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La nostra Borsa particolarmente presa di mira Crolla Banc...

Da Pukos
La nostra Borsa particolarmente presa di mira Crolla Banc...

La nostra Borsa particolarmente presa di mira

Crolla Banca Mediolanum con tutto il comparto, male anche gli assicurativi ed i petroliferi, nell’asta di chiusura si salva dalle vendite solo Ferrari.

Il rimbalzino di ieri, come molti temevano, è stato effimero, e non è bastato neppure veder salire di due punti percentuali l’indice della Borsa di Shanghai con le autorità monetarie cinesi che hanno svalutato lo yuan, sui mercato europei si sono scatenate nuovamente le vendite.

E dato che oggi sono stati martoriati soprattutto i titoli del comparto bancario ecco che il nostro indice di riferimento ha sofferto più degli altri listini del Vecchio Continente.

Francoforte (-0,9%), Londra (-1,0%) e Parigi (-1,3%) hanno visto prevalere nettamente le vendite, ma nulla di paragonabile al nostro Ftse Mib (-2,67%).

A salvarsi dalle vendite ancora una volta soltanto il titolo Ferrari (+0,02%) che fa un miracolo nell’asta di chiusura guadagnando incredibilmente 64 centesimi di euro (l’1,46%!!!).

Ma per i titoli della galassia Agnelli oggi è stata una giornata da dimenticare in particolare per quanto riguarda Fiat Chrysler (-5,20%) ed Exor (-4,52%), meno pesante il ribasso di Cnh Ind. (-1,88%).

Maglia nera di giornata a Banca Mediolanum (-6,34%) scesa sotto quota 6,5 euro.

Ma non è andata tanto meglio alla concorrente Anima Holding (-4,56%), mentre ha limitato maggiormente il ribasso Azimut (-2,06%) anche se ha dovuto subire il quarto calo consecutivo.

Questo il bilancio del settore bancario: Bper (-4,44%), Banco Popolare (-4,30%), Unicredit (-4,05%), BpM (-3,92%), Banca MPS (-3,61%), Ubi Banca (-3,52%), Intesa Sanpaolo (-2,70%) e Mediobanca (-2,51%), una vera e propria Caporetto.

Non si ferma il crollo di Mediaset (-4,04%) che negli ultimi due mesi ha lasciato sul terreno più di un quarto della propria capitalizzazione.

Quasi drammatica anche la situazione dei petroliferi, Saipem (-3,81%) ed Eni (-2,80%) sono tornati sulle quotazioni dello scorso agosto, Tenaris (-2,40%) dall’inizio di dicembre ha visto quasi solo vendite.

E chiudiamo con il comparto assicurativo anche oggi penalizzato duramente dal mercato: Unipol (-3,72%), UnipolSai (-2,22%) e Generali (-1,89%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro  


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