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La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

Creato il 03 marzo 2011 da Dreamblog @Dreamblog

At the top. In cima. Sul punto più alto.

At the top non è soltanto il nome di un bel negozio di souvenir in prossimità dell’entrata dedicata alle visite del Burj Khalifa, a Dubai, ma quel nome, nel mio immaginario, rappresenta e descrive fedelmente la giornata trascorsa nell’Emirato, alla scoperta, tra gli altri, del grattacielo che vanta il maggior numero di primati mondiali, tra cui quello riferito alla sua altezza: 828 metri.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

Una dimensione talmente sproporzionata in rapporto a tutto il resto che non è nemmeno perfettamente percepibile, almeno fino a quando non ci si trova sulla terrazza del 124° piano della torre (l’ultima all’aperto, la più alta al mondo; at the top) e, con calma, non si osserva in giù ma, soprattutto, in su, ad ammirare gli altri 38 piani rimanenti. Si perché, complessivamente il Burj Khalifa ne vanta ben 162!

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

L’escursione organizzata a Dubai a cui ho partecipato durante la mia ultima crociera “Le mille e una notte” con Costa Deliziosa, mi ha letteralmente catapultato in una dimensione inaspettata, sorprendente, simile a quelle dei film, ancor di più oggi, se penso a quei momenti: mai mi sarei aspettato tanto!

Già il semplice percorso in autobus, dal porto al nuovissimo quartiere in parte ancora in costruzione, dove è stato eretto il Burj Khalifa, è un susseguirsi di informazioni, date dalla guida, visioni, panorami, che da subito delineano con precisione la realtà intorno a me.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

Rigore, ordine, pulizia, precisione sono il comune denominatore della città. Nonostante si tratti di una delle più popolate e turisticamente frequentate di tutti gli Emirati, durante l’escursione, non ho mai trovato nulla "fuori posto": tutto è talmente perfetto, preciso e ben studiato da sembrare a tratti quasi finto. Come essere in una sorta di enorme parco giochi.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

Ma non è così. Questa è Dubai. Questi, in genere, sono gli Emirati. Certamente con caratteristiche, culture, usanze proprie e lontane dalle nostre, a tratti forse quasi contrastanti con l’oggettività di quei luoghi, ma tali sono ed anzi, proprio per questo, sorprendono, affascinano, portano il turista lontano nel tempo (in avanti in questo caso) e annullano ogni possibile collegamento, contatto, ricordo, con la loro realtà. Lo rapiscono psicologicamente ed entrano prepotentemente at the top, al centro dell’attenzione tanto è il fascino che riescono ad emanare.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

Nulla è lasciato al caso. Nemmeno – pensate! – le fermate degli autobus pubblici: vere e proprie cabine con tanto di aria condizionata per alleviare l’attesa!

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

Le notizie ed informazioni che la guida ci snocciola con un italiano fluente sono ripetitive in un concetto: quello dei primati. I primi; la più alta; la più lunga; la più grande; ogni angolo, zona, quartiere ha un suo perché, una propria filosofia ed un primato. Che rimarrà tale per poco, questo è assicurato.

Perché l’ingegno, da quelle parti, corre superando ogni limite di velocità: oggi il BurJ Khalifa è la torre più alta al mondo ma si sta già pensando alla prossima, proprio a Dubai. Un record del record.
Un superare sé stessi quasi come a dimostrare al mondo le infinite o comunque immense possibilità di quei luoghi.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

La grande fortuna e ricchezza, la carta di credito senza limiti di plafond qui è rappresentata dal petrolio. Non tanto a Dubai, che di riserve ne ha anzi poche, quando ad Abu Dhabi (che detiene qualcosa come il 10% delle riserve mondiali di petrolio) e, in minor misura, in altri Emirati.

Non c’è limite alla fantasia, all’ingegno, alla progettualità: questo traspare dalle prime visioni. Qui realmente tutto è possibile. E anche di più. Il “nostro” tutto rischia infatti di essere riduttivo da queste parti.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

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La visita al Burj Khalifa è preceduta da un veloce tour al Dubai Mall, il centro commerciale, guarda caso, più grande al mondo: vanta qualcosa come 1.700 negozi.

Impossibile girarlo tutto, impossibile ricordarsi insegne, marchi, prezzi … la mente è talmente sollecitata da suoni, luci, colori, profumi da andare letteralmente in confusione.

All’interno del centro la nostra visita si concentra sul grande, enorme acquario che vanta il pannello in vetro, ancora una volta, più grande al mondo. Una vasca in grado di contenere, in circa 10 milioni di litri d’acqua, oltre 33.000 specie marine, tra cui 400 squali e razze.

Un impressionante tunnel blu consente di percorrere l’acquario dal basso ed ammirare, col naso in su, il suo spettacolare habitat.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

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Ma il tempo stringe, la visita al Burj Khalifa è stata prenotata per le ore 12 e bisogna affrettarsi.  L’ingresso si trova proprio al piano Ground del Dubai Mall: un attento controllo al metal detector, la lettura ottica del biglietto di ingresso e … ci siamo. Inizia la visita. At the top.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

Il percorso per raggiungere gli ascensori consente di conoscere un po’ più nel dettaglio questa impressionante realizzazione: si possono ammirare immagini fotografiche digitalizzate ed i progetti che raccontano le varie fasi di costruzione.

E se i primati di questa città appresi fino a quel momento mi avevano colpito, qui, a cinque metri dall’ascensore, mi meraviglio.

Questi i record del Burj Khalifa:

  • Il più alto grattacielo al mondo: 828 metri;
  • La struttura più alta mai costruita;
  • L’edificio con più piani (162) e con, all’interno, la piscina e la moschea alle più alte altitudini mai realizzate;
  • Gli ascensori più alti e veloci al mondo;
  • La gettata di cemento più alta per un edificio (circa 605 metri);
  • La piattaforma di osservazione esterna più alta al mondo;
  • L’installazione di alluminio e vetro più alta al mondo;

All’interno, ancora una volta, tutto è at the top. La struttura vanta complessivamente 57 ascensori, svariate boutique di lusso con le maggiori griffe internazionali, diversi ristoranti di varia ispirazione, terrazze panoramiche ed ancora il primo Armani Hotel al mondo, prestigiose terme e centri benessere, piscine, centri commerciali, lussuosissimi uffici, il Burj Khalifa Gourmet Market – gastronomia di extra lusso – e, agli ultimi piani, The Residences at Burj Khalifa: appartamenti molto esclusivi, tra cielo e terra, come solo Dubai può offrire.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

Si chiudono le porte e l’ascensore parte. Ad una velocità di circa 64 Km/h ci porta, in 50 secondi, al 124° piano. Quei secondi non sono di attesa. Qui, ricordiamolo, nulla è mai lasciato al caso.

All’interno le luci si abbassano e compaiono dalle scure pareti monitor a led che raccontano la storia del grattacielo e dell’intera Dubai. Mano a mano che saliamo di quota, il grattacielo prende forma nei video e, all’arrivo, tutto l’ambiente viene illuminato da migliaia di micro led bianchi, ad imitare fuochi d’artificio, quelli utilizzati durante l’inaugurazione dell’imponente struttura.

Si aprono le porte e … tutta la città, il deserto, il mare, i confini, sono sotto ai nostri piedi.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

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L’inaugurazione ufficiale del Burj Khalifa è avvenuta il 4 gennaio 2010, alla presenza di Sua altezza lo sceicco Mohammad ben Rached Al-Maktoum, sovrano di Dubai.
Inutile dirlo: la cerimonia verrà ricordata per molti, molti anni.
Questa una breve sintesi trovata in rete.

Il Burj Khalifa originariamente avrebbe dovuto essere battezzato come Burj Dubai (Burj=Torre). Tuttavia la crisi dei mercati di questi ultimi anni non ha risparmiato nemmeno queste zone, tanto che ad un certo punto i lavori di costruzione avrebbero dovuto fermarsi a tempo indeterminato, rischiando di compromettere la data di consegna prevista.

Come nelle favole, il principe, in questo caso il sovrano di Abu Dhabi, Khalifa ben Zayed Al-Nahyane, intervenne sostenendo finanziariamente l’intero progetto. I dieci milioni di dollari donati all’Emirato di Dubai, servirono così per ultimare la costruzione come da progetto.

La mia escursione. At the top: il Burj Khalifa. Dubai.

Per questo durante l’inaugurazione, all’insaputa di tutti, compresa la stampa, il Burj Dubai venne battezzato, dal sovrano di Dubai, Burj Khalifa, in onore appunto, dell’amico sostenitore, sovrano di Abu Dhabi.

Il Burj Khalifa è circondato da un parco formato da 11 ettari di verde e da un immenso lago al cui interno sono stati installati altissimi giochi d’acqua, formati da 6 fontane, per un totale di 275 metri di larghezza, che possono raggiungere un’altezza di 150 metri e che regalano, ogni giorno, spettacoli di acqua e musica come questo.

No, non meravigliatevi. Siamo a Dubai. Qui, ricordatelo, tutto è possibile.

Anche questo!

 


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