Magazine Cultura

La necropoli della Banditaccia di Cerveteri

Creato il 01 marzo 2012 da Martinaframmartino

La necropoli della Banditaccia di Cerveteri

Un paio di giorni fa il Corriere della sera ha pubblicato un articolo di Sergio Rizzo dedicato alla Necropoli della banditaccia di Cerveteri: http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_28/necropoli-saccheggiata-rizzo_aea0c8f4-61d6-11e1-9e7f-339fb1d47269.shtml.

Sergio Rizzo è un ottimo giornalista, uno di quelli che credono che scrivere con chiarezza e che documentarsi accuratamente siano requisiti fondamentali per la sua professione. Di solito i suoi articoli sono pubblicati sul Corriere, a volte arrivano anche in libreria. È il caso, per esempio, di Vandali. Assalto alle bellezze d’Italia, firmato a quattro mani insieme a Gian Antonio Stella, uscito l’anno scorso e ancora fermo nell’elenco lunghissimo dei libri che dovrei leggere. O di La cricca. Perché la Repubblica italiana è fondata sul conflitto d’interessi, altro libro che spero prima o poi di riuscire a leggere anche se rientra nella categoria “pugno nello stomaco”. Per ora l’unico pugno che mi sono presa da Stella e Rizzo è La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili, e anche se alcune cose le sapevo già ce ne sono un bel po’ che non sapevo e che sono sufficienti a togliermi ogni fiducia in qualsiasi parola pronunciata da uno dei nostri politici. Ora, se dovessero dire che il sole sorge a Est, prima di credergli andrei a controllare. E poi controllerei ancora dopo qualche giorno, per vedere se non sono riusciti a fregarmi in un momento di distrazione.

Il contenuto di quell’articolo è grave. Sì, ci sono molte cose più gravi sulle quali non scrivo niente, ma l’articolo si chiude con una frase che invita anche noi a fare qualcosa: “Se nel 2004, anno del bollino Unesco, i visitatori paganti non erano che 22.198, nel 2010 sono scesi addirittura a 13.757. Una media di 37 al giorno, con un calo del 38 per cento. Nonostante i dieci minuti di treno da Civitavecchia, dove ogni anno passano due milioni e mezzo di croceristi senza che nessuno di loro abbia mai visto la necropoli. Andate a Cerveteri. A parte lo spettacolo, unico al mondo, aiuterete il cambiamento.”

Io a Cerveteri ci sono stata. Era il 2001, e la necropoli non era ancora entrata a far parte del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Ho visto altre necropoli, prima e dopo di quella, ma la Banditaccia è unica, e la pagina internet a lei dedicata dal comune di Cerveteri non le rende minimamente giustizia: http://www.comune.cerveteri.rm.it/Ambiente%20e%20Cultura/Cultura/necropoli_banditaccia.html

400 tombe. Ciascuna con la sua forma, ciascuna da scoprire ed esplorare. In molte di loro si può entrare, magari da un lato per poi uscire da un altro, anche su un altro livello, si può passeggiare fra collinette verdeggianti e scoprire a ogni curva uno scorcio nuovo. Quest’estate conto di tornarci, e di portare per la prima volta con me mio marito e le mie due bimbe. L’anno scorso si sono divertite molto a visitare la necropoli di Populonia, molto più piccola e contenente una sola tomba a tumulo (oltre ad altre di diverso tipo), oltretutto con la parte superiore ricostruita.

Ho deciso di aspettare fino a quest’anno sia perché non volevo far affrontare a due bimbe troppo piccole le due ore di viaggio che ci si prospettano dal nostro abituale luogo di vacanza, sia perché un limite di una visita di questo tipo è che non si può usare il passeggino. Non ci si può infilare su quei sentieri e inerpicare sulle scale se si è dotati di ruote, i genitori faticano e i piccoli si divertono meno. Molto meglio poter esplorare tutto da soli immergendosi nel verde e in qualche millennio di storia. Certo non impareranno nulla sui vari periodi della cultura etrusca, ma scopriranno quanto possa essere divertente fare una gita di questo tipo, e saranno più propense a farne altre in futuro.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :