La morte del colonnello Gheddafi

Proprio mentre scrivevo il post precedente mi è arrivata la notizia della morte del colonnello Gheddafi, ucciso in combattimento, pare, e per le ferite riportate durante l'attacco dei ribelli al convoglio che scortava il dittatore libico.
La notizia è confermata da varie agenzie internazionali, come Bloomberg, e sembra degna di fede.
Scompare così l'ultimo tra i tiranni del nord Africa, non volendo ricomprendere nella lista il giovane re del Marocco, e si apre definitivamente una nuova pagina nelle relazioni tra l'Italia, l'Europa e la Libia.
Vedremo se ci perderemo qualcosa o no.
La guerra doveva finire col mese di Settembre ma si era protratta proprio per la difficoltà di catturare, vivo o morto, il rais.
Bisognerà adesso verificare la capacità di qualcuno dei suoi figli di ereditarne il comando, cosa abbastanza difficile, anche se le risorse economiche non dovrebbero mancare alla famiglia Gheddafi.
In fondo il colonnello ha avuto la morte che desiderava: il pericolo ora è quello di aver creato il mito di un eroe e martire della libertà libica che potrebbe un domani far da innesco per nuove sanguinose ribellioni.
Solo l'instaurazione di un governo capace di governare il paese con capacità e un minimo senso di giustizia potrà evitare il pericolo.
Il regime di Gheddafi era dispotico, ma non ha mai fatto mancare ai sui sudditi il necessario per vivere un'esistenza dignitosa e tranquilla.
Sta adesso ai governi occidentali cercare di non creare un nuovo mostro.