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"La mamma di Psycho è lui con la parrucca": il libro guastafinale!

Creato il 19 settembre 2010 da Dejavu
Vi siete mai chiesti perchè i moderni cineplex abbiano un'uscita opposta all'entrata? "Certo, se mi prende fuoco il culo da dove devo scappare?" direte voi. Ma non mi riferivo a problemi di sicurezza. Per quelli c'è il maniglione antipanico!
Provate invece a immaginare se, mentre fate la fila per entrare in sala, dopo che la maschera vi ha strappato il biglietto, un bel simpaticone che sta uscendo vi si avvicini e vi urli "l'assassino è il cane della vecchia che non ha fatto l'antirabbica."
Come minimo gli fareste mangiare tutte le locandine, comprese quelle del parcheggio, ma intanto a voi non resterebbe che schiacciarvi un bel sonnellino di due ore, senza russare per non essere anche sbattuti fuori dalla galleria.
Converrebbe allora imbottire le orecchie con dei tappini e toglierli una volta preso posto, sempre che il simpaticone non sia uno psicopatico che vuole perseguitarvi e si metta a sederevi accanto per spoilerare una scena dopo l'altra, mentre voi esauriti graffiate i braccioli della seggiola, perchè allora il tappo di cera glielo dovreste infilare voi in bocca o altrove, a vostra scelta.
Ecco allora che esce un libro a tema,
guastafeste e guastafinale
nato sulla scia di un blog di successo.
"La mamma di Psycho è lui con la parrucca" rivela in pochi trafiletti il finale di almeno 500 film. Non c'è modo migliore per evitare che chi aveva noleggiato un dvd che vi sta sulle palle - tipo "la corrazata Potemkin- una cagata pazzesca" di fantozziana memoria - vi costringa a guardarlo anziché uscire o fare "altro".
Mi chiedo come i cinema di un tempo abbiano potuto sopravvivere a una piaga del genere ma adesso capisco perché in "Blob" la gente scappava forsennata dal cinematografo! Altroché fluido che uccide ...

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