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La Saga di Amon di Paola Boni [agg.2°libro]

Creato il 02 ottobre 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Paola Boni;

La Saga di Amon di Paola Boni [agg.2°libro]Nata a Roma il 24 dicembre del 1986, Paola Boni ha da sempre coltivato un profondo amore per la scrittura. Dopo essersi dedicata a lungo al fantasy tradizionale, Paola rimane affascinata dalla letteratura vampirica dimostrando poi una naturale predisposizione per la narrativa fantastica dove prevalgono suggestioni e atmosfere romantiche e dark. Terminato il corso di scrittura creativa presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma è entrata a far parte del gruppo letterario degli Scrittori Sommersi con i quali ancora oggi collabora attivamente per creare una rete di promozione e collaborazione tra autori emergenti italiani. Amante dei pinguini e delle armi bianche, ha sempre vissuto nella capitale finché nel settembre del 2008 si è trasferita a Padova dove ha aperto il LUPO ROSSO, libreria specializzata in letteratura fantasy e horror, diventata un piccolo punto d’incontro per autori emergenti e amanti del fantastico.

Intervista a Paola Boni: http://sognandoleggendo.net/blog/?p=1150

Blog di Paola Boni: http://paolaboni.com/

Sito sulla saga di Amon:www.amonsaga.com

 

La Saga di Amon;

1. L’Evocatore (maggio 2010) isbn: 9788879051590
2. La Fine del Sentiero (isbn:9788879051880)
3.

 

La Saga di Amon di Paola Boni [agg.2°libro]Titolo: L’Evocatore
Autore: Paola Boni
Serie: La Saga di Amon, 1
Edito da: Casini
Prezzo: 18,00€
Genere: Young Fantasy, Magia, Demoni
Pagine: 360 p.
Voto: La Saga di Amon di Paola Boni [agg.2°libro]

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Trama: Per tutta la vita, Daniel aveva cercato di capire gli oscuri poteri che gli avevano permesso di evocare all’età di soli sei anni Baal. Uno strano legame unisce i due: fino a quando Daniel non svilupperà tutti i suoi poteri, Baal non potrà riacquistare i suoi.
La comparsa una mattina di due demoni porterà Daniel a scoprire l’esistenza del Sentiero dell’Evocazione: cinque templi nascosti in Europa nei quali sono rinchiusi dormienti cinque Nobili, demoni superiori avvolti da un passato dal quale emerge una gilda misteriosa, la Confraternita dei Figli della Notte. Spinto da Baal e dal rimorso per la violenza legata al suo potere, Daniel deciderà di intraprendere il percorso che potrebbe portarlo a dare un senso alla sua vita.
In una Europa popolata da evocatori, negromanti, demoni e druidi, Daniel si troverà in mezzo ad una guerra che dura da secoli. Divorato dal lato più oscuro e violento della sua stessa essenza, riuscirà alla fine a tracciare il confine che separa il Bene dal Male?

 

Estratto:

Connor aprì la bocca ma la sentì serrata da una morsa. Barcollò all’indietro cercando disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi, ma trovò solo la parete di roccia alla quale si appoggiò per non finire a terra. Quando il ragazzo vide il corpo del lupo dissolversi come se non fosse mai esistito, la sua voce si liberò in un grido di dolore e rabbia.
In un attimo si lanciò contro Astaroth, il quale lo guardava con un ghigno malefico sul viso.
Furioso e totalmente fuori controllo, Connor lo attaccò a mani nude. La sua mente era totalmente offuscata dal dolore, non gli importava di essere ucciso né di quello che sarebbe potuto succedere una volta che quel demone fosse stato finalmente libero. In quel momento, l’unica cosa che lo spingeva a continuare a combattere era il desiderio di vendicare il suo famiglio: Astaroth doveva soffrire tanto quanto stava soffrendo lui.
– Non riesci a controllarti vero? Lo senti… l’odio che ti divora le viscere e il piacere che provi all’idea di potermi uccidere… – disse Astaroth ridendo di lui mentre schivava senza fatica il giovane – non sei cambiato per niente Connor.
Il druido cercò ancora di colpirlo finché non cadde in ginocchio stremato. Non ce la faceva, non riusciva nemmeno a sfiorarlo. – Avanti… – disse stringendo i pugni per la rabbia e la frustrazione – uccidimi…
Il demone rise e afferrò il giovane per la gola. – Non così in fretta… non così in fretta.
Lo lanciò contro una delle quattro statue che si frantumò seppellendo il ragazzo sotto una pila di detriti. Connor non reagì né tentò di alzarsi, si limitò solo ad aspettare che quel mostro si avvicinasse, ad aspettare di morire incapace di vincere il vuoto che si sentiva dentro.
Astaroth gli sferrò un calcio mandandolo a sbattere contro la vicina parete e frantumandogli diverse costole. Il dolore del druido era così intenso da mandarlo quasi in estasi, il demone lanciò un’occhiata a Baal la quale a sua volta lo guardò ridendo. Anche lei stava provando quel piacere nella stessa meravigliosa maniera.
– Io so perché ti senti così, perché hai abbandonato ogni desiderio di andare avanti. Tu ti senti in colpa… Hainur ti ha sempre seguito fedelmente ma eri tu a decidere la strada da percorrere, sei stato tu a offrirti volontario per fermare Daniel… tu hai scelto di seguirlo fin qui… tu sei il responsabile della sua morte.
Connor alzò debolmente la testa. Era vero. Era tutta colpa sua. Hainur era morto perché lui aveva deciso di raggiungere il tempio. Era morto per lui.
– Sai una cosa, – disse Astaroth osservando gli occhi del ragazzo che lo supplicavano di lasciarlo morire – penso che ti inchioderò davanti alla pozza di sangue del tuo amico lupo e resterò a guardare il tuo corpo cedere alle ferite e alla fame, mentre la pazzia ti divora la mente e il rimorso ti corrode l’essenza…
In quel momento però, le voci delle figure in rilievo sulle pareti iniziarono nuovamente a recitare le loro litanie. Un grande potere si riversò nella sala facendo vibrare le fiamme dei bracieri e delle numerose torce. Sia Astaroth che Baal divennero improvvisamente seri. Gli occhi viola del Nobile esaminarono l’intera stanza penetrando nelle ombre come piccoli fari luminosi. Da quanto non provava una sensazione del genere? Un’eccitazione mista a qualcosa di più profondo e irrazionale, qualcosa di fastidiosamente umano: la paura.
Chiunque fosse a emanare quell’aura era così potente da metterlo in agitazione, una sensazione pressoché nuova per il Gran Duca. Astaroth sentì un brivido percorrergli tutto il corpo, il suo volto venne deformato da una ghigno di perfida soddisfazione. Anche Baal aveva provato un brivido, ma il suo era dovuto a qualcosa di più oscuro, a una paura scaturita da un ricordo di secoli di prigionia.
Improvvisamente nella mente di Astaroth si formò un pensiero che, per quanto folle potesse essere, si impose sul demone che si girò di scatto verso il cadavere di Daniel.
Al posto del corpo c’era solo una chiazza scura di sangue che si stava rapprendendo velocemente. La spina che gli aveva trafitto il cuore era ancora saldamente piantata nel pavimento, mentre le altre erano state spezzate a metà e gettate a terra.
– Sapevo che non mi avresti deluso… – sussurrò guardandosi attorno con gli occhi viola vibranti di eccitazione. Si mosse per la stanza con andatura lenta e guardinga.
Il demone sentì il proprio potere scorrergli nelle vene come una scarica elettrica mentre lo concentrava, pronto a sprigionarlo non appena lui si fosse fatto avanti.
– Com’è possibile! – urlò ad alta voce – Tu non dovresti essere qui!
– Ma ci sono. – Daniel emerse dal buio infondo alla sala – Sono tornato, e questa volta non potrai fare niente per impedirmi di ottenere ciò che voglio. – disse mentre il suo potere emanava una nuova, inquietante sfumatura.
La bocca del Nobile si piegò appena in un sorriso. – E sentiamo… cos’è che vuoi?
Alla luce dei bracieri i capelli argentati di Daniel sembravano lingue di fuoco e i suoi occhi due pozzi di sangue ribollenti di rabbia.
– Voglio farti a pezzi.

 

Recensione:

Il fantasy di Paola Boni è, a mio avviso, uno delle migliori espressioni del fantasy esordiente italiano.

So bene che a primo impatto potrebbe essere un’affermazione decisamente azzardata, come sono altresì consapevole che esistono tutt’ora nel suo stile delle ingenuità piuttosto evidenti. Nonostante ciò, non riesco a far a meno di pensare che Paola Boni abbia veramente tutte le carte in tavola per sfondare e confermarsi.

L’Evocatore”, il primo libro della trilogia di Amon, è riuscito a confermare senza ombra di dubbio la mia opinione.

È infatti percepibile nel romanzo una netta evoluzione dello stile generale dell’autrice, al punto che sembra quasi scritto in due epoche, vicine, ma diverse.

L’inizio, infatti, è molto “giovane” e presenta alcune acerbità nella narrazione e nello stile che fanno quasi sorridere, o innervosire a seconda di chi sta leggendo.

Prendiamo ad esempio la scoperta di Clare del mondo demoniaco con tutte le stranezze annesse e connesse. Una reazione fin troppo tranquilla se consideriamo l’epoca disillusa e materialista nella quale viviamo. Forse nel medioevo sarebbe stata più “accettabile” la piccola crisi di scetticismo che ha affrontato la ragazza, ma non certo nel 2000.

Nonostante questo inizio zoppicante, dopo un po’ di capitoli lo stile della scrittrice si evolve velocemente e con costanza. È indubbiamente percepibile la “crescita” stilistica della Boni che rende la trama sempre più intrigante e complessa, i personaggi assumono spessore e le interazioni stesse fra loro diventano sempre più interessanti e mature.

Daniel finalmente sembra esprimere tutto il suo potenziale di “protagonista”, affascinando il lettore ogni volta che il suo lato più sanguinario viene a galla. Non è il classico “buono” ma, bensì, è un ragazzo buono con un potere negativo fra le mani. Potere che tenta di avvilupparlo fra le sue spire ma, almeno per adesso, sembra che Daniel sia in grado di mantenere il controllo della situazione. Almeno la maggior parte delle volte.

Baal è il mio personaggio preferito. Non è il classico cattivo redento, niente affatto. Piuttosto è un essere malvagio in grado di manipolare il suo prossimo per arrivare al suo intento, e la cosa affascinante è che non si interessa minimamente di nasconderlo!

Per lei l’importante è tornare al suo vecchio immenso potere demoniaco e potrà farlo solo se tiene in vita Daniel e lo porta a sviluppare le sue potenzialità. In alcuni momenti sembra quasi che la lunga convivenza con l’Evocatore abbia intaccato la sua indole, potrebbe quasi apparire interessata alla sua esistenza come essere umano e non come Evocatore, ma sono solo brevi incerti attimi. Il comportamento capriccioso che rievoca molte volte un’adolesciente in crisi ormonale la rende un personaggio davvero originale.

L’intrigo su cui si sviluppa la trama è piuttosto complesso e, soprattutto all’inizio, il lettore potrebbe rimanere un attimo spaesato. Paola Boni, però, e brava e nell’arco del romanzo riesce delicatamente a fare il punto della situazione per non permettere al lettore di perdere nessun punto saliente. Non usa scontati trucchetti riepilogativi da discorso diretto ma viene spesso in aiuto al lettore non usando praticamente mai l’infodump.

Un altro elemento estremamente positivo sono le battaglie. Le scene sono narrate con minuzia e mostrate al lettore come se fosse presente ad assistere allo scontro. Dobbiamo senza dubbio complimentarci per la fantasia dell’autrice.

Un altro aspetto positivo di questo libro è la grafica. Copertina, cofanetto (Stupendo! Anche se io avrei creato un cofanetto per la trilogia. Sicuramente più utile…) e illustrazioni interne sono curate al massimo grazie alla collaborazione di Sara Forlenza. Anche il piccolo prontuario sui Demoni che troviamo alla fine è assolutamente d’aiuto per comprendere davvero il libro e le molte razze presenti; l’impaginazione grafica del prontuario è molto bella.

Non ho davvero compreso perché la Casini non abbia numerato le pagine, magari sarà anche carino (per alcuni) ma personalmente l’ho trovato fastidioso e inutile. Ammesso che volessi citare un passo del libro o segnalare un errore o anche un frase particolarmente evocativa la mancanza della pagina rende il tutto più complesso. No, non ho apprezzato questo particolare.

Come dicevo all’inizio si percepisce una sorta di incertezza dell’autrice, come se avesse iniziato il libro quando il suo stile non era ancora completamente maturato, ed è forse è per questo motivo che è possibile trovare alcuni errori stilistici e qualche refuso all’inizio del libro. Questi, però, andando avanti nella lettura, diminuiscono sempre di più. Non riesco a capire se è lo stile di Paola Boni ad aver fatto un salto di qualità assoluto o se è stata la Casini (casa editrice) a non curare il testo come avrebbe dovuto.

In ogni caso credo che l’autrice abbia ampiamente dimostrato di essere in grado di evolversi e migliorarsi da sola. Non ci resta che attendere con trepidazione maggio 2011, data prevista per l’uscita del secondo libro.

 

La Saga di Amon di Paola Boni [agg.2°libro]Titolo: la Fine del Sentiero
Autore: Paola Boni
Serie: La Saga di Amon, 2
Edito da: Casini
Prezzo: 18,00€
Genere: Young Fantasy, Magia, Demoni
Pagine: 360 p.
Voto: La Saga di Amon di Paola Boni [agg.2°libro]

La Saga di Amon di Paola Boni [agg.2°libro] La Saga di Amon di Paola Boni [agg.2°libro]

Trama: Demone o ragazzo, anima pura o spirito dannato. Il sentiero dell’evocazione attende di essere percorso, i templi aspettano di essere scoperti, i demoni vogliono essere sfidati. Daniel doveva scegliere: accettare il proprio destino o opporsi a esso; farsi da parte oppure lasciarsi coinvolgere nell’occulta guerra per il potere che da millenni sconvolge le sorti del nostro pianeta. Daniel ora ha scelto… Anche Claire ha fatto le sue scelte. Inizia l’addestramento da druida desiderosa di controllare e incanalare la sua magia e di incrociare nuovamente la strada di Daniel. Ma per i due giovani ragazzi raggiungere i propri obiettivi si rivelerà più complicato del previsto: Vincent, Ragnar e Nahenia cercheranno, infatti, in tutti i modi di intralciare il loro cammino!

 

Recensione:

Eccoci con il secondo romanzo della trilogia “Amon”, di Paola Boni. E’ passato un anno dal primo romanzo e, assieme alla scrittrice, è mutato anche il metro di giudizio con il quale giudico questo libro. E’ questa la ragione che mi porta a dare sempre tre stelle a questo romanzo benché sia, senza dubbio, migliore del primo sotto quasi tutti i punti di vista.

Le danze si riaprono dal terzo Tempio del Sentiero dell’evocazione, già qua siamo tentati a sfogare la nostra frustrazione su tutto quello che ci capita a tiro e, per l’ennesima volta, ritroviamo conferma che la campagna pubblicitaria attuata dalla Casini Editore nei confronti della saga Amon sia, in realtà, più un danno che un vantaggio. Infatti, hanno deciso di ricavare un “fumetto” dalla trama dei primi due templi. Non sappiamo quale mente geniale abbia partorito questa idea, ma è da bocciare. Assolutamente.

Spiacente per la lezione, forse inutile visto che non c’è peggior sordo di chi non vuol setire, ma è il LIBRO il cuore e il punto di partenza di tutta la campagna marketing! Il lettore deve aver la possibilità di conoscere TUTTA la storia leggendo i libri, non solo quello che vi pare per fargli comprare il fumetto! Potete fare spille, video, poster e quello che volete ma io, pirla che leggo il secondo libro, voglio sapere che succede nei primi due templi e non passare mezz’ora nel tentativo di capire perché, questo inizio, sembra così fastidiosamente scollegato dal precedente romanzo!

Sta diventando fortemente fastidioso tutto questo marketing attorno ad una saga che, altrimenti, sarebbe assolutamente godibile. Purtroppo, però, i commenti dei lettori in libreria sono “Tutta questa roba per un libro? Neanche fosse Harry Potter!“, chiaro? Quello che fa più arrabbiare è che il materiale su cui puntare la casa editrice l’avrebbe perché Paola Boni è giovane, forse inesperta come dicono molti, ma ha fantasia, estro, capacità narrative e chiaramente si sa migliorare ed evolvere, come autrice. Questo secondo romanzo ne è una prova concreta, per chi fosse ancora scettico. Il rischio di bruciarla, se continuano a sminuire il suo romanzo bombardando i lettori di trovate inutili e dannose come questa, è concreto.

Tornando al romanzo, possiamo dire che uno dei punti che sono stati risolti benino è il cambiamento di POV che viene sostituito in parte con i frammenti del diario di Claire. Gli altri personaggi continuano a confonderci un po’ con i cambi repentini di POV, ma è tutto molto più gestibile del precedente romanzo, migliore e più curato. Anche la questione refusi sembra essere migliorata, finalmente.

L’effetto “manga”, come rinominato da alcuni, è stato praticamente eliminato e questo ci rende la lettura delle scene d’azione (che abbondano con tanto di sangue annesso e connesso) sempre più piacevoli. Sono veloci, scenografiche e coinvolgenti: senza dubbio, rappresentano un punto di forza di Paola Boni.

Anche i personaggi di Claire e Daniel assumono maggiore importanza anche se, ad un buon lettore, uno dei protagonisti silenti di questo romanzo è la Scelta. Tutto ruota intorno alla scelta di Daniel. Combattere o accettare il proprio destino? Chi avrà la meglio alla fine del sentiero? E quali saranno le conseguenze di questa scelta? Come reagiranno gli altri di fronte alla sua decisione? E Claire? Quale sarà, invece, la scelta della giovane?

Daniel arriverà alla fine del fantomatico sentiero, Claire affinerà le sue capacità magiche, e David e Gael…
Purtroppo i frammenti ironici di Baal sono stati drasticamente ridotti ma, a prescindere dai gusti personali, la scelta risulta appropriata con l’intero assetto del romanzo, che abbandona fin dall’inizio i toni più tranquilli e sereni del primo libro. Che peccato, però, Baal è veramente un personaggio incredibile.

E’ un romanzo cupo, decisamente dark e dalle tinte sanguinee (sangue versato da diversi innocenti). Anima pura o Anima dannata? Quale sarà la via da percorrere in un ambiente dove bene e male sembrano fin troppo intimi e quasi inscindibili?

Barcellona, Berlino e una vasta gamma di tradizioni pagane europee che si amalgamano con il nostro mondo rendendolo diverso, più minaccioso e quasi irriconoscibile. I druidi, negromanti, demoni, famigli ed evocatori si contendono la scena continuamente, fra un capitolo e l’altro, riga dopo riga.

Un romanzo che, nonostante le critiche, preso singolarmente, benché non privo di difetti, è comunque una massima espressione di “accettazione”, da parte dell’autrice, delle critiche ricevute in passato. Il suo stile è migliorato sensibilmente e si è evoluto al punto che non ci restano dubbi: il terzo e ultimo romanzo della trilogia sarà un piccolo gioiello. Dovremo solo scoprire quali saranno le tinte che lo faranno risplendere, secondo i desideri della Boni.

 

Booktrailer:


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