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La foresta di mulai

Da Rossellagrenci

LA FORESTA DI MULAI

Nel 1979 un ragazzo indiano di 14 anni abbandonò la scuola e la sua città per piantare semi di bambù in una lingua di terra sabbiosa, dopo un’alluvione.

Oggi Mulai (Jadav Payeng) ha 48 anni e quella striscia di terra arida è diventata la più grande foresta del mondo nel letto di un fiume, il Bramaputra.

 

Purtroppo il governo centrale indiano, finora, non gli ha dato alcuna assistenza finanziaria: solo il Dipartimento Forestale locale (che ha in programma di estendere la foresta di Mulai di altri 1.000 ettari) gli fornisce, a cadenze regolari, gli alberi da piantare. “Il Dipartimento sta mostrando interesse per la conservazione della foresta, attraverso visite regolari al sito”, dice Mulai, “Se il Dipartimento Forestale mi garantisce che gestirà questa foresta al meglio, potrò traslocare in altre zone dello Stato per avviare altri progetti, simili a questo”.

Il governo indiano a scoperto dell’esistenza della foresta di Mulai nel 2008, quando trovò rifugio un branco di elefanti selvatici. Esiste, infatti, un gruppo di circa 100 elefanti che stanzia regolarmente nella foresta per sei mesi all’anno e, di recente, si è allargata di altri 10 elefantini. Oltre agli elefanti anche tigri reali del Bengala abitano la foresta, insieme a cervidi, scimmie e tante vairetà di uccelli.



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