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La pezzenteria di essere uno studente fuori sede

Creato il 14 novembre 2010 da Lollo
Sono uno studente fuori sede, non sono ancora entrato nell'ottica ma nella realtà me lo si legge in faccia. Parma ne è piena, una concentrazione di Puglia, Basilicata, Campania. La Lombardia ha una delegazione minore, ben rappresentata da me che dico con il giusto accento "cotolètta" e per questo vengo deriso fino allo sfinimento, o finchè accetto ( sotto l'effetto di un vino rosso pugliese) di cantare "Oh mia bella Madunina". Noi studenti fuori sede abbiamo una vita scandita da lezioni universitarie, stage, tirocini e una volta tornati a casa riusciamo a non aver voglia di mangiare perchè altrimenti bisogna cucinare e sogniamo di trovare una Filippina dolce e cortese che ci faccia trovare pronti manicaretti caldi e profumati. "Ragazze cosa posso mangiare stasera?" dico io guardando con strani occhi sbarrati il mio ripiano vuoto del frigo "Che ne dici di finire quella polpa in pezzi di pomodoro che sta chiedendo pietà?". Perfortuna la mia coinquilina Paola quando non ha voglia di studiare impasta, cuoce, sala, pesa. Un'anima in pena. Benedetta Parodi è il nostro mentore ormai, in cucina la imitiamo, facciamo video in suo onore e le offriamo il nostro sostegno anche se per quanto mi riguarda è inutile. L'altro giorno mi sveglio con il sole e l'unica preoccupazione della mia mattinata pre-lezione era fare la spesa. Allora, voi sapete quanto io abbia una naturale avversione per il mondo dei supermercati, ma qui si tratta di pura sopravvivenza. Partiamo in sella alle nostre biciclette arrugginite carichi di sacchetti e zaini. Destinazione Conad per approfittare dell'offerta settimanale del 2 per 1. Riempiti i sacchi e le tasche del giubbotto di Sughi, corn flakes e cotolètte a forma di cuore abbiamo caricato tutto sul portapacchi della nostra Spider. Ad ogni curva controllavo che non mi fossi perso pezzi di merluzzo surgelato, 4 euro a confezione. Sono diventato un padrone di casa eccellente, non conta però la mia totale ignoranza sulle ricette da mettere in atto con quei merluzzi freddi e inanimati. La pezzenteria dello studente fuori sede viene fuori al massimo della sua potenza quando guardiamo tutti insieme la televisione. Non cambiamo quasi mai canale perchè il telecomando è rotto e riusciamo a vedere solo tre canali perchè non possediamo il decoder. Sailor Moon è il nostro focolare domestico, si vedesse la siglia finale sarebbe meglio.I colori della nostra tv sono un punto interrogativo, essendo caduta ci sono due strisce colorate, una verde nella parte sopra e una blu, così tutte le ragazze con le gonne sembrano avere delle orride collant viola prugna. Non essere a casa da mammà che è affettuosa e premurosa, non avere una lavasciuga ma aspettare settimane che i panni siano asciutti, con otto stendini in giro per casa. Però il lato positivo è che puoi tornare a casa con il primo succhiotto della tua vita senza doverlo nascondere con lo sciarpone di lana merinos della nonna, ma riderne a crepapelle con le tue coinquiline che nel frattempo improvvisano un Concilio di Trento in bagno. Siamo una felice, pazza e giovane famiglia. Poco all'antica, molto all'avanguardia.

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