Sogno tranquillo o realtà parallela? L’autista della mente risponde al nome di Peperone.
di Luana_Lagiak
![La dieta del sogno a spasso con Gazzè photo copia](http://m2.paperblog.com/i/153/1539389/la-dieta-del-sogno-a-spasso-con-gazze-L-sd4QUy.jpeg)
![La dieta del sogno a spasso con Gazzè photo copia 2](http://m2.paperblog.com/i/153/1539389/la-dieta-del-sogno-a-spasso-con-gazze-L-WuQJRW.jpeg)
Ho ricordato di essere incazzata nera con le mie coinquiline di Lecce…quelle stronze maledette, e pervasa dalla rabbia ho lasciato casa (tutto questo non si sa quando) mentre Max si è offerto di ospitarmi per un pò a casa sua, Venezia.
Grazio mi ha aiutata a portare la roba, lui non mi avrebbe mai lasciata sola, e così, valigia alla mano e berretto alla testa, siamo partiti verso la nuova avventura. Casa Gazzé era molto diversa da come la immaginavo. Muri bianchi e spogli, mobili vecchi e rotti che neanche mia nonna negli anni ’80 c’aveva quell’arredamento struzzibruzzevole. I muri erano crepati, le sedie crepate, l’aria crepata, il divano non ce l’aveva…e neanche la televisione: ma non dovevamo vedere la partita??? Max ci ha illustrato fiero la sua dimora, io e Grazio ci guardavamo chiedendo l’assoluzione con gli occhi volti verso il Signore Iddio. Nel bagno c’era un priso. (“Lu prìs” in dialetto ostunese sarebbe il vaso da notte -e pure da giorno- n.d.r.).
Il fiero ospite ha continuato ad illustrarci casa mentre io continuavo a mordermi le labbra pensando “ma che cazzo ho fatto”, voltandomi ho avuto una visione divina, l’affresco di una Madonna nel bianco corridoio, a cui Max aveva staccato la Madonna…. c’era una “sagoma della Madonna” sul muro. Oh, e ora il posto più bello della casa, la cucina. Una immensa vetrata affacciata sul mare, dove però Gazzè praticava la pesca illegale. Respirando il blu mare e guardando l’orizzonte una figura ha squarciato il cielo e distolto il mio sguardo, un aereo Ryanair è precipitato davanti ai miei occhi. Un altro? No lo stesso, ero io che lo stavo guardando da un’altra prospettiva.
Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni? No, sono i sogni che sono fatti della stessa sostanza di che te sei magnato la sera prima.