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La crescita del “nuovo” Real Madrid

Creato il 25 febbraio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Il Real Madrid di Pablo Laso funziona. Dopo anni di dominio blaugrana, é stata la Coppa del Re a sancire il progresso delle “merengues” che hanno portato a casa una coppa meritata giocando oltretutto fuoricasa. Il Barcelona veniva da una semifinale molto dura mentre il Real Madrid no, ma la squadra di Laso sembra essere adesso veramente capace di dire la sua sino alla fine della Liga ACB.

Quest’estate la dirigenza ha deciso di cambiare, dopo il contrattone a Messina, ha puntato su un allenatore che non aveva mai allenato a questi livelli. Pablo Laso, ex play di Tau e Real Madrid, è tornato nella Capitale come allenatore dopo le esperienze di Valencia, Cantabria e Lagun Aro San Sebastian. Velocitá, soluzioni rapide e ampia rotazione sono le sue prerogative.
Sergio Rodriguez e soprattutto Sergio Llull si trovano a loro agio con questo tipo di gioco e lo hanno dimostrato piú volte. Llull é un piccolo con un grande atletismo che corre il campo come pochi e con un tiro da tre pericolosissimo; Rodriguez é uscito dalla voragine dell’anno scorso e adesso é tornato quel play con istinti incredibili visti anche in NBA.

La crescita del “nuovo” Real Madrid
Ma sembra che tutta la squadra sia cresciuta e che tutti siano utili ma non indispensabili. Il lunghi Tomic e Begic, anche se ancora poco solidi in difesa, stanno tirando con ottime percentuali, Reyes si rende ancora utile da 4; Carroll é stato letale in uscita dai blocchi castigando la cattiva difesa di Navarro in finale di Copa del Rey, mentre i vari Singler, Velickovic, Suarez e Pocius hanno un ottimo minutaggio e un buon rendimento. Se a questo si aggiunge il miglioramento costante di Nikola Mirotic, si puó considerare il Real Madrid una delle squadre piú pericolose d’Europa.

Giusto in Europa peró, la squadra “merengue” rischia l’eliminazione dopo aver perso la differenza canestri a favore di Bilbao. La difesa é infatti il punto debole della squadra, soprattutto contro formazioni che non tendono a schierarsi e costruire troppo il gioco, proprio come i bilbaini.
Vedremo cosa succederá nelle prossime settimane, ricordando che l’anno passato un Real molto piú titubante e timido arrivó comunque sino alle Final Four. Quello che sorprende di questa squadra é proprio il ritrovato carattere, l’irregolaritá, dovuta alla presenza di molti giovani, sicuramente rimarrá sino alla fine dalla stagione, ma il carattere del nuovo Real Madrid é sicuramente una arma in piú.


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