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La famiglia dell'anno

Creato il 16 luglio 2012 da Narratore @Narratore74

La famiglia dell'anno Titolo: La famiglia dell'anno Autore: Giuseppe Pederiali Data di pubblicazione: 2008 Lunghezza: Breve Antologia da cui è estratto: Family day. Quando il luogo del delitto è casa tua (Narrativa)
Impressioni Ho scoperto questa antologia per caso, qualche giorno fa mentre ero al supermercato che facevo la spesa. Costava poco, è un antologia e, cosa non da poco, è italiana. Quindi, mi sono detto, perché no? E così l'ho presa, ho iniziato a leggere e… ba-bam! Folgorato. Stupito di quanto profondi e scorrevoli fossero i racconti, ho terminato il libro senza nemmeno accorgermene.
La famiglia dell'anno Dodici racconti, gialli e noir, tutti a sfondo familiare. Perché come dice il sottotitolo, "quando il luogo del delitto è casa tua…". Sì, perché ormai, soprattutto negli ultimi anni, siamo stati abituati, da tv e quotidiani, che sempre più spesso gli orrori peggiori nascono proprio fra le mura domestiche. E questa antologia prende in esame proprio questo aspetto assurdo della vicenda, inscenando dodici fra i drammi più coinvolgenti che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi.
Il racconto che ho scelto come bandiera è "La famiglia dell'anno", in cui due famiglie si ritrovano a competere nella finale di un ipotetico reality che ha come scopo quello di decretare la famiglia di più sani principi, meglio unita e legata dall'amore. I Fabretti, di Milano, e i Giannella, abitanti invece di quel sud tanto bistrattato. Due realtà a confronto, due stili di vita che non perderanno secondi preziosi pur di portarsi a casa i duecentomila euro del montepremi. Eh sì, perché se nessuno ha mai scoperto nulla di compromettente sulle due famiglie non è perché siano perfette, ma bensì perché sono state le migliori a nasconderlo. La famiglia dell'anno Così, fra sotterfugi, omicidi, morti accidentali, si arriva al termine del racconto con le famiglie decimate, devastate da quell'avidità tipica dell'essere umano. Un racconto cinico, dissacrante, umoristico in alcuni casi, ma che fra le righe nasconde un significato ben peggiore di quanto si creda. Leggendo si ha la sensazione che siano proprio famiglie reali, con una vera vita e vere macchinazioni. Insomma, uno spaccato della nostra società che dovrebbe, e lo fa, riflette. Perché quando alla fine gli unici rimasti sono proprio il cane Pivo dei Fabretti e la gatta Cotoletta, ovviamente dei Giannella, ci rendiamo conto che, forse, i veri nemici giurati non sono loro, come spesso ci divertiamo a dire e a rappresentare, ma le persone stesse. Il vero e unico mostro che esista su questo pianeta…
Non è detto che in un prossimo futuro non vi parli di altri lavori tratti da questa antologia. Alcuni di essi sono davvero delle fucilate e meritano di essere divulgati senza alcun dubbio di sorta.

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