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La libertà d’espressione a senso unico: negare l’olocausto è reato

Creato il 13 febbraio 2015 da Alessiamocci

I servi hanno sempre l’ultima parola… Sì padrone!!

 

Il senato in questi giorni ha approvato un nuovo disegno di legge sull’olocausto, secondo il quale il revisionismo e il negazionismo della Shoah costituiranno reato a tutti gli effetti. Tale legge prevede, per i trasgressori, pene fino a 3 anni di reclusione supplementare.

La nuova legge è stata approvata con una quota record di 234 voti favorevoli, 8 astenuti e soli 3 voti contrari. Per una volta tanto all’interno del Senato ci si trova tutti d’accordo: negare l’Olocausto è un reato.

Quindi insomma in questi mesi in cui il dibattito sul fantomatico diritto alla libertà d’espressione è acceso come non mai, il senato italiano se ne salta fuori con questa spinosa legge, quando l’Italia avrebbe ben altri problemi da risolvere. Per esempio il nostro caro senato potrebbe approvare qualche legge sulla tutela dei lavoratori, anziché togliere loro quei diritti, che gli italiani si sono faticosamente guadagnati. Un diritto guadagnato non va tolto in nessun modo.

In un paese in cui oramai il lavoro è diventato un “lusso” di pochi, nel quale il vergognoso governo banco-finanziario di Renzi si appresta a colpire ancora una volta i lavoratori italiani, vengono pensate e approvate simili leggi che se porteranno a qualcosa, porteranno a limitazioni della “libertà d’opinione”, quella però a senso unico. Che vale cioè per alcune argomentazioni mentre per altre no, dobbiamo prenderle così come dogmi da seguire.

Visto che inneggiamo sempre al nostro caro esempio di democrazia occidentale con dall’altra parte i medioevali, cattivi, ignoranti ricordiamoci che i reati d’opinione e quelli che limitano la ricerca scientifica sono antidemocratici e soprattutto antigiuridici.

Per essere chiari qui non si parla di dare “ragione” o meno a correnti revisioniste o negazioniste, assolutamente, ma l’intento è quello di riportare una realtà amara e la vergognosa condotta politica del nostro paese.

Infine, ci tengo a puntualizzare che il “Human Rights Committee”, ovvero la Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite tutela il diritto alla libertà d’espressione in questo modo:

(…) “Le leggi che penalizzano l’espressione di opinioni su fatti storici sono incompatibili con gli obblighi che il Patto impone agli Stati membri in relazione al rispetto per la libertà di opinione e di espressione. Il Patto non permette la proibizione pubblica dell’espressione di un’opinione erronea o di una interpretazione inesatta di eventi del passato. Restrizioni al diritto alla libertà di opinione non dovrebbero mai essere imposte e, riguardo alla libertà di espressione esse non dovrebbero oltrepassare ciò che è permesso nel paragrafo 3 o richiesto in base all’articolo 20″…

Viviamo ancora l’ennesima dimostrazione del disinteresse dei politici italiani verso tematiche importanti a discapito di tematiche inutili sia sul piano politico che giuridico.

Per esempio, in questi giorni si sta pensando a un’altra legge, questa volta non inutile ma maledettamente vergognosa, che riguarda il demansionamento dei lavoratori. Ora si vuole colpire di fino i dipendenti delle aziende dando in mano ai padroni uno strumento in più.

Senza più l’ennesima tutela saranno costretti ad accettare ogni forma di precariato e ribasso salariale, senza nemmeno l’appoggio del sindacato che da tempo ha smesso di rappresentarli.

 

Written by Amani Salama

 


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