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La polvere sotto al tappeto

Creato il 10 settembre 2010 da Obyinlondon

La polvere sotto al tappetoAnche la piú sprovveduta delle casalinghe vi saprá spiegare il motivo per cui é meglio raccogliere la polvere in un sacco piuttosto che spazzarla sotto al tappeto. Istituzioni come la chiesa, invece, dopo generazioni di imbarazzanti scheletri cascati dall’armadio ancora non sembrano riuscire a comprendere l’utilitá di tale pratica.

Prendiamo ad esempio questo bello scheletrone risalente agli anni ’70 e recentemente sbucato dalle ante dall’armadio: nel luglio del 1972 l’IRA – un’organizzazione terroristica che reclamava l’espulsione dell’Irlanda del Nord dal Regno Unito (specifichiamo: a suon di tritolo) – operó un omicidio di massa facendo brillare tre autobombe in una minuscola cittadina della provincia del Londonderry: lo scopo era quello di rivendicare il potere su di una fetta di territorio ove lo stato stentava a tenere controllo, e per tale rivendicazione nove ingenui cittadini che passavano da quelle parti finiro per essere fatti saltare per aria.

Se é vero il detto: “il paese é piccolo, la gente mormora” é anche vero che un’aspetto in particolare della vicenda fece da subito sollevare un sopracciglio o due: subito dopo l’attentato molti locali infatti indicarono uno schivo prete locale come la persona piú informata sugli eventi: tale Padre James Chesney (oggi morto e sepolto: é deceduto nel 1980) sembrava infatti misteriosamente informato sulla vicenda; inutile immaginare negli anni 70 quanto scandalo generó una simile voce, eppure, dopo avere comunicato di avere interrogato in un paio di occasioni il prelato in questione, la faccenda venne rapidamente liquidata dalla polizia locale; dichiararono che Padre James non era coinvolto nella vicenda e tutto cadde nel vuoto. Certamente avrá sollevato un sopracciglio o due anche il fatto che a meno di un anno dagli stessi eventi il loquace prelato fosse stato poi trasferito in una diversa prefettura da Mr. William Conway (Cardinale della Chiesa Cattolica in Irlanda) ma anche questo, dopo un po’ di rimestolío di notizie, finí nel vuoto cosmico.

Una bella sbattuta a questo tappeto vecchio di  37 anni viene finalmente data dal rapporto rilasciato dalla Polizia Irlandese il 24 Novembre 2009: veniamo cosí a scoprire oggi che non solo Padre Chesney era coinvolto nell’attentato, ma che era anche il “direttore delle operazioni” della zona del suddetto gruppo terroristico – incredibile ma vero.
Lo shock per la scoperta vale peró soltanto la metá della sorpresa: non soltanto la polizia aveva informato la chiesa che un loro prelato reggeva le redini di un gruppo terroristico, ma la documentazione dimostra anche che la chiesa si era rapidamente adoperata affinché – tramite accordo segreto tra il ministro degli interni locale William Whitelaw (governo Thatcher) e il succitato cardinale Conway – il “prete cattivo” (come viene definito dal cardinale stesso nel rapporto) venisse, anziché arrestato e processato, quietamente trasferito oltre provincia e posto a capo di un’altra parrocchia per continuare le sue mansioni religiose (di quelle non religiose purtroppo non ci é dato sapere).
La polizia locale obbedí a quello che le venne istruito – salvando cosí il governo da pesanti ritorsioni politiche, e la chiesa da imbarazzanti accuse – e Padre Conway fu liberó di circolare in lungo e in largo senza piú venire interrogato.

Certamente ci sono ancora molte veritá non dette sotto a tappeti polverosi come questo (tappeti che, secondo il Guardian, per “sbattere” i contribuenti pagano circa 12 milioni di sterline a botta); ma eventi come questo, non sorprendentemente dimenticati ed oscurati da giornalisti ed editorialisti di colori non lontano del vermiglio, ci fanno in realtá comprendere come la reazione di certe istituzioni di fronte a certi avvenimenti tenda sempre a rivolgersi al negazionismo ed all’ insabbiamento piuttosto che al mea culpa o all’assistenza ai familiari delle vittime. Curioso che poi ci si aspetti altrettanto dai propri fedeli.


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