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La scatola dei divertimenti

Da Manipa
Tiepida sera di primavera.
I piccoliatavola si stanno preparando per la cena. Chi si lava e chi si veste e si fa bello dopo una giornata di lavoro, chi sistema le ultime pietanze nei piatti da portare in tavola, i bambini si aggirano per la piazza cercando di sbirciare cosa mangeranno per cena. C’è fermento, come sempre, perché le serate dei piccoliatavola sono eccitanti, divertenti, curiose, piene di novità, consigli utili, storie reali o fantasiose.
Il melo di Piero farà sei chili di frutti A settembre, tranquilli ce ne sarà per tutti! A scuola hanno fatto una lezione apposta Per imparare a mangiare il pane con la crosta. Il grosso olmo sul fiume è stato potato? Grazie Guglielmo per averci pensato! Sofia ha scoperto un buco nel muro E ci ha messo a dormire il suo pupazzo Arturo. Giulietto ha imparato ad usare il vasino Beatrice e Francesca a soffiarsi il nasino Il papà di Roberto ha trovato la lente Che la nonna di Silvia aveva perso sul ponte La squadra di Ugo ha giocato a pallone Han vinto sei a zero, che soddisfazione! Ivo in piscina è riuscito a nuotare Come i delfini che stanno nel mare E suo fratello che si chiama Antonino Ha fatto il primo salto dal trampolino Finalmente Iolanda ha fatto pace con Pina Dopo aver litigato per una intera mattina Sveva e Corrado sono innamorati Ed è un piacere vederli abbracciati Tutte le curiosità trovan soddisfazione Mentre mangian felici nelle loro tazzone Con spaghetti, insalate, e frutta nei piatti I piccoliatavola la sera si diverton da matti!
Una sera un viaggiatore, che si chiamava Paolo, era di Berlino e passava di lì con il suo carico di merce, fu, come è tradizione, invitato a fermarsi per la cena e alla fine, dopo aver mangiato tanto e bene, si alzò in piedi e così parlò:
Mesdames e monsieurs, signori e signore Esser con voi questa sera è davvero un onore E per non farmi dimenticare Un presente vi voglio lasciare  Una scatola magica e di divertimenti Regalo con gioia a tutti i presenti  Ingegneri e scienziati l’han progettata Per far compagnia l’intera giornata  È una miniera di informazioni E può funzionare con poche istruzioni  È l’ideale per emozionarsi Ma in verità anche per addormentarsi  Orsù scoprite la nuova tecnologia Perché di questo si tratta, non è certo magia  Siete un paese allegro e chiacchierone Sarete ancor più felici con la televisione
Detto questo prese dal suo camioncino una grossa scatola di cartone, che sembrava essere anche molto pesante, la posò al centro della piazza e ringraziando si congedò soddisfatto. Era orgoglioso di poter ricambiare una tanto squisita ospitalità. Riprese il suo viaggio e si ripromise di tornare quanto prima a trovarli, per poter passare con i piccoliatavola una serata piacevole e forse ancor più piacevole di quella. La sera dopo una eccitazione particolare circolava per tutto il paese. Durante la cena tutti sapevano che si sarebbe aperto il regalo del loro ospite e quindi non stavano più nella pelle per scoprire l’ultima novità. Ed ecco che mentre venivano portati a tavola i piatti, fu aperta la scatola. Ne venne fuori un cubo tutto nero con un filo che pendeva da sotto. Un cartellino avvertiva che bisognava collegare il filo alla presa della corrente e così fu fatto. La scatola si illuminò e subito cominciarono ad uscirne, suoni, parole, immagini colori. I piccoliatavola rimasero incantati , che prodigio, che emozione! Il cibo nei piatti si raffreddò, Giulietto si dimenticò di andare sul vasino e si fece la pipì sotto, Corrado non guardò la sua fidanzata Sveva tutta la sera preso come era da uno spettacolo televisivo e lei se ne andò infuriata. Il papà di Roberto si dimenticò la lente in tasca, ci si sedette sopra e la ridusse in mille pezzi, la nonna di Silvia per poter vedere dovette usare un cannocchiale. Sofia avvertì che il suo pupazzo Arturo dal buco nel muro si era trasferito nel forno di zia Maria. Ma nessuno la ascoltò. Il povero Arturo finì arrostito con la cena del giorno dopo. I bambini si addormentarono sui tavoli, i grandi si dimenticarono di sparecchiare e la piazza fu invasa dalle formiche.
Per non parlare del giorno dopo. Ugo dopo avere guardato ben tre partite alla TV, era così stanco che alla partita “Piccoliatavola-Amicidelcioccolato” perse per la prima volta dodici a zero, un’umiliazione! Antonino invece fu trovato che dormiva sul trampolino. Renato che avrebbe avuto bisogno di un consiglio per conquistare la donna di cui era innamorato, non si sentì sicuro e perse la sua grande occasione.
E i guai non sarebbero finiti qui, se non fosse per il fatto che il nonno di Gino, che aveva appena compiuto 100 anni, era un bel po’ sordo e non ci vedeva un granché e quindi della scatola non si accorse quasi. Ma si era accorto, e fu l’unico, che Gino non era venuto a cena. Ed infatti Gino aveva l’influenza, la sua mamma aveva provato ad avvertire gli altri, ma presi tutti come erano dalla Grande Novità, non ci fecero caso. Quindi, il giorno dopo, nessuno lo andò a trovare, nessuno tranne il nonno. Gino era molto triste e non capiva perché i suoi amici non venivano a fargli un po’ compagnia. C’era qualcosa che doveva scoprire, che fine avevano fatto tutti quanti? Chiese al nonno, ma lui non si era accorto di niente, allora uscì tutto imbacuccato ed andò in piazza…. Signori che spettacolo! Mentre dalla scatola luminosa un signore tutto impettito parlava dell’incoronazione del re della Mauritania, e poi presentava un documentario sui conigli, mentre scritte con altre notizie scorrevano sopra e sotto lo schermo, il paese dei piccoliatavola sembrava sotto un incantesimo. Gino capì subito cosa era successo e corse a staccare la spina. Rimise il cubo luminoso nella scatola e lo nascose. In poche ore tutto tornò alla normalità. Ci volle qualche giorno per convincere le formiche che dovevano tornare al loro formicaio e lasciare libera la tavola per le cene dei piccoliatavola, ma tutto si risolse in fretta. Dopo qualche settimana il signor Paolo tornò a trovarli e, ospitali come sempre, i piccoli tavola lo invitarono a cena. Ma prima che fosse lui a chiedere notizie della televisione, Gino e Sofia gli riconsegnarono il pacco accompagnato da un biglietto che così diceva:
Ti ringraziamo di questo bel gesto Ma preferiamo la pasta col pesto E mentre mangiamo fragole e panna Ci piace parlare con papà e mamma Noi piccoliatavola siamo molto curiosi Ma se non ci ascoltano, diventiamo furiosi Invece del documentario sui conigli Preferiamo ricevere un po’ di consigli Dagli amici vogliamo considerazione Per averla rinunciamo alla televisione Ed anche lei, signor Paolo, che ha tanto viaggiato, ci racconti qualche storia, e verrà ascoltato, scoprirà che una scatola dei divertimenti è nascosta nella testa di tutti i presenti.
Paolo sorrise commosso, e nell’attenzione generale, cominciò, orgoglioso, a raccontare della sua Berlino.

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