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La rinascita della stupenda Valle del Fiume Asso

Creato il 14 marzo 2014 da Yellowflate @yellowflate

Cicogne bianche in un campo agricoloL’ Asso interessa con la sua valle i territori rurali dei comuni di Cutrofiano, Collepasso, Aradeo, Galatone, Nardò. Sorge nel Parco dei Paduli-Foresta Belvedere, e sfocia, come i più sacri fiumi della mitologia greca, in una voragine, dove le sue acque scendono nel sottosuolo, nel territorio neretino dell’Arneo, alimentando così la falda, e le acque da lì, per vie sotterranee, giungono finalmente al mare. “Asso” è un toponimo anche attestato altrove nella toponomastica fluviale italiana e pare etimologicamente derivare da antiche radici indoeuropee indicanti “corso d’acqua”, “sorgente”. (Al canale dell’Asso è dedicata anche una pagina su Wikipedia: link  http://it.wikipedia.org/wiki/Asso_%28fiume%29)

Il Salento si muove per ricostruire e risanare il nostro comune Paradiso perduto:

LA RINASCITA DELLA STUPENDA VALLE DEL FIUME ASSO!

Un sogno comune da materializzare tutti insieme e al più presto, nella nostra Apulia Salentina!

In questo link sono raccolti tanti riferimenti sulle grandi potenzialità naturalistiche e paesaggistiche, e pertanto di buona economia turistica e agricola virtuosa, dell’ Asso, come sulle criticità ed emergenze da superare, nonché sugli interventi necessari di decementificazione degli argini e del paesaggio tutto, rinaturalizzazione con piantumazione di una foresta a galleria con piante igrofile del sud Italia lungo i suoi margini, reintroduzioni di specie floro-faunistiche tipiche delle aree fluviali del meridione d’Italia, restauro paesaggistico, tutela della grande biodiversità già presente (che annovera anche la presenza di aironi, cavalieri d’Italia, cicogne nere e bianche, ecc.), ecc.:

http://forumambiente.altervista.org/la-rinascita-della-stupenda-valle-del-fiume-asso-il-fiume-del-salento/

Notevole è l’ importanza della vegetazione spontanea dei canneti e di tutte le altre piante amanti l’acqua lungo tutto il suo corso, per un’ azione fitodepurante delle acque che da vari centri urbani, e non solo dal suo bacino idrografico, giungono nell’ Asso, per questo motivo importanti sono le aree bacino, di laghi e paludi, che dovrebbero caratterizzare il corso del canale ancora di origine naturale in diversi tratti, in questo progetto-proposta di sua rinascita e valorizzazione.

Invece, e qui lo scempio, goccia che ha fatto traboccare un vaso troppo pieno di disattenzioni amministrative per l’antico Asso, i consorzi di bonifica che lo dovrebbero avere in massima cura, nei mesi scorsi, in un tratto in feudo di Galatina, persino altamente vincolato nel nuovo PPTR, il nuovo virtuoso Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia, per un progetto definito “sperimentale”, ma a lauti fondi pubblici, ne hanno rimosso non solo la vegetazione dei canneti, ma, ed è questo l’aspetto che più ha indignato i cittadini, ne hanno soffocato gli argini terrosi con degli orridi neri teloni plastici di dubbia e discutibilissima biodegradabilità, definiti con mistificatorio nomignolo aggraziante “geostuoia”, che hanno offeso e inquinato gravemente il paesaggio e assassinato le potenzialità rivegetative del suolo, dove vivono anche i preziosi e bellissimi narcisi!

Da qui ne è scaturita una immediata mobilitazione per salvare il fiume Asso facendo rimuovere quella “geostuoia”, definita dai cittadini “del biocidio e della deturpazione!”. Una serie di foto di denuncia sono state diffuse inizialmente su facebook, ad opera delle guardie ecologiche nazionali AEZA, che ringraziamo pubblicamente per la loro azione di vigilanza e per la loro sensibilità, e da qui ne è scaturita una conseguente iniziativa di petizioni pubbliche tramite l’ invio di numerosissime mail agli enti preposti alla cura dell’ Asso, consorzio di bonifica – Arneo, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Galatina, ecc. Ma ora la “bonifica” più urgente è proprio quella atta alla rimozione di quel nero obbrobrio multistrato soffocante, che nessunissima ragione tecnica al mondo può minimamente legittimare!

Qui maggiori dettagli sullo scandalo della “geo-stuoia” e sulla petizione per la sua rimozione urgente: http://forumambiente.altervista.org/mobilitazione-per-salvare-il-fiume-asso-facendo-rimuovere-la-geostuoia-del-biocidio-e-della-deturpazione/

Bonifiche dagli inquinati, divieto assoluto di uso di diserbanti lungo i suoi margini ed altri pesticidi da parte dei consorzi di bonifica (pratica immonda contaminante e avvelenante l’ecosistema che nessunissima scusante può giustificare!), cura della vegetazione comprendendone l’importanza, e non selvaggi scriteriati interventi eradicativi che debilitano anche la tenuta dei preziosi argini terrosi con danni idrogeologici conseguenti e interruzioni delle salutari azioni fitodepuranti a beneficio della massima depurazione delle acque, decementificazioni, asporto dei vari rifiuti inquinanti, riforestazioni-reintroduzioni di alto valore scientifico-ecologico, agricoltura biologica nella valle dell’ Asso, ecc.!

Ridare dignità al rivo dell’ Asso, far sì che i territori e i cittadini se ne riappropriano identitariamente, conoscendone e riscoprendone le meraviglie pittoresche e naturalistiche, come le criticità, per proporre e stimolare azioni concrete volte alla sua massima cura e risanamento fluviale e paesaggistico del suo intero contesto.

Una serie di idee, e ancor più di principi virtuosi fondanti con cui tornare a guardare al paesaggio riscoprendone, potenziandone e riportandone l’antico “Genius loci”, prendendo ciò che si è perduto dal passato e da aree prossime dove ancora l’ uomo non ha fortunatamente estinto le antiche specie, e suggestioni estetiche concretizzate nell’uso di materiali naturali, come il legno e la pietra, al posto del cemento e del metallo da evitare ed asportare ovunque possibile in tale prezioso scrigno di natura e storia, quale è la Valle dell’Asso, il Parco dei Paduli-Foresta Belvedere in cui l’Asso sorge, e la terra dell’ Arneo in cui sfocia!

Uno stimolo ai cittadini che vivono nei territori dell’ Asso, e non solo, perché in comitati, cooperative o singolarmente, a livello pubblico-amministrativo e privato, si attivino per la Rinascita del loro territorio, eliminando le deturpazioni apportate nel tempo una ad una!

E’ per questo che il Forum Ambiente e Salute, è felice di divulgare questa prima iniziativa organizzata da “Ingegneria senza frontiere” e “Salento Bici Tour”, per una prima pubblica esplorazione in bicicletta della Valle dell’Asso.

Questo il Testo divulgato dagli organizzatori dell’ evento in facebook al link:

https://www.facebook.com/events/265587323602153/?ref_newsfeed_story_type=regular

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Titolo della giornata: AcquaBeneComune: il nostro Asso nella manica

Evento organizzato da “Ingegneria senza frontiere” e “Salento Bici Tour”

Domenica 16/3/2014, ritrovo ore 9.00, presso Masseria Piccapane, Contrada Spadafore, Cutrofiano (Lecce)

La primavera è alle porte!! Il caldo sole salentino riscalda gli animi e rischiara le menti… Eccoci quindi pronti a proporvi una domenica di esplorazione su due ruote, alla scoperta della stupenda valle del fiume Asso. In compagnia dell’allegra combriccola dei ragazzi di “Ingegneria senza frontiere” e “Salento Bici Tour”, in collaborazione con gli esperti Lucio Meleleo e Oreste Caroppo, trascorreremo una giornata di sensibilizzazione sul tema dell’acqua pubblica, centrato sulla rinascita del nostro più grande fiume e della sua intera valle: l’Asso.

Il canale dell’Asso nasce nelle campagne tra Collepasso e Cutrofiano e sprofonda in una voragine carsica in territorio di Nardò, andando ad alimentare la falda acquifera salentina. Si tratta di un vero e proprio fiume che in molti suoi tratti ospita acqua anche in estate. L’Asso accoglie una flora interessante di piante spontanee (in particolare le canne, che sono dei “depuratori naturali” e varietà rare di narciso e giglio) ma anche una caratteristica biofauna. Questa biodiversità è messa sotto attacco da progetti sperimentali di dubbia efficacia (di cui vedremo un esempio, nel tratto tra Aradeo e Galatina), e dall’incuria generale.

Il progetto di rinascita dell’Asso, che vede mobilitate numerose associazioni del territorio, prevede il ritorno sulle sue sponde di una foresta igrofila, attraverso progetti virtuosi di incremento della biodiversità.

C’è acqua sulla superficie del Salento, e l’acqua è vita; dobbiamo saperla gestire bene, trattare e rispettare,

Questo il programma della giornata. Una volta riuniti, ci metteremo in sella alle nostre bici per seguire il corso del fiume, attraversando la campagna salentina. Il percorso, di circa 30 km, è prevalentemente pianeggiante e adatto a tutti. Numerose le soste nei punti di interesse (con spiegazioni e osservazione sul posto), per poi rientrare a Masseria Piccapane per godersi i primi sprazzi di primavera, in un’atmosfera di musica e di ottimo cibo a km 0 preparato dalle mani sapienti dell’agriturismo “Agricola Piccapane”.

Dettagli:

- h 9,00 ritrovo presso la Masseria Piccapane (Contrada Spadafore, 73020 Cutrofiano Lecce). Si raccomanda puntualità;

- h 9,30 : partenza

- h 13: ritorno all’agriturismo Agricola Piccapane (https://www.facebook.com/agricola.piccapane)

Pranzo a km 0 in agriturismo Piccapane (facoltativo).

Per i partecipanti alla biciclettata info su adesioni a Salento Bici Tour, assicurazioni, noleggio bici, ecc. chiamare il 392 11 44 073 (Giulia) oppure 346 086 27 17 (Carlo) di Salento Bici Tour o il 3200480612 (Virginia) di Ingegneria Senza Frontiere.

Vi aspettiamo!



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