento nella stessa acqua di cottura. La proporzione di acqua suggerita da Barbara e che ho adottato nel caso dei legumi è di 3 parti di prodotto fresco o secco ammollato e 5 parti di acqua. Con il riso Barbara suggerisce di fare 2 parti di prodotto e 6 di acqua per ottenere una crema, oppure 4 di riso e 5 di acqua per una cottura normale. Si possono anche realizzare minestre pronte, facendo ad esempio 2 parti di orzo, 1 di fagioli e 5 di acqua oppure 2 parti di miglio e 6 di acqua. Con la stessa metodologia si può anche cuocere la frutta.
A proposito di conserve e cose da conservare... qui trovate delle belle scatole!