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La Francia vinicola a presto parlerà cinese?

Da Vini&terroir

La Francia vinicola continua ad essere una terra promessa per gli investitori cinesi; fino ad oggi i business men cinesi  sembrava che avessero limitato i propri investimenti nella regione bordolese .

La Francia vinicola a presto parlerà cinese?

Infatti benventi aziende vinicole del bordolese  sono stati acquistate negli ultimi anni e questo testimonia uncrescente interesse asiatico verso il settore vinicolo francese. Il primo acquisto importante nei vigneti della Borgogna potrebbe essere quello recentemente condotto da parte del giovane uomo d’affari cinese ,Shi Yi (28 anni). Il signor Shi Yi ha comprato delle piccole parcelle di vigneti, per un totale di circa 2 ettari ( che in Borgogna sono tanti e …..costosi) in AOC molto reputate e famose. Infatti, un ettaro si trova a Vosne-Romanée nella AOC Champs Perdrix (vicino a La Tache, monopolio del Domaine de la Romanee Conti), gli altri vigneti sono  situati nella Premier Cru Petit Monts di Vosne-Romanée (vicino al grande Cru Richebourg) ed anche a  Vosne-Romanée e Nuits Saint-Georges.

La Francia vinicola a presto parlerà cinese?

Shi Yi vive in Borgogna, dove ha seguito  il Master  di vini e alcolici dall’ Ecole Supérieure de Commerce de Dijon. In questo corso, ha incontrato l’enologo Pascal Chevigny, cioè colui che gli ha venduto  i due ettari di vigneti. Entrambi gli uomini saranno coinvolti in questa operazione: uno lavorando nei vigneti ed in cantina e l’altro si occuperà della parte commerciale.Questa acquisizione non è propriamente il primo impianto asiatico in vigneti della Borgogna: nel 2000 il giapponese Koji Nakada sommelier si stabilì a Nuits-Saint-Georges, creando la Maison Lou Dumont .


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