Magazine Diario personale

La mia esperienza di mamma lavoratrice

Da Rachele Kaelle
Finalmente riesco a scrivere questo post e raccontarvi di quei dieci giorni in cui ho vestito i panni di mamma lavoratrice.
Ho lavorato dieci giorni consecutivi con un orario a tempo pieno ed è stata davvero una bella esperienza. Ero preoccupata per l'organizzazione di Pietro tra nonni e nido, invece tutto è filato liscio -nonostante l'influenza presa da Pietro negli ultimi 4 giorni- ma andiamo con ordine.
Nelle due settimana precedenti all'inizio del lavoro avevo iniziato a lasciare Pietro dai nonni per abituarlo a stare un po' di più senza di me, oltre alle mattine al nido.
La notte prima di cominciare ero parecchio agitata, non tanto per il lavoro in se ma per come avrebbe reagito Pietro, per quanto mi sarebbe mancato e le classiche cose da mamma.
Poi abbiamo iniziato l'avventura e già dal secondo giorno le cose combaciavano tutte bene.
M. ha avuto l'opportunità di fare il papà a tempo pieno nel weekend e credo abbia rafforzato ancora di più il loro rapporto.
Proprio a 4 giorni dalla fine Pietro ha iniziato a stare male, febbre mal di gola, raffreddore, tosse e li ho pensato di non farcela invece grazie all'aiuto dei nonni e di M. sono riuscita a portare a termine l'esperienza e sono stata davvero molto felice.
Devo anche dire che le mie colleghe sono state davvero cordiali e disponibili da subito e quando le ho dovute salutare l'ultima sera mi è dispiaciuto tantissimo. Non avrei mai immaginato che in così pochi giorni poteva instaurarsi un così bel clima. Quindi un grazie va sicuramente anche a tutte loro <3.
La mia esperienza quindi è più che positiva, certo alla sera crollavo a letto abbracciata ai miei ometti e alla mattina mi alzavo presto per avere il tempo di prepararmi e preparare Pietro senza arrivare in ritardo. Nella pausa pranzo stiravo, facevo lavatrici o altre cose in casa, ma mi è piaciuto cambiare la routine.
Ovviamente Pietro mi mancava ma credo abbia fatto bene a tutti questa esperienza.
Nonostante avere la possibilità di veder crescere i propri figli sia una fortuna preziosa, credo che avere anche una certa indipendenza sia altrettanto importante. Staccare un po' da quello che è casa, moglie, mamma per poi tornare nel nostro nido e godersi il tutto a pieno.
Questa è la mia esperienza, come al solito sarà incasinata e non so se il senso che volevo dare al post sia uscito, ma ho scritto di getto ascoltando le emozioni.
Voi come avete vissuto il rientro al lavoro, o l'inizio?
Rà <3

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