Mi fermo un momento per una veloce riflessione che parte da questo tweet di Vittorio.
La cinguettata riguarda i titoloni in prima pagina con cui i giornali di oggi hanno aperto dando notizia della morte (tragica, per carità) di Pietro Taricone.
La posizione di Vittorio è condivisibile da diversi punti di vista.
Su tutti il fatto che Pietro Taricone non è certo stato un attore di fama o con particolari capacità artistiche.
Partendo da questo presupposto è evidente che il personaggio non meritava i titoli in testata che gli sono stati dedicati, come questo di Repubblica.
Titoli simili aprivano stamattina le edizioni di Corriere della Sera e La Stampa ma il bloggante non ha fatto in tempo a catturare uno screenshot causa sopraggiunta notizia della condanna di Marcello Dell’Utri che ha inevitabilmente scalzato il povero Pietro.
Ho fatto in tempo invece a catturare la home di TgCom (che forse è rimasta un po’ di più per ragioni comprensibili).
Tornando alla riflessione di Vittorio, dicevo che è assolutamente condivisibile ma non sarà sfuggito a lui (ed immagino anche alla maggior parte di voi) la motivazione perchè una notizia del genere ha trovato tanta eco sui giornali.
Mi sembra evidente che le testate giornalistiche nell’ardua scelta tra vendere copie (avere un maggior numero di contatti) e selezionare notizie di qualità, abbiano ormai da tempo scelto la prima strada.
Pietro Taricone è un ragazzo che ha un seguito di fans (donne e uomini) davvero notevole, un seguito che si traduce in un bacino di utenti importante.
Che questo seguito sia dovuto al primo Grande Fratello e non certo alle dimenticabili apparizioni cinematografiche successive è un qualcosa evidentemente secondario che i più cinici possono anche vedere come specchio del crollo culturale (politico, sociale) di questo Paese.
Evidentemente questa mia riflessione prescinde dalla tragedia che ha toccato l’uomo e la sua famiglia, sulla quale non si discute ma che la fama non rende certo più dolorosa di altri casi tragici.
Nota di chiusura: Repubblica pare essere l’unica che ha considerato la notizia su Dell’Utri meno rilevante di quella su Taricone, mantenendo in prima battuta la morte del ragazzo.